“BRINDIAMO ALLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO
A CASA NON I LAVORATORI MA I DIRIGENTI ASTEA!”

“BRINDIAMO ALLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO A CASA NON I LAVORATORI MA I DIRIGENTI ASTEA!”

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“BRINDIAMO ALLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO
A CASA NON I LAVORATORI MA I DIRIGENTI ASTEA!”

Per il dopo elezioni le Liste civiche promettono tabula rasa. “Gli autori del disastro paghino per gli errori commessi”


La sentenza pronunciata venerdì dal Consiglio di Stato, ha dunque bocciato il pataracchio che il partito Democratico ha voluto combinare per trasformare la gestione del servizio di igiene urbana da ambito locale ad ambito provinciale.

Ultimi giorni per Gianky MENGONI

Eppure noi delle Liste civiche avevamo più volte ripetuto che ampliare il servizio in chiave intercomunale, per tutti i 47 Comuni della provincia, sarebbe stato un macroscopico errore… aggravato per il Comune di Osimo e per Astea per essere stato compiuto sulle spalle dei lavoratori interessati al servizio.
Siamo stati per mesi derisi e bistrattati da chi, con troppa sufficienza e uguale superficialità, ha pensato di costruire quello che era di proprio interesse e gradimento e non invece quanto si doveva costruire secondo le norme.
A questo punto le riunioni, come quelle in programma in queste ore tra Amministrazione comunale e dipendenti del servizio Igiene urbana, contano poco e hanno soprattutto il sapore clamoroso della beffa… perchè dopo aver sbagliato praticamente tutto ci vuole una certa dose di cinismo per ergersi ancora a paladini dei dipendenti… dipendenti Astea a cui era stata più volte garantita la sicurezza del posto di lavoro!
Gli allarmismi – per cui adesso si finisce tutti in mano ad una conduzione privata del servizio – ora non servono più; bisognava giustamente pensarci a suo tempo, invece di mettere in moto volutamente un meccanismo che qualsiasi “uomo della  strada” avrebbe compreso da subito che non sarebbe andato a buon fine.
Infine si tenta ora di scaricare su altri, noi compresi, le responsabilità della mala gestione delle aziende partecipate dal Comune, accusandoci senza motivo e senza prove di voler difendere gli interessi dei privati!
L’ennesima calunnia politica da parte di chi ha reso tutto privato o quasi: dal servizio ospedaliero all’Astea, ex fiori all’occhiello.

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La realtà è che noi abbiamo un progetto per dare sicurezza e stabilità al servizio Igiene urbana di Astea SpA; un progetto che abbiamo costruito nel corso degli anni e che certo non vogliamo sia ora smantellato a causa della poca capacità degli attuali, ancor per poco, amministratori.
Abbiamo un programma vero, secondo norma, per ampliare ad altri Comuni tale servizio. Un progetto che fornisce garanzie effettive sulla diminuzione della tassa rifiuti. Con minori costi veramente per la collettività. Non vuote parole!
Cominciamo col mandare a casa, senza guardare in faccia nessuno, dirigenti strapagati che non servono o servono solo per fare politica e campagna elettorale.
Ricominciamo come una volta a tutelare i lavoratori e ad organizzare un servizio veramente efficiente.
Basta con le sparate su dati buoni per campagne elettorali farlocche; stop soprattutto ai progetti partitici, come il centro Riuso e simili, creati per dare non un lavoro ma stipendi agli amici degli amici; stop da subito, da appena ci sarà data possibilità di governare, alla mega spesa di 22 milioni di euro per l’impianto provinciale – già localizzato dal Pd provinciale a San Biagio – di trasformazione dei rifiuti.
Basta con la politica tesa ad avvantaggiare i soliti noti, purchè con la giusta tessera di partito in tasca. Si faccia pulizia di questi rifiuti!”.



 

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