


Diversamente da Mannino e dalla Guarnieri, un terzo giudice onorario ha deliberato la compensazione tra vinti e vincitori
Restiamo a Macerata e al caso ZTL. In genere, come deciso diversamente su altri ricorsi dai giudici Antonino Di Renzo Mannino e Alessandra Guarnieri, favorevoli al rimborso delle spese sostenute dai ricorrenti, nel giudizio civile il rito prevede che il giudice, chiudendo il dibattimento, condanni la parte perdente al rimborso delle spese a favore dell’altra parte in causa, liquidando l’ammontare insieme con gli onorari di difesa. Onorari che pur essendo contenuti possono comunque variare dai 300 ai 400 euro per processo; esattamente quanto sentenziato ieri dal giudice Ornella Carlini a carico di ognuno delle 27 figure teoricamente vincitrici in virtù di una sentenza beffarda.
Insomma, neanche il tempo per festeggiare la cancellazione di una multa di circa 97 euro che la comprensione del termine “spese compensate” ha gelato l’intera platea dei ricorrenti.
Va detto, per correttezza di informazione, che i 27 ricorsi accolti, tutti tutelati dagli avvocati studio Panico e Cicola di Porto Recanati per conto del Comitato Varchi, non daranno vita al pagamento di somme talmente ingenti (pari a 3 o 4 volte più del costo necessario per pagare la multa!) ma comunque rappresentano un amaro ulteriore da digerire.
Beffa nella beffa perchè, tocca ripetere, sia Di Renzo Mannino che la Guarnieri, nelle rispettive sentenze pronunciate nei giorni scorsi hanno invece rispettato il principio di soccombenza.
Passiamo oltre non prima di aver sottolineato doverosamente come lo Stato, salvaguardando la faccia, abbia specificatamente previsto la possibilità – per questioni di scarso valore economico come un verbale di 97 euro – di far da se, evitando il costoso patrocinio di un avvocato (in questo caso persino il trabocchetto della compensazione delle spese non avrebbe sortito effetti particolari non avendo, il ricorrente, sostenuto spesa alcuna… 43 euro a parte per il contributo unificato).

Bene, buono a sapersi. Utilissimo per la prossima volta. Purtroppo le cattive notizie per i multati tutti – che stanno vincendo con un “cappotto” storico la prova del Giudice di Pace – non sono ancora finite. Il Comune di Porto Recanati, nonostante rischi di portare a casa il pieno di sconfitte (nessun ricorso è stato fin’ora bocciato) ha già fatto sapere di non accontentarsi del 97% di multati che hanno già pagato o dovranno comunque pagare. Proponendo appello la Giunta Mozzicafreddo punta ad incassare, con gli interessi, anche quanto i giudici di Pace maceratesi, spese compensate o meno, avranno sottratto loro nel frattempo. Chiaramente per centrare l’obiettivo occorre che la Corte di Appello di Macerata ne riconosca fondati i motivi, possibilità pari almeno al 50%. Cosa accadrebbe allora ai 600/700 ricorrenti, oggi vincitori teorici. Difficile ipotizzarlo al momento. L’unica certezza è la telefonata del proprio avvocato a batter cassa per sostenere un processo di media importanza. E di medio costo. Quanto? Salvo trattamenti particolari, auspicabili, oggi un processo bis costa, mediamente (ma attenzione al pollo spiegato bene da Trilussa) dai 1.500 ai 2.000 euro. Impossibile non fare il confronto con il costo della multa. Ingiusta per legge ma tutto sommato modica!