In ballo notule non onorate per oltre 55.000 euro

IL COMUNE NON PAGA LE SPESE LEGALI
DEL PROPRIO EX DIRIGENTE
E L’ING. FRONTALONI MUOVE CAUSA
DAVANTI AL GIUDICE DEL LAVORO!

In ballo notule non onorate per oltre 55.000 euro IL COMUNE NON PAGA LE SPESE LEGALI DEL PROPRIO EX DIRIGENTE E L’ING. FRONTALONI MUOVE CAUSA DAVANTI AL GIUDICE DEL LAVORO!

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Il primo degli epurati di Pugnaloni nell’atto di insediamento a Sindaco di Osimo fu l’ingegner Ermanno Frontaloni, con Simoncini Sindaco ex vertice del Dipartimento per il Territorio.

Pochi giorni di mandato e il mancato gradimento della figura professionale da parte del nuovo Primo cittadino, portò le strade dell’uno e dell’altro a dividersi con Frontaloni, 64 anni, accasato ad Ancona e nominato dirigente del Comune capoluogo.

Come peraltro toccato in curiosa sorte a numerose altre figure professionali in capo ad Osimo: stesso colore politico – PD –  ma con l’amministrazione osimana a spingere fuori quadri dirigenziali che Ancona ha ben presto fatto propri.

Ora le strade di Pugnaloni e Frontaloni tornano di nuovo ad incrociarsi. In Tribunale. Lo saranno presto dinanzi al giudice del Lavoro di Ancona dove l’ingegnere è stato costretto a trascinare il Sindaco pro tempore per vedersi riconosciuto un sostanzioso rimborso di quasi 50.000 euro (esattamente 49.463) maturati nel corso di vicende legali riconducibili all’attività, per conto del Comune di Osimo, da parte dell’allora vertice al Territorio.

L’ex dirigente al Territorio del Comune di Osimo, Ermanno Frontaloni

La querelle riguarda le spese legali sostenute da Frontaloni nel 2014 quando il dirigente venne indagato per il duplice reato di abuso di ufficio e abuso edilizio per aver rilasciato un parere favorevole all’adozione di una delibera con la quale il Consiglio comunale, nel 2012, aveva revocato il piano di riqualificazione dell’ex Consorzio.

Dieci mesi di battaglie legali durate per tutto il 2014, originate da un esposto in Procura dei supermercati “Si con te” che ancora, a poche settimane dal varo del complesso commerciale a marchio Conad – 27 aprile – stanno battagliando davanti al Consiglio di Stato.

Dieci mesi, soprattutto, a cavallo tra la fine del mandato a Simoncini e la vittoria insperata di Pugnaloni. Dieci mesi comunque combattuti da Frontaloni, a difesa della propria posizione e di inquadrato comunale, davanti al Tribunale del Riesame, in Cassazione, di nuovo in Tribunale fino alla sentenza favorevole.

Le procedure osservate durante l’iter erano lecite e regolari. Nessun doppio reato di abuso e archiviazione del caso in data novembre 2014.

Ci si aspetterebbe che il Sindaco non avesse nulla da obiettare e anzi, ben contento di aver evitato danni maggiori, saldasse pronto cassa la notula dell’avvocato Angelica Vitale. Perchè se è vero che la parcella non è certamente mite è altrettanto fuor di dubbio che una difesa di minor pregio avrebbe potuto portare ad esiti diversi con conseguente consistente aggravio della posizione, quale conseguenza, del Comune.

La vendita dell’area ex Consorzio si aggira attorno ai 2.500.000 euro con risarcimento del danno eventuale la cui entità non è davvero il caso di ipotizzare.

Ok ma ora? La Giunta Pugnaloni sostiene in delibera di aver provveduto, tramite il proprio broker assicurativo, all’attivazione della copertura per il rischio di tutela legale.

Il centro commerciale “La Nave” coinvolto in vicende legali fin da subito

Sostiene inoltre di aver chiesto a Frontaloni, già a luglio 2015, di produrre fattura quietanzata con l’ex vertice comunale attesta l’avvenuto pagamento al proprio difensore di fiducia. Fattura che a tutt’oggi – si legge nell’atto di Giunta – non risulta pervenuta.

Dopo di che l’Amministrazione Pugnaloni ricorda come la compagnia assicuratrice abbia ricalcolato le competenze legali spettanti allo studio Vitale quantificandole in meno della metà e di come il broker sia comunque disponibile al pagamento del massimale pari a 25.000 euro.

Peccato che gli avvocati, in genere, non accettino facilmente di farsi fare i conti in tasca dai broker e riconoscano per valide solo cifre presenti in notula. Nel caso esattamente il doppio di quanto offerto.

Non essendoci margini di trattativa la questione diverrà presto oggetto, tanto per cambiare, di un’altra battaglia legale. Tanto alla fine, mala che vada, a pagare il conto finale non sarà Pugnaloni ma il prossimo Sindaco e comunque gli osimani.

Avuta conferma del ricorso davanti al giudice del Lavoro, chiamato a sentenziare la congruità o meno di accollare al Comune le spese legali sostenute dal vertice comunale al Territorio Frontaloni, la Giunta ha deciso di resistere in giudizio dando mandato all’avvocato Fabio Lorenzoni di rappresentarla al dibattimento.

Costo della ulteriore notula? 5.825 euro.

Dovesse andar male il costo complessivo della vicenda salirebbe ancora fino a raggiungere l’interessante cifra di 55.288 euro + le ulteriori spese legali dello studio Vitale.

E per fortuna che vi abbiamo appena parlato di una storia a lieto fine…

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