“NON SO NULLA, HO TROVATO QUELLA ROBA IN TERRA, AL PARCO…”
IL GIUDICE: “ED IO SONO L’ORCO! ARRESTATO 23ENNE CAMERUNENSE

“NON SO NULLA, HO TROVATO QUELLA ROBA IN TERRA, AL PARCO…” IL GIUDICE: “ED IO SONO L’ORCO! ARRESTATO 23ENNE CAMERUNENSE

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In manette un giovane di colore ospite di due connazionali residenti in centro ad Osimo. I tre, oltre a violare le regole anti Covid, sono stati sorpresi dai Carabinieri del Norm dorico in possesso di oltre due etti tra hashish e marjiuana


In quarantena per la convivenza con un familiare affetto da Covid, aveva pensato di far salire in auto altri due amici e di raggiungere, pur non potendo uscire dal territorio comunale, la vicina Ancona. Una volta nel capoluogo, poi, uno di due amici avrebbe rinvenuto casualmente, in un parco della città, ben due involucri contenenti hashish e marijuana!
La storiella di Biancaneve sarebbe sembrata, agli occhi del giudice che l’altro ieri ha convalidato l’arresto di uno dei tre ragazzi, assai più interessante e soprattutto credibile.
Nei guai sono così finiti tre giovani africani di origini camerunense, due di Osimo (uno con residenza in centro, zona San Marco e l’altro a Passatempo, rispettivamente 25 e 27 anni) e un terzo domiciliato a Falconara Marittima. Ad avere la peggio è toccato proprio a quest’ultimo, tale Yemele Regis Jacques TSOBGNY, 23 anni.

Yemele Regis Jacques TSOBGNY

Costui, al giudice che l’altra mattina ha convalidato l’operazione dei Carabinieri del Norm dorico, ha candidamente raccontato di aver trovato per caso, presso il parco della Cittadella, i due involucri abbandonati a terra, senza immaginarne cosa contenessero.
Difficile da credere. Ancor più difficile da dimostrare dal momento che i Carabinieri, nell’imporre l’alt all’auto degli osimani in via Marconi (zona Archi), hanno rinvenuto grammi di droga anche nel posacenere della macchina; segno evidente che i tre africani, tra le qualità da esibire, avevano perso da tempo quella dell’innocenza.
Tanto più che i Carabinieri del Norm, nel controllare l’utilitaria, sapevano benissimo cosa cercare e dove trovare la droga, tanto da innervosire visibilmente colui che che l’aveva con se, celata nei calzini indossati!
Seduto nel posto anteriore Yemele Regis Jacques TSOBGNY, con il passare lento dei minuti ha mostrato inequivocabili i segnali di un comprensibile disagio che ha dato ai militari la certezza del soggetto su cui approfondire la ricerca.
Intuito premiato con la scoperta, casuale come recuperare droga in un parco pubblico, del fumo proibito.
Su un calzino i militari hanno trovato due etti di hashish… mentre nell’altro la sorpresa è risultata minore con appena due spinelli e un terzo involucro con tre grammi e mezzo di “maria”.
Dal posacenere della macchina, infine, a chiudere il cerchio, segno di una storiella assai poco credibile, sono spuntati fuori altri sette grammmi di droga: due di hashish e cinque di marijuana.

La droga sequestrata ai tre senegalesi

Arrestato il 23enne e più giovane della compagnia, Yemele Regis Jacques TSOBGNY, coerentemente, non ha cambiato versione una volta davanti al giudice, confermando che quella roba non era sua ma di averla semplicemente notata in terra, al parco della Cittadella.
Di vero, a voler esser buoni, solo la parte finale del racconto con il parco anconetano più realisticamente metà del traffico che ha poi portato i militari, in breve, sulle loro tracce. Conseguenze immediate? Arresto convalidato e obbligo di firma quale misura cautelare.
Leggermente meglio è andata ai due osimani di colore, rispettivamente 25 e 27 anni, residenti tra San Marco e la frazione di Passatempo, semplicemente segnalati in Prefettura per i provvedimenti di rito, oltre ad essere stati multati, al pari dell’amico in manette, per le infrazioni alle norme anti Covid.


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