OSIMO STAZIONE, VINTA LA BATTAGLIA DEL TRAFFICO
OK DEL CONSIGLIO AL DOCUMENTO DI COMITATO E CIVICHE

OSIMO STAZIONE, VINTA LA BATTAGLIA DEL TRAFFICO OK DEL CONSIGLIO AL DOCUMENTO DI COMITATO E CIVICHE

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OSIMO STAZIONE, VINTA LA BATTAGLIA DEL TRAFFICO
OK DEL CONSIGLIO AL DOCUMENTO DI COMITATO E CIVICHE

La soluzione nel dirottamento dei Tir sulla parallela Cameranense. Pd in grave difficoltà


Colpo gobbo delle liste civiche che in un colpo solo – al fanta mercato della politica – hanno acquisito il cartellino del Comitato di Osimo Stazione ed Abbadia e praticamente vinto le elezioni 2019 avendo messo il cappello sul più grosso bacino elettorale della città.

Gran merito politico di questa acquisizione va alla consigliera Monica Bordoni, capace di coaugulare attorno a se e alle proposte civiche, la comunità civica della più popolosa delle frazioni.

Dunque a 300 giorni esatti dalle elezioni – per orientarsi indichiamo il campionato di Serie A che celebrerà l’ultima giornata nel giorno della rivincita annunciata di Latini, il 26 maggio – i conti politici iniziano a tornare.

Osimo e gli osimani, superata la baraonda del quadriennio Pugnaloni, iniziano a tornare a riconoscere i buoni distinguendoli dai cattivi politici; insomma lentamente tutte le pedine iniziano ad incastrarsi l’una con l’altra producendo l’effetto desiderato del mosaico vincente.

Essere stati politicamente capaci di targare il movimento di Osimo Stazione e soprattutto, come vedremo, riuscire ad intestargli una vittoria morale di incalcolabile valore politico (ovvero l’ok del Consiglio comunale all’ordine del giorno che prevede la chiusura al traffico pesante della Statale 16, con proposta di dirottare il flusso sulla parallela provinciale Sirolo-Senigallia fino al riposizionato cavalcavia autostradale 137 di San Rocchetto) costituisce un autentico colpo da maestro.

Di più. Le civiche non solo si sono mostrate capaci di cavalcare le istanze della frazione e di proporre in cambio soluzioni concrete; oltre a questa larga vittoria la giornata di venerdì ha registrato il Pd e Pugnaloni per la prima volta veramente allo sbando, in difficoltà serie.

Invece di salire sul carro dei vincitori e tamponare la perdita di immagine e credibilità, il partito Democratico è riuscito nell’impresa di votare l’ordine del giorno pro Osimo Stazione in tutti i modi possibili: astenendosi dal prendere una qualsiasi posizione (dimostrando in tal modo ai cittadini della Stazione che a Campanari e soci interessa di più la buona salute del partito che quella della gente, costretta ogni giorno a respirare smog e fare slalom tra mille auto e camion in transito), votando addirittura contro con la Maggiori e accodandosi addirittura ai firmatari civici del documento, come ha pensato di fare la Sabbatini e nientemeno lo stesso Sindaco!!!

La dichiarazione unitaria di voto, per quanto riguardava la maggioranza Pd e Energia nuova, motivata appena qualche minuto prima ai microfoni, prevedeva l’autogol di una pilatesca astensione che avrebbe già costituito, di per se, un caso politico; in realtà è successo l’inimmaginabile con il grosso della coalizione ancora in tilt e fermo sul non voto, la Maggiori persa nei suoi ragionamenti anti liste civiche a prescindere è quindi addirittura contraria all’ordine del giorno e la sola Sabbatini – seguita in extremis da Pugnaloni con una parata salva risultato al 95° – sulla buona strada indicata dai cittadini prossimi elettori.

Monica Bordoni

Ma cosa indica di così clamoroso il documento stilato dal comunicato delle due frazioni? La nota portata in Consiglio e approvata con il voto massiccio delle liste civiche, pone l’Amministrazione Pugnaloni nella posizione di passare dall’epoca delle sole parole a quella di più tangibili fatti.

Nei prossimi giorni o settimane Sindaco e Giunta dovranno farsi parti attive presso società Autostrade, Regione e Provincia, affinchè si possa arrivare ad un accordo condiviso finalizzato alla deviazione del traffico pesante – ovvero mezzi oltre le 7 tonnellate e mezzo – dall’attuale percorso cittadino attraverso la Statale Adriatica.

La prima richiesta è ovviamente sempre quella, alla società Autostrade, di obbligare il transito sull’autostrada – tra i caselli di Osimo e Loreto – ai mezzi pesanti. Richiesta mai accolta, visto anche il costo dell’operazione a carico della Regione, che viene comunque reiterata.

La vera novità su cui discutere, oltretutto senza costi da sostenere, riguarda la deviazione obbligatoria del traffico pesante, in direzione nord verso sud, sia per chi esce dal casello all’Aspio che per i mezzi già sull’Adriatica, sulla parallela provinciale Senigallia-Sirolo.

Si tratta di un percorso di circa 9 chilometri, quasi tutto in territorio del Comune di Camerano, assai ricco di autovelox di tutti i tipi e quindi persino fonte di maggior reddito, che i Tir già sulla Statale imboccherebbero già alla variante della Baraccola, mentre quelli in arrivo dal casello autostradale si troverebbero a portata di mano all’altezza dell’Aspio.

Percorsi i 9 chilometri cameranensi e soprattutto bypassata interamente la frazione di Osimo Stazione, il traffico pesante potrà tornare sulla Adriatica grazie al nuovo cavalca via appena inaugurato dopo la tragedia dell’anno scorso.

E’ da intendersi che, in senso opposto sud verso nord, in tratto sotto la competenza del Comune di Castelfidardo, i mezzi pesanti saranno obbligati a fare altrettanto: svoltare a destra alla rotonda di San Rocchetto e scavalcare l’autostrada grazie al cavalcavia; da qui i camion oltre le 7 tonnellate e mezzo, attraverso i 9 chilometri, obbligati ma a costo zero della Sirolo-Senigallia, avranno l’imbarazzo della scelta se immettersi in autostrada o rimboccare la Adriatica.

Per ottenere questo successo è chiaro che Osimo, attraverso Pugnaloni, dovrà emettere una apposita ordinanza, forte dei dati sul traffico forniti dall’Anas che, già nel gennaio 2017, parlavano fin da allora di un traffico incontrollabile per la sicurezza e la salute dei cittadini calcolato in 800 mezzi pesanti, concentrati soprattutto nella fascia oraria ore 6-20.

Ordinanza che troverebbe forza legale negli articoli 6 e 7 che regolamentano la circolazione dei mezzi pesanti durante l’attraversamento dei centri abitati. Norme in questo caso sostenute anche dal buon senso ma che necessitano, per trovare attuazione, della condivisione politica del Comune di Camerano, non a caso a guida Pd.

Avrà Pugnaloni la forza e la voglia di chiudere l’esperienza amministrativa con almeno il bel ricordo di un provvedimento importante imbroccato… o preferirà emulare Sansone e scomparire dalla vita amministrativa… insieme al ricordo di un partito chiamato Democratico?

Saltato agosto tutti in ferie, settembre appare il primo mese utile per portare a casa la trattativa e ottobre il momento giusto per annunciare il successo e metterlo in pratica.


 

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