LA GIUSTIZIA PORGE IL CONTO A PIERGIACOMI: FINE PENA 2029!
STANGATA PER OLTRE 10 ANNI AL FINTO IMMOBILIARISTA SERIALE

LA GIUSTIZIA PORGE IL CONTO A PIERGIACOMI: FINE PENA 2029! STANGATA PER OLTRE 10 ANNI AL FINTO IMMOBILIARISTA SERIALE

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Il truffatore via web aveva provato, l’estate scorsa, a rimborsare una cliente milanese, restituendo l’intera somma (270 euro) e porgendo sentite scuse. Il gesto non è però valso per ottenere benefici di pena. Un buon avvocato potrebbe ottenere il ricalcolo della pena attraverso il riconoscimento all’osimano di un unico disegno criminoso


Fine pena 2029. E’ quanto riporta il personalissimo cartellino giudiziario in ordine alla detenzione di Marco PIERGIACOMI, peraltro in carcere già da un paio di anni.
Entrato in cella alle soglie dei 40 anni, l’osimano rischia di tornare in libertà, se non interverranno fatti nuovi, all’alba dei 50 anni! Un intero decennio di reclusione, insomma una vera e propria stangata quella che la Giustizia ha inferto tra capo e collo al “povero” truffatore seriale osimano.
Ad aprire il varco ai giudici, in particolare, un paio di sentenze – una a Milano e l’altra ad Ancona – attraverso le quali l’ex affittuario di appartamenti estivi… di proprietà altrui, è stato da prima condannato senza il beneficio della condizionale… mentre nell’altra, sopraggiunte le condizioni per conteggiare altre situazioni pregresse, accumulate dall’uomo nel corso di una vita spericolata, si è proceduto di semplice calcolo matematico.
Nel luglio scorso, come molti ricorderanno, in cella già da un paio di anni, per evitare il protrarsi del soggiorno in gabbia, PIERGIACOMI, consigliato al meglio da qualche avvocato d’ufficio, rimborsò interamente una propria cliente… facendo pervenire alla signora Elena CURCIO, milanese, un voucher postale per 270 euro, oltre alle sentite scuse per l’ammanco arrecato.
Un piccolo ravvedimento, una goccia nell’acqua tra le centinaia di imprese messe a segno con indubbia abilità, degna di un locatore professionale di appartamednti estivi!
Fatto sta che la donna gradì molto il pensiero, senza però riuscire a spiegarsi il perchè di tanta fortuna.
A distanza di tempo quel gesto è ora più chiaro; frutto del tentativo, in sede di definizione della pena con il giusto calcolo, di ottenere almeno un sostanziale sconto… dimostrando la buona volontà di riparare ai danni, per quanto possibile.
L’artificio, seppur lodevole, non servì. Troppo tardi e troppo poco sentenziarono i giudici che stesero, da li a poco, un super conto da pagare di circa 10 anni di reclusione! Roba che tanti omicidi, normalmente, fanno fatica a vedersi infliggere e che riteniamo, francamente, spropositati.
Certo Marco PIERGIACOMI non è e non è mai stato uno stinco di santo, trascinandosi dietro l’etichetta di “pecora nera” della famiglia e di aver troppo spesso scelto la scorciatoia del denaro facile reispetto a quello da guadagnare duramente.

Di questo, storicamente, hanno pagato dazio, soprattutto gli anziani genitori, impossibilitati a raddrizzare un ragazzo troppo incline alle scorciatoie (anche di droga) e insofferente alle regole, sia pur dovendo confrontarsi, via via, con provvedimenti sempre più stringenti della libertà.
Ora nessuno (e men che meno degli estranei) può sapere se Marco PIERGIACOMI sarà – o mai – recuperabile alla società. Gli auguriamo di si visto che le sue truffe, seppur non calcolabili, non hanno mai portato alla rovina nessuno… accontentandosi, quasi sempre, di piccole cifre – dai 300 euro al doppio, tanto vale una caparra per locazione – che la maggioranza dei truffati non ha neanche mai denunciato.
E poi PIERGIACOMI, con quel suo fare attento al particolare e a soddisfare il cliente, si era conquistato, sul campo, una professionalità nel settore immobiliare, invidiabile persino da un vero venditore.
Ed anche nel confronto tv con “Le Jene”, ad Osimo anni fa per cercare di comprendere le vere intenzioni del falso agente, PIERGIACOMI non uscì malissimo, pur nell’indubbia difficoltà di sostenere il ruolo di lepre braccata.
Ora fine del film. Luci della ribalta spente. Stop alle scorrerie in bar e ristoranti dove capitava che PIERGICOMI, se gli affari erano andati bene, offrisse da bere ad improvvisati amici.
L’attenzione è oggi verso una realtà che chiama in causa un 2029 lontanissimo da raggiungere, anche sperando in sconti di pena e buone condotte.
Non facciamo il tifo per il male sul bene ma riteniamo che PIERGIACOMI, colpevole di tante centinaia di piccole cose, necessiti del sostegno concreto di qualche buon avvocato in grado di chiedere e ottenere un ricalcolo della pena.
Le scorrerie via web di PIERGIACOMI potrebbero rientrare ed essere conteggiate, agevolmente, attraverso un penalista in grado di prendersi a cuore la vicenda, quale unico disegno criminoso e quindi, in soldoni, valere una condanna complessiva maggiorata rispetto al singolo episodio, ma pur sempre scontata rispetto alla pena oggi inflitta.





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