RIPRISTINATO DA PUGNALONI IL REATO DI LESA MAESTÀ
DENUNCE A RAFFICA CONTRO LA SECCHIAROLI E LA BORDONI

RIPRISTINATO DA PUGNALONI IL REATO DI LESA MAESTÀ DENUNCE A RAFFICA CONTRO LA SECCHIAROLI E LA BORDONI

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Secondo la Lex Pedia, progenitrice dell’affronto alle Autorità costituite, il webinar sulle antenne 5G potrebbe costar caro alle due civiche: sbranate da bestie feroci o arse vive in piazza Boccolino!


Ripristinata ad Osimo la Lex Pedia, introdotta nel 43 A.C. sull’onda emotiva dell’uccisione di Cesare. Tale norma, riformata dall’imperatore Augusto nell’8 A.C. e in seguito, adattata ai tempi, giunta fino a noi identificata nel reato di lesa maestà, sanzionava tra gli altri il rifiuto di riconoscere l’imperatore come divinità.
Per contrastare il crimen maiestatis i magistrati erano autorizzati ad utilizzare anche metodi brutali, fino alla tortura, pur di ricavare dall’inquisito un’ampia confessione; tortura da cui nessuna posizione sociale risultava esente, neanche i cives romani. Figuriamoci gli auximani.
Non meno straziante era la condanna, una volta confessato il crimine commesso. Di solito al poveretto resosi reo di lesa maestà veniva lasciata la decisione finale: bestiis obici o vivi crematio: uccisione a mezzo bestie feroci o morire arso vivo?

Federica SECCHIAROLI, 46 anni, accusata da PUGNALONI sulla discarica immaginaria di San Biagio

2.064 anni dopo, scomparse la tortura e le bestie feroci quali metodi legali per fare giustizia, il Sindaco PUGNALONI ci riprova, adattandosi ai tempi.
Hai disinformato la cives auximum sostenendo tesi che non stanno in piedi? Sarà bene che ad occuparsi del futuro di Monica BORDONI (Capogruppo liste Civiche) si occupi il magistrato di turno facendo giustizia su tanta faccia tosta!
Allo stesso modo Giustizia è invocata da PUGNALONI nei confronti di una simpatizzante civica, Federica SECCHIAROLI, rea confessa di aver affermato l’esistenza, presso San Biagio, di una immaginifica discarica… richiamo se non segno evidente del degrado morale da sempre proprio dei civici di ogni età politica.
A muover guerra legale alle due attiviste un inutile webinar, su un altrettanto inutile falso problema: quello delle antenne che a breve trasporteranno ad Osimo l’attesissima nuova tecnologia 5G.
Insomma aria fritta e tempo perso. Non fosse che per la politica qualsiasi argomento – anche il più innocuo come delle banali antenne su cui, tra l’altro nessun Comune italiano ha competenza, discendendo l’autorizzazione direttamente da Governi di qualsiasi colore – può essere cavalcato, gestito e trasformato in terminale di futuri consensi.

Sempre creativo Simone PUGNALONI: nessuna critica ma lesa maestà

Da qui, l’altra sera, l’appuntamento in rete organizzato dalla BORDONI, in luogo di un assai più interessante pubblico confronto sulla imbarazzante situazione venutasi a creare in casa Astea Energia.
Esaurito il webinar, a cui afferma di aver passivamente partecipato, PUGNALONI se n’è dunque uscito con la seguente dichiarazione, affidata alla solita pagina Facebook.
“Ascolto il webinar liste civiche sulle antenne. Domani denuncio Federica SECCHIAROLI per diffamazione. Uno perchè a San Biagio non c’è una discarica; due perchè non è stata individuata l’area parcheggio del cimitero di San Biagio quale sito idoneo all’insediamento di nuove antenne.
Ringrazio di cuore Cesare BORA per aver chiaramente detto che i Comuni non hanno potere su ubicazioni antenne, ma possono solo cercare un dialogo costruttivo con i gestori per ottenere eventuali siti condivisi.
Cesare BORA ha anche detto che la tecnologia 5G non è un pericolo per la salute; anzi più antenne ci sono e meglio è per i cittadini. Sempre Cesare BORA ci dice che più l’antenna è lontana dal nostro telefonino, più il cellulare fa male al cervello.

Monica BORDONI, capogruppo LISTE CIVICHE, indiziata di disinformazione…

Non sono le antenne a far male, ma la distanza delle stesse ai nostri cellulari. Più antenne vi sono e più sono vicine ai nostri cellulari, meno male riceverà il nostro cervello.
Ora provvederò anche a denunciare Monica BORDONI per disinformazione… perchè la Giunta ha solo oggi deliberato i potenziali siti idonei ad ospitare; e tanti di quelli che lei sta citando non sono in delibera.
La fuga in avanti delle Liste Civiche per denigrare l’Amministrazione comunale con questi pseudo incontri (che sono solo comizi pro liste civiche) purtroppo gli si ritorcerà contro.
Per fortuna le Liste Civiche hanno un avvocato Presidente del Consiglio regionale che spero, con la sua cospicua indennità, difenderà gratuitamente il movimento dalle denunce che produrrò domani”.


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