𝐓𝐎𝐆𝐋𝐈𝐄 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐄 𝐋𝐄 𝐂𝐎𝐑𝐃𝐄, 𝐁𝐋𝐎𝐂𝐂𝐀𝐓𝐎 𝐀𝐋 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐋𝐔𝐏𝐎
𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐍𝐃𝐀𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐒𝐈𝐑𝐎𝐋𝐎 𝐌𝐎𝐒𝐂𝐇𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐀𝐋𝐕𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐎𝐏𝐎 𝟔 𝐎𝐑𝐄

𝐒𝐨𝐩𝐫𝐚𝐥𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐢𝐧 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐢𝐫𝐨𝐥𝐨. 𝐌𝐨𝐬𝐜𝐡𝐞𝐥𝐥𝐚, 𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐛𝐚𝐫𝐜𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐃𝐮𝐞 𝐒𝐨𝐫𝐞𝐥𝐥𝐞, 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐕𝐢𝐠𝐢𝐥𝐢 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐢, 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐚 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐦𝐦𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥 𝐯𝐢𝐨𝐭𝐭𝐨𝐥𝐨. 𝐋𝐨 “𝐬𝐩𝐢𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬” 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨-𝐩𝐨𝐥𝐢𝐳𝐢𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚 𝐩𝐮𝐥𝐢𝐭𝐚, 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐝𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐬𝐞𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐮𝐩𝐢 𝐞𝐝 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚. 𝐋’𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞 𝐚𝐢 𝐕𝐢𝐠𝐢𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐅𝐮𝐨𝐜𝐨 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐚 𝐩𝐫𝐚𝐧𝐳𝐨. 𝐌𝐨𝐬𝐜𝐡𝐞𝐥𝐥𝐚, 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨, 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐬𝐞𝐢 𝐨𝐫𝐞, 𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐞 𝐚𝐝 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐚𝐬𝐤 𝐟𝐨𝐫𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢

Il Sindaco si inventa uguale a Indiana Jones, nel caso del Cònero, scatenando per la sua vita, prima apprensione e poi un gigantesco allarme di ben 6 ore, per fortuna a lieto fine!

Protagonista di una vicenda molto oltre i limiti dell’incredibile, essendo capitata ad un Sindaco-poliziotto, è il Primo cittadino di Sirolo Filippo MOSCHELLA, uscito vivo ma provato al termine di 6 ore di scorribande su e già per il Passo del Lupo.

Nulla da porre in salvo da predatori, vecchi e nuovi, di Arche perduta; anzi l’esatto contrario: eliminare una ad una le corde che i “predatori” nostrani, in questo caso rapiti dalla bellezza proibita della sottostante spiaggia delle Due Sorelle, da sempre lasciano sul posto per consentire ai viandanti abusivi di superare, con meno rischi, i tratti più pericolosi del sentiero.

Solo che MOSCHELLA, segretario provinciale, tra l’altro, del Sap (sindacato autonomo di Polizia), a forza di rimuovere corde e legacci da una discesa all’altra (compresa quella temibile del “Canalone” con strapiombi da superare anche di diversi metri) si è fatto prendere la mano dallo spirito avventuriero di Harrison FORD, finendo per togliere anche l’ultimo ancoraggio necessario per risalire a monte del passo!

Insomma MOSCHELLA, per troppo far bene, ha fatto come il boscaiolo che segava il ramo su cui era accovacciato!

Quello che è successo dopo non è semplice saperlo visto che sia le ricostruzioni dei soccorritori (Vigili del Fuoco, Carabinieri, Protezione civile, natanti sul magnifico specchio d’acqua del Cònero, Soccorso alpino, colleghi della Questura di Ancona e personale del 118, Polizia municipale e numerosi volontari) che la ricostruzione proposta da MOSCHELLA ai giornalisti cozza su diverse contraddizioni.

Così, mentre la moglie del Sindaco, non vedendolo rientrare per le 14, lanciava il tempestivo allarme, il poliziotto sindacalista è finito, non si ben compreso come, in un tratto di spiaggia talmente isolato da non essere visto da alcuno.

Persino l’apparecchio radio della protezione civile di Sirolo, che MOSCHELLA aveva avuto l’accortezza di portare con se, oltre a dell’acqua rivelatasi preziosa viste le temperature pomeridiane più alte della giornata, si è però beffardamente rivelato inutile, risultando la zona, parrebbe, schermata da un cono d’ombra privo di copertura!

Quanto al cellulare, inutile farci conto: completamente off line.

Un senso di paura e sembra anche un malore hanno ulteriormente peggiorato la situazione, gestita da MOSCHELLA con sufficiente sangue freddo, trovando il Sindaco un riparo all’ombra e aspettando l’arrivo sperabile dei soccorritori. Frastornato, già a rischio disidratazione per quasi sei ore sotto il sole battente, ma ancora lucido.

Alla spiaggia delle Due Sorelle MOSCHELLA ci era arrivato fin dalla tarda mattinata, grazie ad un passaggio sulla barca dei Traghettatori del Cònero che giornalmente coprono la tratta per servizio turistico.

Non è chiaro se il Sindaco abbia deciso di fare l’eroe solitario, all’impronta, una volta sul posto; o se invece MOSCHELLA sia stato accompagnato, come parrebbe più logico, da alcuni agente di Polizia municipale.

Solo o con forze al seguito, cambia poco dal momento che il Primo cittadino della Perla verde del Cònero, è stato di fatto abbandonato sul posto. Come? O invitando i Vigili a tornare indietro via mare per attenderlo a monte del Passo o per un disguido alimentato da una discreta sottovalutazione dei rischi.

Attorno alle 17 di ieri pomeriggio dopo sei ora di avventura, finalmente, è cessato l’allarme. I soccorsi, incentrati nella zona, hanno scovato MOSCHELLA stanco, anche molto, ma felice di veder arrivare i nostri.

I lavori attesi da sempre, da turisti e locali, per trasformare il Passo del Lupo in una comoda passeggiata, da compiersi in sicurezza, probabilmente subiranno ora una decisa accelerazione…