PER PAPA ED HILA ISTANZA DI LIBERTÀ
DIFFICILE SI SENZA AMPIA COLLABORAZIONE
Cocaina, martedì nuovo interrogatorio in carcere per i due soci ed amici di Passatempo
Ad una decina di giorni dall’arresto dell’imprenditore Claudio Papa e dal fermo, convertito in arresto, dell’albanese Florian Hila (ritenuto la mente dell’operazione “Templari della droga” messa a punto dai Carabinieri), gli avvocati dei due indiziati hanno proceduto, nella giornata di ieri, a certificare istanza di riesame per ottenere, quanto meno, un alleggerimento alla situazione attuale di detenzione in carcere.
I due soci e amici per week-end alla moda, entrambi incensurati, assistiti rispettivamente dagli avvocati Latini (Papa) e Tartuferi (Hila), si sono detti estranei alle accuse mosse dai Carabinieri: militari che hanno tratto in manette il gestore del nuovo supermercato Coal di Passatempo per il chilogrammo e oltre di cocaina rinvenuta negli uffici dell’azienda, mentre Hila è indiziato di aver fatto sparire la parte più ingente di polvere bianca per altri tre chili di cocaina non ancora rinvenuti.
A decidere sulla possibilità dei due uomini di riacquistare un minimo di libertà, rispetto alla costrizione in cella in cui versano da circa due settimane, anche il giudizio che il Riesame si farà del nuovo interrogatorio, previsto per martedì, dopo quello fatto in sede di convalida.
In pratica, sulla scorta delle prove in possesso degli investigatori, le parole di completa estraneità ai fatti contestati espresse a caldo dai due arrestati, avrebbero maturato negli inquirenti la certezza opposta, ovvero di poter chiudere la partita facilmente, a proprio favore, facendo valere le carte e le prove accumulate.
Insomma o Papa si deciderà a collaborare sul serio fornendo ampia prova, ad esempio, di quale fine abbiano fatto i tre chili di cocaina fatti in tempo a sparire, oppure la detenzione precauzionale a Montacuto appare direttamente proporzionale a prolungarsi.
Peggio ancora per l’albanese Hila che è passato, in poche ore, da personaggio tutto da chiarire e vera chiave del procedimento.
Per l’extracomunitario, residente pure a Passatempo e italianizzato da pochissimi giorni precedenti il fatto, l’aggravante ulteriore del pericolo di fuga all’estero.
Tra gli effetti personali i Carabinieri erano certi di rinvenire, come successo, anche biglietti aerei di sola andata per l’altro capo del Mondo, esattamente l’Australia, dove Hila, moglie, figlia e un secondo in arrivo avevano deciso di trasferirsi a breve, voltando pagina da una vita probabilmente vissuta in modo pericoloso.