RIPICCHE COMMERCIALI E PICCOLE INVIDIE
SEGNALATO IL BAR RISTORANTE 2.2 DI CAMPOCAVALLO

RIPICCHE COMMERCIALI E PICCOLE INVIDIE SEGNALATO IL BAR RISTORANTE 2.2 DI CAMPOCAVALLO

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Polizia e Vigili del Fuoco chiamati ad accertare limitate violazioni edilizie del locale per una sala in più. Simone Marchetti: “Ammetto la mia responsabilità. Ho già ripristinato gli spazi”


Strozzapreti porro e salciccia, ravioli al pomodoro o tagliatelle al tartufo. Per secondo piatto ampia scelta fra fesa di tacchino, hamburgher o bistecca di maiale con contorno di patate fritte, fagiolini o insalata mista. Il tutto per la spesa, contenuta, di 12 euro, prezzo da asporto, accessibile per la pausa pranzo di qualsiasi lavoratore.
Prezzo & qualità offerti dal bar ristorante “2.2” di Campocavallo, assurto nel tempo a luogo di incontro (pre Covid) anche per molti giovani osimani, grazie alla facilità di aggregarsi offerta dal luogo (un’area di servizio) e alla ospitalità offerta da sempre dal gestore Simone MARCHETTI.
Tanto successo commerciale, inevitabilmente, col crescente favore del pubblico, non poteva non suscitare anche facili invidie e piccole vendette di addetti ai lavori, di Campocavallo e non solo, meno capaci di incontrare le esigenze della affezionata clientela.



Da qui l’inoltre di più segnalazioni anonime, indirizzate svariatamente a polizia, carabinieri e vigili urbani, affinchè gettassero un occhio sulla regolarità, a norma di legge, sui progressivi allargamenti degli spazi commerciali offerti da “2.2”.
Per dirla senza parafrasare, con le parole di De Andrè, “quella schifosa ha già troppi clienti, più di un consorzio alimentare…”.

Effettivamente, circa un mese fa (ma la notizia è stata diffusa dal Commissariato solo in queste ore) quattro affranti gendarmi, accompagnati da una squadra specializzata dei Vigili del Fuoco, si sono presentati al bar ristorante di Campocavallo, metro in mano, per prendere le misure del locale e chiedere conto di licenze edilizie, non tutte in possesso dei giovani proprietari.
“In effetti – ha ammesso Simone MARCHETTI – i controlli hanno portato a rilevare uno spazio non denunciato. Mi sento del tutto responsabile della cosa – ha ammesso il giovane ristoratore osimano – ed ho accettato le conseguenze del mio comportamento dismettendo il locale abusivo e incassando l’inevitabile sanzione”. Accertate anche alcune violazioni delle norme anti incendio.


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