TRUFFA ALL’ESTERO PER ASTEA ENERGIA, DIMISSIONARIO CASTIGLIONE
PERSI 600.000 EURO PER UNA FORNITURA O SOCIETÀ FANTASMA

TRUFFA ALL’ESTERO PER ASTEA ENERGIA, DIMISSIONARIO CASTIGLIONE PERSI  600.000 EURO PER UNA FORNITURA O SOCIETÀ FANTASMA

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Sotto sequestro da parte della Procura gli uffici e i computer dell’ex Direttore generale. A ciel sereno la vicenda squassa la routine dell’ex società pubblica le cui quote, in maggioranza del 79%, appartengono alla SGR di Rimini. Allo stato il manager figura in indagine come parte lesa


Truffata per 600.000 euro Astea energia, dimissionario il Direttore generale Luciano CASTIGLIONE.
La notizia – scoppiata in esclusiva, con gli effetti di una bomba, nella redazione di OSIMO OGGI – ha impiegato 48 ore di tempo per essere attentamente verificata e confermata, pur nel silenzio dell’azienda e del suo massimo dirigente.
Una fornitura di materiale proveniente dall’estero, presumibilmente energia elettrica o gas metano, frutto di accordi con una non meglio precisata società straniera, ha portato i vertici di Astea energia a sottoscriverne il pagamento tramite l’inoltro di un bonifico internazionale: un acconto di circa 600.000 euro. A tanto ammonta il denaro che con un click ha valicato i confini nazionali per approdare sul conto dell’impresa proponente l’affare.

Luciano CASTIGLIONE, Direttore dimissionaria della ex società pubblica, oggi al 79% in mano ai privati

Una piccola somma, sembra – almeno per i parametri standard relativi al giro di affari complessivo della ex società interamente pubblica (un tempo in mani totalmente osimane e di fatto privatizzata dalla prima Amministrazione PUGNALONI con la cessione del 79% delle quote alla SGR di Rimini) – ma comunque rilevante quanto basta a macchiare la carriera emergente del manager Astea.
Siciliano di nascita, 48 anni, sposato e residente in città da tempo, nel 2017 a Luciano CASTIGLIONE gli accordi politici intrecciati nel Centro-Sinistra (e in particolare dal Partito Democratico con il partner privato romagnolo) hanno regalato una comoda poltrona a molti zeri mensili da occupare presso la storica sede di via Guazzatore.
Proveniente, professionalmente parlando, dalla romana Gas e Power, Luciano CASTIGLIONE dopo essersi fatto conoscere politicamente in città negli ambienti a Sinistra del Pd, animati dal sempre verde Matteo BISCARINI, ha infine maturato il salto di qualità, come ricordato, nel giugno del 2017 con l’ingresso nella stanza dei bottoni della SpA energetica.
Descritto negli ambienti politici cittadini rampante quanta basta e manager di qualità, nulla, fino all’altro giorno, lasciava effettivamente presagire di dover associare il nome del dirigente in episodi solitamente destinati alla cronaca nera; seppur allo stato, preme sottolineare, la vicenda veda Luciano CASTIGLIONE protagonista del traffico internazionale a perdere, in qualità di parte lesa.

Via Guazzatore, palazzo Astea energia

A scatenare i primi bisbiglii, tramutatisi in voci sempre più autorevoli e roboanti da ogni lato politico, ha pensato lo stesso CASTIGLIONE formalizzando nei giorni scorsi ai Carabinieri l’episodio di cui l’azienda amministrata è rimasta vittima.
Da allora, ad indagare per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto, ovvero da almeno una settimana, pensano Procura e Carabinieri nel tentativo di far luce su quanto è stato realmente determinato tra le parti; allo scopo gli uffici di via Guazzatore, allo stato, risultano sottoposti a sequestro.
In particolare il provvedimento è teso a congelare la situazione reale, fotografata dai computer e dai mezzi tecnologici nei vari passaggi utilizzati per perfezionare la truffa, fino a farla pian piano maturare e concretizzarsi con l’invio a destinazione della somma pattuita.
Pagamento a cui, purtroppo, non ha fatto riscontro l’invio di quanto necessario, fino alla determinazione dei vertici di Astea Energia SpA di denunciare l’accaduto in tempi breve, senza attendere oltre, proprio nel tentativo di bloccare e recuperare la somma o almeno una parte.
Al riguardo, da quanto a fatica è trapelato da diverse fonti a confronto, il Direttore Luciano CASTIGLIONE, pur responsabile in ultima battuta di quanto accaduto, tenderebbe ad accomunare anche su altri collaboratori la decisione di dar luce verde all’invio del bonifico.
Una linea di difesa non sappiamo fino a che punto utile, specie se le indagini in corso dovessero imboccare altre ipotesi di reato. Cellulare costantemente staccato per l’intera giornata di venerdì, non possiamo qui riportare la versione dei fatti del manager che, ad ogni modo, un istante dopo la sottoscrizione del fatto in querela, ha provveduto a rassegnare, nelle mani di SGR e per conoscenza del Sindaco PUGNALONI, le proprie dimissioni dall’incarico.

Se questa mossa segnerà la fine anticipata dell’esperienza di CASTIGLIONE ai vertici apicali di società pubbliche, sarà solo il tempo a poterlo determinare.
Molto, se non tutto della carriera, dipenderà dall’esito delle fitte e complicate indagini in corso; a cui, da domani, occorrerà sommare i pesanti riverberi politici che lo scoop, inevitabilmente, consegnerà ai partiti e ai commenti dei cittadini.



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