DALLE RAPINE AI FURTI IN BANCA, IL CRIMINE SI EVOLVE
A PASSATEMPO LA BCC NEL MIRINO DELLA BANDA INCAPPUCCIATA

DALLE RAPINE AI FURTI IN BANCA, IL CRIMINE SI EVOLVE A PASSATEMPO LA BCC NEL MIRINO DELLA BANDA INCAPPUCCIATA

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La criminalità si adegua ai tempi ed ha abbondonato sia la vecchia rapina che l’assalto ai bancomat. Più agevole attendere l’informazione giusta e assaltare gli istituti di credito sapendo dove è conservato il denaro di rimbocco allo sportello automatico: in un banale cassetto o in armadio!


In principio e per lungo tempo furono le rapine. Poi, col crescere della tecnologia e la minor necessità di detenere in cassa denaro liquido, fu il tempo dei bancomat e relativi assalti.
La nuova frontiera del crimine, alimentata da occhi esperti o suggerita dal solito basista, oggi invece punta tutto sui soldi conservati in banca per le esigenze dei bancomat; soldi a disposizione del cassiere per alimentare il flusso della cassa continua e in genere conservati in qualche cassetto o armadietto, più o meno blindato.
Basta l’informazione giusta o l’occhio lungo abbastanza; più la prima che la seconda, probabilmente. Almeno a giudicare dal doppio colpo messo a segno, nella notte tra lunedì e martedì, ai danni di due filiali della banca di credito cooperativo (rispettivamente di Recanati e Filottrano), ubicate a distanza di circa 70 chilometri l’una dall’altra: Colmurano e Passatempo per un bottino complessivo di circa 25.000 euro da dividere tra i quattro soggetti partecipanti ai colpi.
Secondo la ricostruzione dei fatti realizzata dai Carabinieri del nucleo Radiomobile ed operativo di Osimo, una banda di quattro persone si è impossessata poco prima, a Civitanova Marche, di una Peugeot bianca con la quale i ladri hanno raggiunto Colmurano (nell’Ascolano) e la preda designata: la locale banca di credito cooperativo.

Pattuglia Norn in azione

Punto debole, fino a ieri, dell’istituto? Lasciare il denaro necessario a rimboccare il bancomat non sufficientemente protetto in cassaforte ma disponibile in qualche “cassetto” più a portato di mano, denominato in inglese “cash in” e “cash aut”, ovvero più prosaicamente soldi si o soldi no.
Imparata la notizia è stato un gioco da ragazzi per i tre componenti il furto (il quarto vigilava la scena fungendo da palo) “bussare” alla porta della banca con un banale piede di porco e, mentre l’allarme già risuonava, dirigersi con sangue freddo verso il cassetto da scassinare o meglio soltanto aprire. Contenuto? Circa 10.000 euro che in un batter d’occhio, meno di tre minuti, hanno cambiato di padrone permettendo alla Peugeot bianca di allontanarsi velocemente prima dell’arrivo dei Carabinieri. Destinazione? Passatempo.
Nella frazione osimana, attorno alle 3 e mezzo del mattino, zona Casette, la scena si è ripetuta in fotocopia. I tre ladri incappucciati hanno agevolmente forzato l’ingresso per poi dirigersi, incuranti dell’allarme, verso l’armadio blindato contenente stavolta 15.000 euro circa.

La filiale della BBC Credito cooperativo di Filottrano a via Casette di Passatempo, dove è avvenuto il furto

Solito gesto con il piede di porco e la blindatura ha ceduto di schianto per rivelare il contenuto atteso in banconote da 20, 50 e 100 euro. Un gesto semplice e rapido, dalla cassa ad una busta, mentre fuori, alcuni residenti svegliati dai rumori insoliti, davano un ulteriore allarme al 112.
L’intervento dei Carabinieri, pur tempestivo, non è purtroppo valso per bloccare sul nascere il secondo furto; troppo il vantaggio di tempo, a favore di malviventi troppo bene informati, per sperare di cogliere alcuno intento, sul fatto.
I militari, in perlustrazione sul territorio, sono riusciti a rintracciare, poco dopo, in zona Aspio, l’auto rubata e utilizzata per il doppio colpo. Abbandonata la Peugeot bianca nei pressi del casello autostradale, i quattro hanno così avuto vita facile nel montare, tutti insieme, in un’auto di proprietà, “pulita”, per poi dirigersi probabilmente verso sud.
Assai difficilmente la banda, ipotizzata dagli investigatori di stampo foggiano o albanese, avrà compiuto l’errore di lasciare traccia di se imboccando l’attigua autostrada. Più probabile che i quattro abbiano passato la notte in zona (ospiti del possibile basista) o si siano diretti a sud percorrendo la contingua Statale o addirittura imboccando meno trafficate strade secondarie.
Per Osimo, dopo un anno circa di pace relativa, il colpo alla Bcc di Filottrano, filiale di Passatempo, costituisce un passo indietro rispetto agli elevati livelli di sicurezza toccati nel recente passato. La qual cosa lascia pensare ad una risposta dei Carabinieri rapida ed efficace.

Carabinieri posto di blocco

Attivate le indagini da parte del nucleo Radiomobile di Osimo

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