Chiusa la querelle legale voluta dal Comune per invalidare la precedente elezione del 2021. Per il Sindaco, dopo il caso Luna, un’altra vicenda di carte bollate finita male, anche se a pagare, come sempre, saranno soltanto gli Osimani!
Pd dixit: “Onde evitare l’invalidità di ulteriori atti (del Campana, NdR.) e soprattutto per il bene dell’Istituto stesso, ci auguriamo presto la nomina regolare di un Presidente!”.
Repetita iuvant per bocca del Sindaco PUGNALONI: “Un ulteriore esborso per spese legali, si sembra davvero inutile dato che il Cda (sempre del Campana, NdR.) potrebbe da subito procedere al rinnovo della elezione del Presidente e l’Istituto continuare tutte le attività in essere. Ottemperando alla nomina del nuovo Presidente, oggi alla luce di una sentenza esecutiva, si ripristinerebbe la normalità; ed è questo che ci aspettiamo da tutti i componenti del Cda”.
Detto e fatto. Mercoledì pomeriggio, alla prima convocazione del Consiglio di amministrazione post sentenza del Tribunale civile, i cinque consiglieri del Campana hanno messo le cose a posto, sposando l’invito di PUGNALONI e il suggerimento di OSIMO OGGI, sia pur con diverse aspettative, di rispettare la sentenza e andare al voto.
Certo PUGNALONI non poteva mai immaginare, detenendo la nomina di tre consiglieri amici su cinque (Luciano TABORRO, Francesco PIRANI ed Enrico TALIANI DE MARCHIO espressione del Consiglio comunale) di rigiocare una partita persa 4-0… e riperderla ancor più sonoramente per 5 voti a zero!.
Complimenti dunque a Gilberta GIACCHETTI capace, nel breve volgere di una settimana, dal passare dall’ipotesi in solitario e a proprie spese al verdetto di primo grado… ad un ribaltamento, anche politico, dei valori in campo.
Questo lo scarno ma significativo comunicato inoltrato dal Campana alle testate giornalistiche: “Preso atto della sentenza di primo grado nella causa civile promossa dal Comune di Osimo, il Cda fa sapere di aver rieletto a nuovo Presidente, con voto unanime, Gilberta GIACCHETTI.
Ciò al fine di evitare di intraprendere ulteriori azioni giudiziarie e il rischio di lasciare la governance del Campana in una situazione di incertezza; auspicando una distesa e costruttiva collaborazione con tutte le Istituzioni rappresentate (Comune, Regione e mondo scolastico, NdR.) nel suo seno”.
Un’unica domanda sorge spontanea: al rovinoso caso Massimo LUNA (con l’esponente Pd costretto a lasciare il Consiglio comunale solo in seguito a due sentenze negative del Tribunale con quasi 10.000 euro di spese a carico degli osimani) il Partito Democratico di Osimo somma ora il nuovo caso Campana, con altri 20.000 euro circa tra pareri, valutazioni giurate, parcelle, opinioni legali, marche da bollo e spese varie… di nuovo a carico degli osimani!
In entrambe le occasioni il Consiglio comunale, prendendo atto della normalità, avrebbe potuto portare a casa gli stessi risultati ottenuti, in seguito, solo dopo la celebrazione di processi vari e appelli.
Dove è scritto, chiediamo espressamente al Sindaco PUGNALONI, che a metter mano al portafoglio debbano sempre e solo essere gli osimani?
Troppo facile, PUGNALONI, dichiararsi gay e metterci sempre il sederino altrui!