𝐈𝐧 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐥𝐚 𝐧𝐞𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 “𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐁𝐨𝐥𝐝𝐫𝐢𝐧𝐢” 𝐨𝐬𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀, 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐞 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚. 𝐑𝐢𝐧𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐆𝐥𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢𝐞𝐜𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐜𝐢𝐧𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚. 𝐋𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐚𝐫𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐒𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐧𝐞𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢-𝐟𝐢𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨; 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚 𝐬𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐳𝐨𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐮𝐫𝐨 𝐞 𝐬𝐮𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐢 𝐞/𝐨 𝐨𝐫𝐫𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨. “𝐒𝐚𝐫𝐨̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨-𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 – 𝐡𝐚 𝐚𝐮𝐬𝐩𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐟𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐢𝐭 – 𝐢𝐧 𝐭𝐫𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐥𝐞𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚”. 𝐀𝐜𝐜𝐚𝐧𝐭𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐏𝐮𝐠𝐧𝐚𝐥𝐨𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐛𝐞𝐜𝐞𝐫𝐨, 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐠𝐢 𝐆𝐢𝐚𝐜𝐜𝐨 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢: “𝐍𝐨𝐧 𝐟𝐚𝐭𝐞𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐠𝐚𝐧𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐢 𝐦𝐢𝐞𝐢 𝐦𝐨𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢𝐥𝐢… 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐨𝐬𝐭𝐚”.
L’iperbole di Michela GLORIO, da anni candidata a Sindaco di Osimo, punta tutto nel ringraziare Simone PUGNALONI per i dieci anni di tirocinio concessole ma… al tempo stesso prendendone nettamente le distanze.
Basta con le meste figure alla Bertoldo, contadino con grosse scarpe ma dal cervello fine; e molta più normalità nel segno, comunque della continuità a Sinistra del progetto
Per rendere una idea plastica della immagine che la GLORIO ha voluto richiamare agli Osimani, nella sua prima conferenza stampa da candidata Sindaco, basta con un Sindaco alla Onofrio, Marchese del Grillo, Duca di Bracciano, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII; si invece alla sua maschera personificata, in minore, dal carbonaro Gasperino!
Nel cambio, tra l’originale e l’imitazione riveduta e corretta, lasciamo agli osimani il compito di quale volto scegliere.
Per il resto la “piccola Boldrini” di Osimo ha auspicato, dopo ventidue secoli, di avere l’onore di guidare la città, per la prima volta, da un versante femminile, con sensibilità e urgenze diverse rispetto alle priorità sempre evidenziate dai condottieri maschi.
Ha auspicato – prendendo al volo, in caso di elezione, la fine del Latinismo da contrapporre ai Pugnaloniani – il superamento di questa fase storica ma avvisando sin d’ora i naviganti: “Non fatevi fuorviare dal mio aspetto minuto e/o dai modi gentili…”, personificando la GLORIO quanto di più testardamente convinto possa oggi offrire la Sinistra e le sue estreme, ad una società dei nostri tempi.
Insomma Osimani, siete avvertiti. Carbonaro o Marchese, la ricetta non migliorerà restando soltanto a guardare. L’esorcismo della campagna elettorale non eleverà l’offerta, restando la GLORIO – come conferma a tavola Monsignor Terenzio del Grillo dopo l’ennesima dimostrazione -metà Marchese e metà carbonaro…