LATINI: “LA PROVINCIA SI LIBERI
DEL CORRIDONI REGALANDOLO AL COMUNE”

LATINI: “LA PROVINCIA SI LIBERI DEL CORRIDONI REGALANDOLO AL COMUNE”

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Lettera aperta di Su la Testa: “Trasformiamo il Corridoni in palazzo della Cultura”

“La Provincia si liberi del Corridoni cedendolo a costo zero al Comune di Osimo”.

La proposta, sull’onda del crollo di una parte ingente del solaio avvenuta domenica pomeriggio e della relativa emergenza, è contenuta in una lettera aperta indirizzata al Presidente della Provincia Liliana Serrani (Pd) dal leader delle liste civiche Dino Latini.

Liana Serrani, Presidente PD alla Provincia

Per conoscenza il documento verrà in queste ore protocollato anche in Comune, così da consentire al Sindaco Pugnaloni di prendere atto della possibile via di uscita suggerita da Su la Testa in ordine alla messa in sicurezza, all’acquisizione al patrimonio comunale e soprattutto alla destinazione futura del prestigioso immobile.

Ideato dall’architetto osimano Costantini nel 1913, il cantiere dopo anni di stop dovuti alla Grande guerra, vide la luce e il suo completamento durante il Fascismo; ma per ospitare i primi studenti osimani (e per più generazioni fino al 1998) dovette attendere il 1938 e un Regio decreto che istituiva ad Osimo un corso superiore ad indirizzo commerciale.

In particolare a dare slancio al neo istituto fu la riforma Bottai del 1941 quando la scuola tecnica assunse l’attuale precisa fisionomia rimasta inalterata per decenni, ovvero oltre mezzo secolo, fino al trasferimento alla nuova sede nel 1991.

Questo, se ce fosse bisogno, per sottolineare l’attaccamento di tanti osimani a quel pezzo importante dei propri studi giovanili, attualmente da molti abbandonato a se stesso.

Secondo una stima della stessa provincia eseguita sull’immobile nel 2011 e rivalutata ad oggi, l’ex Corridoni avrebbe sul mercato che… non c’è il valore di oltre un milione, esattamente 1.061.719 euro.

Una somma spropositata e subito abbassata a 600.000 euro ed infine ufficiosamente abbattuta della metà a circa 300.000 euro. Ma senza compratori.

Anche perchè, come si può leggere nella relazione firmata per la provincia dall’ingegner Paolo Manarini, l’ex Corridoni si presenta fin dal 2011 in “precario stato di conservazione, soprattutto all’ultimo piano”. Ed ancora: “Vi sono anche alcune puntellature a sostegno di strutture pericolanti e sono ben visibili infiltrazioni d’acqua provenienti dalla copertura”.

Bene. Dato che sette anni di ulteriore abbandono non possono aver giovato in un arco di tempo in cui non sono mancate scosse di terremoto (anche degne di rispetto), con pioggia e neve ad aggravare anno dopo anno l’incuria; vista l’attuale situazione venuta a determinarsi con il crollo di parte significativa del tetto e a maggior ragione considerata l’impossibilità dell’istituzione Provincia a metter mano a fondi cospicui per la messa in sicurezza di quanto oggi costituisce indubbio e grave allarme, le liste civiche invitano il Presidente della Provincia di Ancona Liliana Serrani a liberarsi del Corridoni regalandolo alla città nelle mani dell’unico acquirente possibile in grado di tornare a valorizzarlo: il Comune.

Con questa operazione, sottolinea Latini nel documento, si otterrebbero solo benefici consistenti per tutti. La Provincia eviterebbe di spendere su un immobile senza mercato effettuando addirittura un risparmio alla voce “mancato recupero in sicurezza”; il Comune, grazie a quanto risparmiato per l’acquisto, potrebbe operare celermente per porre fine all’abbandono e al degrado; gli osimani, grazie alla prossima amministrazione, potrebbero ritrovarsi uno spazio degno, centrale, sicuro, da dedicare alle opere della mente. Un vero e proprio Palazzo della Cultura, diversamente dal Campana aperto gratuitamente alle varie forme di associazionismo operanti in città.

“Un risultato alla portata e fattibile in poco tempo, grazie alla ristrutturazione integrale del Corridoni a cui attingere sia attraverso fondi regionali che soprattutto aprendo una gara di solidarietà, in donazioni di capitali e mezzi, per restituire ad Osimo un gioiello da sin troppo dimenticato”.

A Liana Serrani, ora, il compito di individuare la forma per attuare un gesto nobile che tornerebbe principalmente a lustro, seppur suggerito, della propria capacità lungimirante di politico.

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