POLITICO OSIMANO E DUE BRASILIANE
AL B&B VILA BAHIA DI MARCELLI
Sigilli all’hotel di R. Osio trasformato dal 2012 in casa di appuntamento stile anni ‘50
In primavera-estate elegante Bed & Breakfast per un turismo marino a livello familiare; in autunno e inverno rinomata casa di appuntamenti, perfetto stile anni ‘50, con tanto di tariffario suddiviso per durata e prestazione, singola o di gruppo.
All’hotel Vila Bahia di Marcelli, popolato in questa stagione, come indica chiaramente il nome da giovani bellezze brasilere difficilmente non notabili, si era dunque nel pieno dell’alta stagione dedicata al traffico illecito della lecita prostituzione; un guazzabuglio erotico purtroppo ancora regolato in Italia con la stessa legge e la stessa morale in voga nel 1958 e anni precedenti!!!
Nonostante quasi 60 anni di falsi perbenismi, di volta in volta bocciati da Destra, Sinistra e Centro sull’altare che vuole l’Italia come Repubblica a libertà sessuale parzialmente tollerata, capita che ogni tanto qualche “imprenditore del sesso” ci caschi regolarmente.
E’ il caso di R. Osio, 56 anni, fratello maggiore del più noto ex calciatore dell’Ancona
in serie A, denunciato a piede libero dai Carabinieri di Osimo per aver favorito presso la propria struttura l’attività di prostituzione di avvenenti ragazze brasiliane.
L’uomo, oltre a rispondere di favoreggiamento, è inoltre stato accusato dai militari del Maggiore Raffaele Conforti, di aver fatto la cresta ai guadagni delle ragazze incassando parte di quanto sborsato dai clienti.
Clienti facoltosi, per lo più osimani, tutti insospettabili e di alto livello: medici, politici, avvocati ed imprenditori.
Secondo le indagini, partite a seguito di una autonoma iniziativa finalizzata al contrasto della prostituzione, l’attività al B&B Vila Bahia si protraeva sin dal 2012 con proventi definiti interessanti.
Per quale motivo, però, i Carabinieri abbiano atteso quasi 6 anni per chiudere un cerchio al quale necessitava solo una banale irruzione, non è dato sapere.
Certamente i militari hanno agito nella assoluta certezza di andare a colpo sicuro, ma pazientare sei anni per compiere, tra tutte le operazioni investigative messe in campo, proprio quella più semplice, resta di difficilmente comprensione.
Di certo perchè l’avventura di essere “disturbati”, la notte scorsa, sia toccata proprio ad un politico osimano e ad un proprio amico (colti in fragrante mentre si intrattenevano a letto con due fantastiche sorelle brasiliane di 35 anni) rimarrà un interrogativo a cui l’esponente politico (purtroppo l’area partitica non è stata specificata) non avrà risposta.
Solo sfiga. Allo stato puro.
Nel bel mezzo di qualche immaginabile evoluzione a quattro italo-brasiliana, l’attività del Vila Bahia è stata fermata dai lampeggianti dei militari e dall’immancabile grido: “Fermi tutti, Carabinieri!”.
Al poveretto e al suo assistente non è rimasto altro che recuperare le mutande e presentarsi ai militari in condizioni appena presentabili… mentre le due sorelle, stupite per tanto rumore, assistevano stupefatte a quell’irruzione fuori programma.
Per farla breve è emerso che le sorelline verde-oro si trovano regolarmente in Italia e pertanto colpevoli di nulla. I 4.000 euro trovati in camera e i cellulari delle ragazze sono comunque finiti sotto sequestro in quanto oggetto di prova a carico di Osio.
All’albergatore, nato ad Ancona ma residente a Numana, pluri pregiudicato, noto di suo nella cittadina rivierasca, colleganza con il ben più conosciuto fratello a parte, i Carabinieri rinvenivano nel corso della perquisizione rubriche telefoniche, cartacee e on line, ritenute interessanti per ricostruire il giro di affari della casa.
Casa che oltre ad essere attiva, senza problemi, da lunga data, offriva alla affezionata e selezionata clientela osimana e anconetana, un ricambio di ragazze ogni mese; tutte rigorosamente brasiliane e con fondo schiena “parlanti”.
In conseguenza all’irruzione e al reato contestato a R. Osio i militari hanno anche notificato il sequestro del Vila Bahia ponendo così fine all’attività, nel suo genere, tra le più apprezzate della provincia.
Domanda finale: quanti decenni ancora gli italiani maschi dovranno attendere una legge in linea con i tempi che vivono?