LATITANTE DI SERIE B? IL SISTEMA TI REGALA 1 MESE DI FERIE!
AD AGOSTO NECESSARI 27 GIORNI PER UN’ORDINANZA DI CUSTODIA

LATITANTE DI SERIE B? IL SISTEMA TI REGALA 1 MESE DI FERIE! AD AGOSTO NECESSARI 27 GIORNI PER UN’ORDINANZA DI CUSTODIA

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Arresto bis per Davide Mannino, 36 anni, catanese di Loreto. L’uomo era evaso dai domiciliari il 3 agosto, poche ore dopo un arresto per estorsione. Titolare di un’impresa edile a Porto Recanati, il siciliano è figlio e fratello delle due donne vittime della strage di Grotte, nel 2010


Sei un evaso reputato di poco conto nell’ancor tranquillo arcipelago criminale locale? Se la risposta è si e se magari il calendario segna la felice coincidenza di agosto, ecco che nelle Marche il sistema Giustizia può regalarti fino ad un mese di tranquilla latitanza al mare!
Attenzione, lasciare in spiaggia evasori domiciliari non è ancora una regola sancita dalla legge, tantomeno un diritto acquisito… piuttosto trattasi di un modo di operare acquisito, pare, nelle nostre parti, in particolare ad Ancona, presso il Palazzaccio; insomma, detta senza girarci troppo intorno, l’eccezione estiva sembra ormai essere stata elevata a prassi comune, a pacifico modo di sgovernare la Giustizia.
E’ il caso di Davide Gregorio MANNINO, 36 anni, catanese residente da lungo tempo a Porto Recanati, arrestato martedì pomeriggio 3 agosto per estorsione ed evaso dalla misura custodiale domiciliare appena qualche minuto dopo l’uscita di scena dei Carabinieri!
Una vera e propria beffa che l’uomo, titolare della Blanca costruzioni di Porto Recanati, ha messo in atto quasi fosse consapevole che, con l’arrivo di Ferragosto, nessuno ad Ancona avrebbe sudato una sola goccia in più per lavorare e riportarlo agli arresti prima possibile!
Fosse stato soltanto fortunato, Davide Gregorio MANNINO ha comunque effettivamente vissuto quattro settimane a modo proprio, probabilmente ospite di un fratello nella vicina Porto Potenza Picena; latitante dimenticato dallo Stato, almeno fino a lunedì 30 agosto.
A ripristinare la normalità ha pensato la dottoressa Sonia PIERMARTINI, Gip del Tribunale di Ancona, rinnovando in quattro e quattr’otto l’esecuzione di custodia cautelare agli arresti domiciliari per MANNINO, aggravandola con la detenzione in carcere.
Per i Carabinieri della Stazione di Loreto, che 27 giorni prima avevano già assicurato l’artigiano edile alla Giustizia, è stato un gioco da ragazzi rintracciare il 36enne, addirittura in pochi minuti, presso l’abitazione del fratello è stringergli, non senza difficoltà – vista la stazza fisica e l’animosità dell’uomo (culturista praticante) – le manette bis.
Per maggior sicurezza, stavolta, destinazione Montacuto. Casa circondariale a cui l’uomo è stato associato dopo l’ennesima baruffa verbale con i militari di Loreto, parrebbe rifiutati in favore dei Carabinieri del Norm di Osimo (quelli “con gli stivaloni”) chissà perchè “preferiti” da MANNINO pur di non fare troppe storie.

Davide MANNINO, 36 anni, catanese residente a Loreto, arrestato due volte per estorsione ed evasione

Insomma se non pazzia qualcosa di abbastanza vicino; come autentica pazzia operandi era risultato l’assalto all’arma bianca del 3 agosto, con tanto di mazzetta da muratore, bastoni e catene, al punto edile di Loreto. Assalto costato a Davide Gregorio MANNINO il primo arresto per estorsione.
Giunto sul posto e presentatosi subito con un colpo di mazzetta sul cristallo di una vetrina, il catanese con fare arrogante si è parato di fronte all’impaurito commesso, agitandogli in faccia il bastone e le catene a mò di mulinello.
Presto e subito MANNINO ha chiesto qualche decina di metri di rete metallica, dei paletti di sostegno e accessori vari per consentire la messa a dimora di un possibile cantiere. Spesa quantificata dall’impaurito dipendente in circa 500 euro ma saldata dal siciliano con una semplice ed insoddisfacente banconota da 100 euro!
In compenso, dopo il colpo di mazzetta alla vetrina, non sono mancati altri exploit messi a segno dal titolare della Blanca costruzioni; specie quando il malcapitato commesso, investito da una raffica di insulti e persino minacce di morte, si è definitivamente impaurito, guadagnando la veloce uscita dal negozio, per poi scappare alla guida di un mezzo aziendale a tutta velocità!
Per la cronaca Davide Gregorio MANNINO è fratello e figlio di Rita PULVIRENTI (all’epoca 54 anni) e Silvana MANNINO (30 anni) vittime della strage familiare del 28 luglio 2010.
Nell’estate di 11 anni fa Claudio Alberto SOPRANZI, 51 anni, giunto sul posto in bicicletta, bussò alla porta della famiglia, a Grotte di Loreto. L’uomo, guardiano di un camping a Numana, pure siciliano, entrò in casa armato di una Beretta 7.65, regolarmente detenuta, andando alla ricerca di Vincenza MANNINO, 28 anni, ex convivente.
Trovò sulla sua strada, invece, la mancata suocera (bersagliata mortalmente con cinque colpi) e la sorella di Vincenza, Silvana pure uccisa senza proferir parola.

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Illesi, per essersi rinchiusi in bagno, i due figli minori di Vincenza e un altro ragazzino, figlio di Silvana. Anche l’ex fiamma dell’uomo – Vincenza – venne raggiunta da un paio di colpi, al bacino e ad una gamba, senza però rischiare di morire.
Dopo di che SOPRANZI, così come era venuto, scappò via, in bicicletta; salvo costituirsi ai Carabinieri, presa coscienza del doppio delitto commesso, prima di notte.
Condannato in primo grado all’ergastolo, Claudio Alberto SOPRANZI, in Appello, si è visto riconoscere l’assenza di premeditazione nella strage, commessa per i giudici “d’impeto”, ottenendo la commutazione della condanna da “fine pena mai” a 30 anni, 11 dei quali scontati.

Arresto bis per Davide MANNINO da parte dei Carabinieri con gli stivali del Norm di Osimo

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