QUANDO I MEDICI
ERANO SCRUPOLOSI E CORTESI
CON TANTO DI INFERMIERI
ATTENTI E PREMUROSI

QUANDO I MEDICI ERANO SCRUPOLOSI E CORTESI CON TANTO DI INFERMIERI ATTENTI E PREMUROSI

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Con la chiusura di Pneumologia si rivangano i bei ricordi di un reparto che funzionava

 

QUANDO I MEDICI
ERANO SCRUPOLOSI E CORTESI
CON TANTO DI INFERMIERI
ATTENTI E PREMUROSI

 

Gli osimani increduli, stanno assistendo allo smembramento in diretta dell’ospedale

La morte del reparto di Pneumologia camuffata da ferie (come se le malattie, notoriamente, in estate prendessero davvero la via del mare o della montagna!) ci ha indotto ad un amarcord in stile felliniano rintracciando, qua e la, antichi pazienti curati nella struttura – direbbe Matteo Montesi – ormai “decessa” per l’ignavia dei nostri attuali uomini politici, sommato all’interesse, opposto e contrario, dei politici di rango superiore; “brutta gente”, in senso politico, con targa Pd, che ad Osimo storicamente è sempre venuta per accalappiare preferenze che al dunque non hanno mai restituito alla città, specie in tema sanitario.

Consoliamoci dunque con i pareri dei pazienti di un tempo visto che di nuovi, ad Osimo, non ce ne saranno più; dirottati gratis – a mezzo ambulanza offerta in andata dal 118 – dal Pronto soccorso del S.S. Benvenuto e Rocco fino al gemello di Jesi e da qui affidati al facente funzioni dottor De Luca e agli altri ex medici della struttura osimana.

Ecco, dunque, la presentazione dell’ultimo servizio perso da Osimo. Questo il parere di Antonella che ha avuto ricoverata la mamma per problemi respiratori.

“Ho ricoverato mamma in questo reparto dopo inutili ricoveri a Jesi. Tutti i medici sono stati scrupolosi ed attenti e le hanno fornito attenzione e grande professionalità; dal primario dottor De Luca agli altri medici, allo staff infermieristico. Un’isola felice”.

Meglio ancora la pensa Massimo, ricoverato a Pneumologia per una tromboembolia bilaterale massiva.

“A seguito di un malore, venivo trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Osimo e già qui le prime liete sorprese: medici cortesi e scrupolosi, infermieri premurosi; in un’ora sono stato sottoposto ad ogni esame possibile, dalla Tac agli esami di laboratorio, sempre assistito da personale attento, sia da un punto di vista medico che umano.

Poi il trasferimento al reparto di Pneumologia e qui le liete sorprese – afferma Massimo – si sono trasformate in splendida realtà! Sono stato accolto dal “mitico” Giuseppe, infermiere dalla grande esperienza professionale, unita a doti umane di grande spessore; un vero personaggio in corsia, come d’altronde tutti i suoi colleghi, donne e uomini.

In tredici giorni di permanenza in reparto, anche sforzandomi, non ho trovato modo di potermi lagnare di nulla.

Poi le note più interessanti per il malato riguardo i medici del reparto. Ho potuto contare su una equipe affiatata e competente, dal primario dottor De Luca alla dottoressa Cecarini, per arrivare al dottor Spinaci che mi ha assistito sin dall’immediatezza del ricovero e che mi ha fatto cambiare idea su tanti luoghi comuni che generalizzano la qualità degli ospedali italiani.

Questa esperienza mi ha dunque insegnato che, dove ci sono professionisti all’altezza del proprio compito, con un buono spirito di abnegazione, necessario per superare le carenze strutturali della sanità nazionale, si possono ottenere risultati straordinari!

E al reparto di Pneumologia dell’ospedale S.S. Benvenuto e Rocco questo accade quotidianamente. Grazie”.

Unico neo? I due pubblici ringraziamenti alla valente struttura di un tempo portano le date, rispettivamente del 7 giugno 2011 e 14 maggio 2013!

Una eternità fa destinata dalla politica a non ritornare.

FINE 2017, NASCE IL VIGILE “MONNEZZARO”
MULTERA’ CHI NON DIFFERENZIA ABBASTANZA
CONTABILITÀ ASSO,
L’INPS SCOPRE 8 LAVORATORI IN NERO!
ALTRI 118 PERSONE SOTTOPAGATE
E 18 COCOPRO SENZA... PRO!

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