E DOPO IL PORTAVOCE DEL SINDACO,
DEFERITO ANCHE UN PARENTE DI PUGNALONI

E DOPO IL PORTAVOCE DEL SINDACO, DEFERITO ANCHE UN PARENTE DI PUGNALONI

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Giacomo Quattrini, corrispondente de “Corriere Adriatico”, segnalato all’Ordine

 

E DOPO IL PORTAVOCE DEL SINDACO,
DEFERITO ANCHE UN PARENTE DI PUGNALONI

Il giornalista ci attribuisce fatti e vicende di cui la testata è completamente all’oscuro

 

E dopo la denuncia del portavoce del Sindaco Pugnaloni, un altro collega curiosamente legato al Primo cittadino, stavolta per via parentale – il corrispondente locale del “Corriere Adriatico” Giacomo Quattrini – finisce deferito dinanzi al Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche.

Giacomo Quattrini, corrispondente del Corriere Adriatico, non ché parente di terzo grado di Pugnaloni

Occorre dire, per onore della verità, che a compiere la prima mossa in senso opposto verso OSIMO OGGI e chi vi scrive, ovvero lamentando un presunto comportamento scorretto nei loro confronti, sono stati per primi entrambi, seppur attraverso tempi e strade diverse. Ci auguriamo non preordinate.

OSIMO OGGI, dunque, come dato ampiamente notizia non appena appresi i cinque punti che Baiocco, Quattrini e altri colleghi di cui ci occuperemo in seguito, ci hanno concentricamente mosso, è costretta a difendersi dalle ingiuste rimostranze mosse dal mondo della stampa locale.

Ma stiamo ai fatti. Il collega Giacomo Quattrini, dopo essersi lamentato l’8 febbraio scorso con l’Ordine dei Giornalisti Marche per una vicenda in cui il corrispondente de “Corriere Adriatico” si è sentito toccato parte in causa (articolo di cui non parliamo essendo oggetto della difesa del sottoscritto dinanzi il Consiglio disciplina) ha inspiegabilmente allungato il brodo dell’accusa attribuendomi, in uno “sfogo” messo per iscritto nella stessa mail oggetto di imputazione, di tutta una serie di vicende sconosciute a Sandro Pangrazi.

Riportiamo testualmente: “Il sottoscritto, che collabora da 10 anni col Corriere Adriatico (con partita iva e compensi che ben conoscete) ed è iscritto all’albo dei pubblicisti dal maggio 2007, è stato già preso di mira lo scorso anno, ma in via personale, con tanto di articolo e foto in prima pagina dal giornale osimano L’Antenna Civica, un trimestrale edito dallo Juter Club, associazione che oltretutto organizza col presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche la rassegna annuale sul Giornalismo di inchiesta. Lo Juter club, presieduto da Silvia Simoncini, sorella dell’ex sindaco di Osimo Stefano, ha pubblicato articoli nei quali sono stato più volte deriso (evidentemente ho la colpa di essere parente di terzo grado dell’attuale sindaco Pugnaloni) senza che l’Ordine, al quale pago regolarmente 120 euro annui, avesse mosso un dito. Ed anzi, ha patrocinato iniziative promosse dallo stesso circolo che non si fa scrupoli a denigrare suoi iscritti. E’ ora che qualcosa facciate se volete che mi senta rappresentato da questo stesso Ordine.

Consapevole di quanto poco possa valere lo sfogo di un collaboratore come me, attendo comunque una risposta a questa mail.

Buon lavoro
Giacomo Quattrini
Tessera numero: 162195”.

Ora, a parte la punteggiatura buttata a caso e l’italiano approssimativo con cui Quattrini si esprime, dobbiamo far notare con forza che dell’intera vicenda il sottoscritto è completamente ignaro! E quindi non conosciamo alcuno dei fatti che il collega Quattrini invece ci attribuisce esserne protagonista al punto di meritare una citazione degli accadimenti di fronte al Presidente Gattafoni.

Che il sottoscritto nulla c’entri con gli episodi narrati e frutto delle doglianze del collega Quattrini – nostro successore a “Corriere Adriatico” e il parallelo, non neghiamo, ci infastidisce abbastanza – lo prova lo stesso Juter club.

Fatto presente al Presidente Buscarini e al socio fondatore Dino Latini di quanto mi veniva attribuito attraverso la presunta guida dello storico movimento culturale cittadino, lo stesso Latini si è premurato di intervenire presso l’Ordine dei Giornalisti Marche in questo modo.

“Gentile Presidente, in modo del tutto casuale sono venuto a conoscenza della rimostranza del signor Giacomo Quattrini che in copia qui allego.

In verità il circolo culturale Ju-ter Club di cui è presidente Silvia Simoncini di Osimo, non ha proprio nulla a che fare con l’Antenna Civica, nè tantomeno è l’editore della medesima.

Preciso, essendo stato fondatore nel 1987 dello Ju-ter Club, il cui attuale presidente è Alberto Buscarini ed ha sede nella ex casa del giardiniere comunale in piazza Gramsci, che tale circolo è ben differente (anche come logo e sede) da quello poi fondato nel 2012 come new ju-ter club da alcuni ragazzi fra cui appunto Silvia Simoncini e le cui principali attività sono sempre state (a differenza di quello nostro) lontane dalla politica e dalla bagarre, tese solo a far crescere l’attenzione dei giovani verso determinate problematiche di ordine culturale, di conoscenza di opinioni e di notizie (come appunto il “Festival del giornalismo d’inchiesta”).

Preciso al riguardo, anche, che al momento della fondazione del nuovo circolo ci è stato chiesto se poteva usare quasi lo stesso nome del precedente essendo esempio di una intera generazione che si era impegnata in Osimo a cavallo degli anni ‘80 e ‘90, ciò a cui è stato risposto si.

Se dunque il signor Quattrini è arrabbiato lo deve essere nei confronti del Ju-ter Club rappresentato dal signor Buscarini e non con quello di cui è responsabile una giovane ragazza tutta tesa  organizzare ogni anno la sempre più difficile ma prestigiosa rassegna del giornalismo d’inchiesta.

Al riguardo dello Ju-ter Club del Presidente Buscarini, quale socio e conoscitore della sua attività, posso ancora precisare che non è editore della testata online Antenna come risulta da una visualizzazione provider, fermo rimanendo che nel 2004 il predetto circolo ha rilevato ed edito in formato cartaceo, per molti anni, il periodico locale Antenna civica.

Tanto dovevo. Con i migliori saluti, Dino Latini”.

Domanda semplice: con gli sfoghi fuori dal vaso del collega Giacomo Quattrini cosa ha a che fare il sottoscritto?

Investiamo della risposta il Presidente Gattafoni, nella certezza che sarà convincente.

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