TORRE CIVICA, IL COMUNE NON PAGA IL TELONE!
“SIAMO SOLO STATI INTERMEDIARI TRA LE IMPRESE”

TORRE CIVICA, IL COMUNE NON PAGA IL TELONE! “SIAMO SOLO STATI INTERMEDIARI TRA LE IMPRESE”

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La Era Ora emette fattura per 2.700 euro; BC Costruzioni salva Pugnaloni con 2.000 euro

 


Copertura lavori Torre civica, il Comune non paga e rimpalla il conto, circa 2.700 euro, all’impresa BC Costruzioni che ha portato avanti i lavori!
Ricordate quel telone, anche bruttino, steso in fretta sul cantiere per consentire la miglior riuscita tv del Giro d’Italia under 23? Bene, sono passati ormai quasi un paio di anni ma di pagare, Pugnaloni e soci, non hanno alcun desiderio… tanto che la necessaria delibera di Giunta, giustificativa di qualsiasi pagamento della pubblica amministrazione, non è mai stata emessa!



Eppure si parla di una cifra di piccolo importo che non spaventerebbe neanche la contabilità privata di Pugnaloni, figuriamoci quella del Comune.
Una dimenticanza, un deplorevole ritardo? Peggio. Sembrerebbe che dietro il mancato pagamento di quattro soldi ci sia la precisa volontà di non pagare pur non essendo stato, il lavoro, contestato e neanche oggetto di critiche particolari.
Insomma, tutti a dire: se ne poteva fare a meno… ma se passa il Giro d’Italia junior che trasmette immagini, pazienza se non viste dagli spettatori, in miliardi di Paesi in tutto il mondo, ben venga anche questa miglioria.
Era il tempo felice in cui, ancora, tutto filava liscio tra Astea e la cooperativa sociale di tipo B Era Ora e di conseguenza c’era amore e accordo anche con il Comune che beneficiava della cooperativa per comporre graficamente il Cinque Torri, realizzare manifesti per qualsiasi benchè minima iniziativa (Osimo detiene il record regionale di locandine realizzate da un Comune) e produrre soluzioni grafiche, su carta o in rete, potesse venire a mente a qualsiasi componente di maggioranza.
Insomma non si badava a spese, tanto che le parole “risparmio”, “rinvio” o figuriamoci la tanto di moda analisi “benefici e costi”, non circolavano a palazzo.
Per realizzare il telone di copertura della Torre, ad esempio, è stata sufficiente una telefonata di Vignoni, segretario personale di Pugnaloni, al grafico Cotoloni (oggi defenestrato essendo a capo della ricordata Era Ora), per mandare avanti i lavori in perfetto stile decisionista.
Il costo? All’epoca un semplice dettaglio, da infilare nel calderone dei lavori fatti dalla cooperativa e abitualmente pagati a piè di pagina dal Comune.
Con la clamorosa rottura dei rapporti tra Astea e Era Ora – fine della collaborazione che ha riguardato tutti i lavoratori della cooperativa tranne Armando Duranti, “eroe dei brogli” nella sezione 26 all’epoca del ballottaggio Latini-Pugnaloni e quindi giustamente ripescato con individuazione ad personam e rimasto collocato presso il centro Riuso di Astea, a San Biagio – diversi nodi all’orizzonte, specie quelli in chiaro e scuro, sono puntualmente venuti al pettine.



Quanto, prima, poteva essere risolto con un semplice cenno di intesa, oggi necessita di un atto ufficiale, una delibera della Giunta Pugnaloni; documento che, all’epoca non era stato dimenticato ma semplicemente non fatto in quanto quello della mascheratura della Torre e altri lavori potevano essere ricompresi e mescolati in mille interventi e quindi in altrettante delibere a venire.
Con questi retroscena Mario Cotoloni, nei mesi scorsi, ha inviato al Comune, Ente che ha commissionato il lavoro, la fattura per il lavoro realizzato nella primavera 2017, per la serie meglio tardi che mai.
Attesi invano un paio di mesi e richieste spiegazioni sul ritardo, a Cotoloni la macchina contabile del Comune risponde che sono impossibilitati a pagare per la mancanza del giustificativo di Giunta.
Cotoloni, sorpreso ma determinato ad andare avanti, si rivolge così ad un avvocato il quale intima a Pugnaloni, ricordando l’iniziativa del segretario Vignoni per suo conto, di aver commissionato i lavori in fattura.
La replica, a firma dell’avvocato, nonchè vice Sindaco Pellegrini, giunge in doppia battuta; in primis Pellegrini nega a Cotoloni che il Comune di Osimo debba nulla per il telone in questione. Ripensandoci meglio, però, a distanza di qualche giorno, il vice Sindaco riacquista la memoria affermando che si, i lavori sono stati effettivamente richiesti ma… che il Comune si è limitato a fare da intermediario con l’impresa BC Costruzioni che stava portando avanti i lavori di messa in sicurezza.
In ogni caso è pacifico per il Comune che il lavoro di abbellimento, pro Giro d’Italia under 23, deve essere messo in conto alla BC Costruzioni.
Terzo tempo: a Mario Cotoloni giunge la telefonata di Giuseppe Carnevali il quale, pur sottolineando di non sapere nulla di questa storia, rassicura tutti affermando che “se devo pagare… pagherò”.
Insomma è evidente che questi 2.700 euro di lavori non commissionati dall’impresa (e quindi non ricaricati nelle fatture BC Costruzioni già liquidate dal Comune) costituiscono un “regalo” vero e proprio da parte dell’impresa edile all’Amministrazione comunale… un regalo magari non particolarmente costoso ma pur sempre imprevisto.
Da qui, nonostante lo storno della fattura della Era Ora dal Comune di Osimo alla BC Costruzioni, la contro proposta dell’ultima ora di pagare… ma solo in parte!
Rapido consulto e alla fine, proprio pochi minuti fa, l’avvenuto accordo: Cotoloni accetta lo sconto di 700 euro e transa il proprio avere a 2.000 euro tondi, già bonificati dalla BC.


 

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