LADRO ACROBATA, PRIMA CHIEDE LO SCONTO E POI SI APPELLA
NONOSTANTE IL BONUS, QUASI 5 ANNI AGLI ALBANESI PENTITI

LADRO ACROBATA, PRIMA CHIEDE LO SCONTO E POI SI APPELLA NONOSTANTE IL BONUS, QUASI 5 ANNI AGLI ALBANESI PENTITI

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Condannati due dei tre topi di appartamento catturati dai Carabinieri a Natale 2019. Gli imputati hanno beneficiato del rito abbreviato, salvo preannunciare ricorso. Giergji Karaj ed Alberi Ibrahimi avevano eletto Porto Sant’Elpidio a base operativa e si muovevano per la regione con auto noleggiate allo scopo


Prima accedono al rito abbreviato (che consente uno sconto di pena fino ad un terzo) e poi, non soddisfatti dalla sentenza, preannunciano appello.
E’ la vicenda processuale di due albanesi, protagonisti di raid furtivi in abitazioni, concentrati sotto Natale 2019, specie in zona San Biagio.
Ben 49 i colpi che i Carabinieri del nucleo Radiomobile avrebbero contestato al terzetto d’oltre Adriatico (un terzo componenente, Lumturi LALA, 32 anni, all’epoca solo denunciato, si è nel frattempo reso irreperibile); in realtà, con la scelta processuale fatta dagli avvocati Emanuele SENESI e Donatella PANZAROLA, rispettivamenti dei Fori di Macerata e Perugia, i due ladri rimasti in processo han dovuto rispondere solo di 7 colpi: quelli messi a segno o solo tentati dal 9 al 29 dicembre 2019, oltre a San Biagio, anche a Corridonia, Pesaro (due volte), Macerata, Morrovalle e Castelferretti, congelando in tal modo il materiale probatorio, a disposizione del giudice Francesca PIZII, ai soli atti prodotti dall’inchiesta.
Il processo abbreviato si è così risolto in camera di consiglio, ad Ancona, nei giorni scorsi, con la condanna di Giergji KARAJ, 35 anni, a 4 anni e 8 mesi di carcere; leggermente meglio è andata al secondo albanese imputato, Alberi IBRAHIMI, 37 anni, a cui la Procura ha contestato meno episodi rispetto a quelli riferibili a KARAJ, finendo comunque ugualmente condannato alla pena di 4 anni tondi di reclusione. Entrambi i protagonisti hanno atteso il procedimento penale da uomini liberi, non risultando gravati da ulteriori misure cautelari. Stralciata, invece, come ricordato, la posizione dell’irreperibile Lumturi LALA.

Gli attrezzi da lavoro sequestrati agli albanesi dal Norm di Osimo

Ebbene, non soddisfatto dell’esito, con lo sconto, ottenuto grazie al rito abbreviato, l’avvocato SENESI ha annunciato il sicuro ricorso in Appello almeno per Giergji KARAJ contro il giudizio di grave colpevolezza appena emesso, tempo 90 giorni per il deposito e la presa d’atto delle motivazioni in sentenza.
Il trio, per l’occasione, aveva stabilito la proprio base operativa a Porto Sant’Elpidio ed aveva imparato a muoversi, su e giù per la regione, utilizzando un’auto presa a noleggio, una Audi nera, modello RS4, notata puntualmente dai Carabinieri osimani alle calcagna del trio; auto alternata, a seconda delle occasioni, con una più modesta Opel Corsa.
Stando alla ricostruzione della Procura dorica, i banditi – specializzati in acrobazie almeno fino al secondo piano – riuscivano ad entrare nelle case dopo aver forzato le finestre, alcune delle quali situate anche ad altezze non raccomandabili.
Dunque ladri acrobati, in cerca di monili d’oro ma anche di soldi in contanti. E’ risultato che in almeno un paio di occasioni gli albanesi abbiano desistito, trovando in casa, a Castelferretti, due anziane proprietarie o rischiando, come a San Biagio, di farsi quasi afferrare dal padrone di casa rientrato anzitempo.
Insomma soldi e preziosi non sempre hanno costituito l’esclusivo bottino della banda che, subito dopo Natale, reduce da un colpo in quel di Morrovalle, cessò la propria ragione sociale.
A metter fine all’epopea dei ladri acrobati pensarono, al solito, i militari dell’allora Comandante Luciano ALMIENTO, abili dopo un inseguimento da film in superstrada ad indirizzarli verso il conseguente ammanettamento in quel di Civitanova Marche, altezza casello autostradale.
Con il doppio arresto di KARAJ e IBRAHIMI, i Carabinieri misero le mani, oltre sui soldi appena rubati, anche sugli attrezzi da scasso utilizzati per le varie effrazioni di porte e finestre e molte cose avrebbero potuto raccontare al giudice, in caso di processo ordinario.
La società dovrà accontentarsi, invece, di 4 anni o poco più di pace e maggior sicurezza; sempre che in Appello allo sconto ottenuto, la Giustizia non vorrà aggiungere qualche altro benefit.

Giergji KARAJ durante un precedente arresto, per droga, nel 2011

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