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Bravo e fortunato. E con un Santo protettore.

A giovarsene, sabato pomeriggio, il piccolo Alberto AGOSTINELLI, osimano, 6 anni, scampato sul San Vicino, a tre ore sulla neve in solitario e a quasi cinque chilometri percorsi senza una meta ad una temperatura progressivamente avvicinatosi allo zero, fino a toccare i -2 del ritrovamento.

Una avventura a lieto fine con la montagna che ha laureato il piccolo osimano โ€œomettoโ€ a buon diritto grazie perรฒ ad una sorta di angelo protettore.

Se la vicenda – che ha tenuto comprensibilmente sulle spine il papร  Francesco (artigiano nel settore pannelli solari, nonchรฉ allenatore delle giovanili dellโ€™Osimana ed ex calciatore professionista in serie C con Parma, Spal e Baracca Lugo), una zia del piccolo e unโ€™amica di famiglia, in trasferta presso la Grotta di San Francesco, sul San Vicino โ€“ ha conosciuto un lieto fine, molto merito va, oltre allโ€™atteggiamento positivo tenuto dal piccolo Alberto, allโ€™intuizione decisiva del vice Sindaco di Apiro Roberto MORELLI, conoscitore dei luoghi e persuaso a seguire una pista alternativa a quella seguita dalle squadre ufficiali di soccorritori.

Avventura a lietissimo fine per la famiglia AGOSTINELLI

โ€œDevo dire โ€“ ha raccontato MORELLI il giorno dopo, col cuore, se possibile, ancor piรน ricolmo di felicitร  โ€“ che ha fatto quasi tutto Alberto, bravo a non perdersi dโ€™animo e a cercare una soluzione avviandosi, sulla neve, a scendere in direzione fondo valle, piuttosto che tentare di risalire il costone da dove era precipitatoโ€.

In effetti ad innescare la disavventura, per fortuna conclusasi con grandi abbracci e sorrisi da parte di tutti i protagonisti, ha involontariamente pensato lo stesso bimbo il quale, allโ€™uscita con i grandi dalla Grotta, anzichรฉ attendere si รจ messo a giocare con la neve, scivolando sul terreno a mรฒ di slitta immaginaria.

Nel divertirsi, come tutti i bambini, Alberto ha purtroppo preso velocitร , non aiutato dal terreno in discesa, finendo in un costone innevato, non piรน seguito a vista dallo sguardo del padreโ€.

Papร  Francesco, in effetti, attorno le 14 del pomeriggio, vedendo scomparire il figliolo nel bianco (nonostante un piumone celeste che avrebbe dovuto aiutare a scorgere lโ€™esile figura), si รจ subito messo sulle tracce, non riuscendo perรฒ ad orientarsi sul luogo di caduta o sulla eventuale direzione di marcia intrapresa.

Immediati lโ€™avvio dei soccorsi, con la macchina delle ricerche composta da soccorso alpino, vigili del fuoco, carabinieri e da un elicottero a sorvolare la zona, oltre a molti volontari.

Il vice Sindaco di Apiro Roberto MORELLI abbraccia un papร  Francesco vinto dall’emozione

Proprio lโ€™intervento extra di alcuni residenti, gente pratica dei luoghi, tra cui proprio la decisiva presenza del vice Sindaco, ha consentito che la vicenda potesse giungere a conclusione prima del calare delle prime ombre, attorno le ore 17, che avrebbero reso complesse, al limite del possibile, le operazioni in corso.

โ€œIn effetti abbiamo avuto fortuna e un pizzico di intuitoโ€ โ€“ conferma MORELLI.

โ€œIo e altre due persone, diversamente dalla zona al centro delle ricerche, ovvero tutto intorno la Grotta, abbiamo pensato a cosa avremmo fatto, se in condizioni di farlo, in una condizione del genere.

Abbiamo pensato che seguire il viottolo in discesa, in direzione del fondo valle e di qualche aiuto, di qualsiasi natura, potesse costituire una chiave possibile di lettura. Certo non per un bimbo di 6 anni che comunque si รจ davvero dimostrato molto piรน grande della sua etร ; fatto sta che a convincerci che la pista valeva la pena di essere seguita sono state le orme lasciate sulla neve da Alberto.

Orme non molto evidenti, dato il ghiaccio compatto, circa 40 centimetri e il peso relativo del bimbo che quindi ha potuto camminare, per 4 o 5 chilometri rispetto alla Grotta, facendo uno sforzo relativo rispetto a noi, ad esempio, che affondavamo nella neve ad ogni passo, inevitabilmente.

Il fatto di quelle orme fresche, compatibili con un bimbo di quella etร , ci hanno cosรฌ confortato a proseguire, fintanto, ad un certo punto, la sagoma di un ometto, con un piumone celeste, che camminava tranquillo, quasi come nulla fosse, si รจ stagliata sullo sfondo.

Abbiamo gridato โ€œAlbertoโ€ e lui, come incuriosito che conoscessimo il suo nome, si รจ fermato ad aspettarci. Lโ€™abbiamo abbracciato e subito abbiamo avvisato i soccorsi del ritrovamento, molto piรน a valle.

Il bambino non era impaurito, per fortuna; e non aveva neanche danni fisici che lo scivolamento in velocitร , contro qualche ostacolo, avrebbero potuto comportare.

La Grotta di San Francesco, sul San Vicino, in primavera

Insomma tutto si รจ concluso bene, con lโ€™occhio materno della montagna per una volta benigno su questa disgrazia evitata.

In effetti โ€“ ha sottolineato MORELLI โ€“ pur molto meglio di come si poteva legittimamente temere, abbiamo trovato Angelo discretamente infreddolito e prossimo al peggio se non fosse stato ritrovato prima del calar della sera.

Le ricerche sarebbero andate senzโ€™altro avanti, comunque e in ogni casoโ€ฆ ma con evidenti difficoltร  ulterioriโ€.

Curiositร  particolare ad arricchire una vicenda che non abbandonerร  mai, cโ€™รจ da scommettere, la vita futura del piccolo osimano.

Alberto, nel suo vagare nella neve, si รจ imbattuto in un ferro di cavallo che ha raccolto e portato con seโ€ฆ senza sospettare dellโ€™enorme fortuna che lโ€™attrezzo pare riservare ai possessori per caso.

In effetti, in primavera/estate, la zona รจ sede di un galoppatoio dal quale รจ possibile organizzare escursioni guidate, a cavallo, sulle bellezze del San Vicino.

โ€œProprio questa mattina โ€“ ha rivelato MORELLI โ€“ nel sincerarmi col papร  Francesco sulle condizioni di Alberto, mi sono ricordato che il ferro di cavallo รจ rimasto a meโ€ฆ insomma nella frenesia della vicenda รจ restato in tasca.

Meglio cosรฌ. Vorrร  dire che avremo un ottimo motivo per rivedersi con calma. E festeggiare!โ€

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