SI GETTA DALLA FINESTRA DELLA CAMERA SINGOLA DI CHIRURGIA
SUICIDA IN OSPEDALE L’OSIMANO GIUSEPPE DURANTI, 92 ANNI

SI GETTA DALLA FINESTRA DELLA CAMERA SINGOLA DI CHIRURGIA SUICIDA IN OSPEDALE L’OSIMANO GIUSEPPE DURANTI, 92 ANNI

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L’uomo era appena stato ricoverato al Ss. Benvenuto e Rocco per accertamenti preliminari ad un intervento chirurgico; sfruttando il fatto di essere solo in camera, l’anziano ha avuto agio di mettere in atto un gesto dettato da depressione o suggerito dalla disperazione del momento. L’uomo lascia la moglie e due figli


Elude il controllo delle due infermiere e dell’unica operatrice sanitaria notturna in servizio al SS. Benvenuto e Rocco, per aprire la finestra della propria camera singola e gettarsi rovinosamente nel vuoto da un altezza di qualche metro.
E’ accaduto la settimana scorsa, nella notte tra giovedì 13 e venerdì 14 gennaio, quando la mente di un anziano osimano, tal Giuseppe DURANTI, 92 anni, ricoverato da poche ore presso il reparto di Chirurgia per accertamenti, ha deciso maturo il tempo per chiudere con una vita alle prese con la malattia e una età già avanzata.
Ovviamente nessuno, in famiglia e tantomeno all’ospedale Inrca, poteva immaginare nulla delle reali intenzioni dell’anziano che, è decisamente probabile, nella lucidità del piano messo in atto con tragica astuzia, si è lasciato vincere dallo sconforto del momento.
Nel buio della notte, poco dopo la mezzanotte, un sordido tonfo è così rimbombato sinistramente nell’aria, udito per primi dal personale di assistenza, come detto tre persone dislocate sui due settori e i 16 posti letto di Chirurgia e Urologia.
Il personale, giustamente allarmato per quanto poteva essere accaduto, ha così iniziato la tragica conta dei presenti a letto, sperando nella caduta accidentale di qualche oggetto o animale. Solo nel verificare la presenza in camera di Giueppe DURANTI e soprattutto notando subito uno dei finestroni rimasti aperti, le infermiere hanno compreso di trovarsi di fronte alla tragedia.

Giuseppe DURANTI, 92 anni

Affacciatesi alla balaustra, il personale ha intravisto, nell’oscurità, il corpo di un uomo in pigiama; da qui il pieno allarme conclusosi, un attimo dopo, con la conferma che quel corpo rannicchiato a terra apparteneva effettivamente al paziente Giuseppe DURANTI.
Inutile, peraltro, ogni tentativo di prestare soccorso al malcapitato, deceduto praticamente all’istante, sul colpo.
Stando a quanto ricostruito a caldo, come prima e unica ipotesi, dai Carabinieri della Compagnia di Osimo, Giuseppe DURANTI ha maturato il suicidio quale gesto volontario, dettato da una forma possibile di depressione aggravata dall’età o da un momento di profonda disperazione, stante le proprie condizioni di salute.
Addosso all’uomo e neanche in camera i militari hanno rinvenuto alcun biglietto di addio o di spiegazione del gesto; tuttavia il fatto che l’anziano fosse entrato in ospedale per subire un intervento chirurgico, potrebbe aver motivato a sufficienza l’idea di chiudere con una lunga vita già vissuta.
Anche i successivi rilievi effettuati sull’episodio dai Carabinieri, non hanno portato, nei giorni successivi, ad alcun fatto nuovo, per cui la vicenda è stata archiviata definitivamente come suicidio e la salma affidata ai familiari per le onoranze funebri.
Affranto, senza parole e vicino ai familiari dell’anziano, il Direttore dell’Inrca Gianni GENGA colpito, al pari del personale, dalla gravità della notizia. Ovviamente nulla di più di quanto normalmente fatto, poteva essere messo in atto dal personale ospedaliero che certo non poteva immaginare l’animo disperato di quell’uomo lasciato solo in camera anche come misura ulteriore di rispetto e sicurezza verso le condizioni dettate dal covid.
I funerali di Giuseppe DURANTI, 92 anni, residente con la moglie Anna Maria CESARETTI nel rione Sacra Famiglia, si sono svolti domenica pomeriggio presso la chiesa parrocchiale, per poi la salma essere avviata a cremazione. L’uomo, con l’amata moglie, lascia anche i figli Mirco e Miriam.

Sconcerto al SS. Benvenuto e Rocco per il tragico gesto messo in atto da Giuseppe DURANTI

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