HAI BENEFICIATO DEL RIMBORSO DEPURAZIONE?
ECCO LA STANGATA 2016 E 2017 SUGLI INVESTIMENTI!
Sorpresa in bolletta. Astea pone all’incasso recuperi medi per circa 65 euro a biennio!
Dopo l’aumento di 5 euro + Iva sulle luci votive è il turno dell’acqua. Poco importa se erogata, come questa estate al Padiglione, con l’aggiunta e al sapore poco gradevole dell’enterococco!
A darne notizia agli osimani sono le stesse bollette Astea in consegna in questi giorni in tutte le case con rincari medi di circa 65 euro annui (calcolati per una famiglia di due persone) suddivisi in due scadenze-acqua, l’attuale e la prossima. Somma che va a partecipare gli investimenti fatti nell’anno 2016 e 2017.
Il rincaro è burocraticamente annotato in bolletta alla voce di spesa 2414, ovvero “Comp. vincolata investimenti 2014”, vale a dire compartecipazione alle spese di investimento sostenute da Astea ed è stato adottato il 4 luglio di quest’anno dal Direttore della cosiddetta autorità d’ambito ottimale numero 3 di Macerata a cui Astea è sottoposta.
E dire che gli osimani, da poco avevano terminato di festeggiare la vittoria sulla burocrazia ottenendo i rimborsi per il pagamenti non dovuti sul servizio depurazione fantasma, ovvero presente solo in bolletta ma tutt’altro che effettivo.
Una sentenza della Corte costituzionale del 2008 aveva aperto la strada alla richiesta di riottenere indietro il malloppo intascato negli anni da Astea, importi che sono stati ritornati agli utenti che non godevano del servizio, nella stragrande maggioranza dei casi osimani, con storni iniziati nell’ottobre 2010 e terminati giusto appunto nel 2014.
“Oggi con un’operazione sottobanco di cui nessuno parla – rileva la consigliera comunale di opposizione Maria Grazia Mariani, sempre più che attenta in ogni vicenda contabile – gli osimani si ritrovano a dover soddisfare, attraverso il pagamento di due bollette non consecutive, un aggravio medio di spesa, complessivo, di 65 euro suddiviso in due rate per “compartecipare agli investimenti che Astea ha fatto sul territorio” nel silenzio di informazione più assordante che si possa ricordare.
Davvero l’operazione sembra fatta apposta per rimediare – alla mano destra che ha inviato i rimborsi sulla depurazione – quanto la mano sinistra poteva prelevare. O forse sarebbe meglio utilizzare il verbo arraffare visto l’effetto sorpresa con cui Astea ha agito nei confronti della propria clientela”.
Ciò che appare certo è che nello scambio di tasche, dalla destra alla sinistra, il cittadino osimano, nonostante la certezza di una sentenza della Corte Costituzionale a proprio favore e l’alea di investimenti da partecipare ma sui quali regna il silenzio, ha finito ancora una volta per rimetterci.
“E noi paghiamo…” – termina la Mariani.