𝗜𝗹 𝟯𝟭 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗹’𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗵𝗶𝗹𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗱𝘂𝗲𝗰𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 (𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗠𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗧𝗿𝗮𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝟮.𝟰𝟴𝟱.𝟬𝟬𝟬 𝗲𝘂𝗿𝗼) 𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗱𝗶 𝘀𝘃𝗮𝗻𝗶𝗿𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗼𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝘂𝗻 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗲𝗿𝗴𝗼𝗴𝗻𝗮. 𝗔𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗹’𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟵 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼, 𝗣𝗱 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗶𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗮 𝗺𝗲𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮!
Spesi altri 10.800,40 euro in spese legali solo per poter gridare forte, nella campagna elettorale in atto, di non aver perso, per propria responsabilità, un ricco finanziamento di 2.485.000 euro; somma utile per realizzare la bretella di collegamento con via Sbrozzola e da qui verso il nuovo ospedale Inrca dell’Aspio!
Il tema rischia di non essere di facile comprensione per il cittadino osimano-medio… ma proviamo lo stesso a ficcare in testa la notizia.
L’allarme lo diede, lo scorso 30 novembre, ad un mese dalla scadenza perentoria dei termini, l’allora candidata a Sindaco delle ex Liste Latiniane Monica Bordoni.
In Consiglio comunale, di fronte alla grande sicurezza di farcela entro i termini di legge, ostentata dall’Amministrazione PUGNALONI, l’allora Capogruppo civico osservò:
“Ho sentito dire, diverse volte, che stasera portate a compimento questo importante atto… io aggiungo solamente: “Ce lo auguriamo…”.
Ed ancora: “Vi informo, essendomi documentata sulla vicenda, che a Roma c’è già stata una apposita seduta della Conferenza Stato-Regioni finalizzata a concedere proroghe, su e già per l’Italia, a questo genere di opere. Ebbene da quanto risulta vi invito a prendere atto che la Conferenza, per quanto riguarda la Regione Marche, si è limitata a prendere atto della richiesta regionale di procedere alla concessione di una seconda deroga di un anno – spostando l’avvio dei lavori dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 e quindi al 31 dicembre 2023 – senza però deliberare l’invito a procrastinare. Insomma a Roma il Ministero ha solo preso atto della richiesta delle Marche, ribadendo però la scadenza dei termini al 31 dicembre 2022”.
Il nostro SINDACO, more solito, prese a ridere l’avvertimento dell’opposizione; non rendendosi nemmeno conto che, di fatto, mancando giusto un mese ad una scadenza già prorogata, il tratto di strada da realizzare (circa un chilometro e duecento metri tra via Pignocco verso la prima rotatoria della Sbrozzola) sarebbe destinato a restare utopia. Almeno per il mandato attualmente in corso.
Anche l’altra minoranza, quella legata alla civica Osimo Progetto futuro, provò ad alzare la voce, almeno sui giornali, dichiarando ufficialmente PUGNALONI, nella ipotesi più benevola, un personaggio politicamente incapace a compiere gli interessi di Osimo.
Tutto inutile. Giunse il 31 dicembre. Sparirono i soldi, quasi 3 milioni, ammucchiati vicino agli 8 milioni di euro, questi rifiutati, per il completamento della Strada di bordo. Totale 11 milioni investiti in donne di facili costumi, senza neanche goderne delle grazie!
Oggi, a 9 mesi dal fattaccio e a 9 mesi dalle elezioni, la Giunta comunale ha appena fatto sapere agli esausti osimani di aver appena votato, con parere unanime (assente la sola Federica GATTO), il ricorso legale contro la Regione Marche, colpevole non si comprende bene di quale responsabilità.
Ciò che invece è sin d’ora chiaro è che gli osimani dovranno pagare, di tasca propria, i quasi 11.000 euro necessitanti all’avvocato Andrea GALVANI per visionare le carte e dichiarare guerra a via Gentile da Fabriano per il definanziamento subito!
Un’utile mossa per poter replicare, in campagna elettorale, alla voce: “Che fine hanno fatto i 2.485.000 erogati dal Ministero dei Trasporti per il collegamento con l’ospedale?
Risposta: “Chiedetelo alla Regione Marche… abbiamo pendente una causa in proposito!”.
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