𝑺𝒖𝒍 𝒓𝒊𝒏𝒈 𝒅𝒊 𝑪𝒉𝒂𝒓𝒍𝒆𝒗𝒊𝒍𝒍𝒆, 𝑴𝒆𝒕𝒐𝒏𝒚𝒆𝒌𝒑𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒄𝒐𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒎𝒑𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏 𝒄𝒂𝒓𝒊𝒄𝒂 𝑶𝒖𝒊𝒔𝒔𝒂, 𝒑𝒆𝒓 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 12 𝒓𝒊𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒗𝒊𝒔𝒕𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒕𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝑬𝒃𝒖 𝒔𝒊𝒍𝒗𝒆𝒓 𝑺𝒖𝒑𝒆𝒓𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒊, 𝒄𝒉𝒊𝒖𝒅𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒍𝒂 𝒔𝒇𝒊𝒅𝒂 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒂𝒏𝒛𝒊𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝒑𝒂𝒓𝒊𝒕𝒂̀. 𝑫𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒊𝒍 𝒕𝒆𝒓𝒛𝒐 𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒄𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒖𝒏 𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒊𝒏 𝒍𝒊𝒏𝒆𝒂 𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍 𝒓𝒊𝒏𝒈 (116 𝒂 112), 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒔𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒅𝒊𝒔𝒄𝒖𝒕𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆. 𝑳’𝒐𝒔𝒊𝒎𝒂𝒏𝒐 𝒉𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒅𝒊𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀, 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒂𝒅 𝒖𝒏𝒂 𝒕𝒆𝒄𝒏𝒊𝒄𝒂 𝒔𝒖𝒑𝒆𝒓𝒊𝒐𝒓𝒆; 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒃𝒃𝒊𝒏𝒂𝒕𝒆 𝒂𝒅 𝒖𝒏𝒂 𝒆𝒕𝒂̀ 𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒓𝒆 (28 𝒂𝒏𝒏𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 32) 𝒍𝒂𝒔𝒄𝒊𝒂𝒏𝒐 𝒃𝒆𝒏 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒓𝒊𝒗𝒊𝒏𝒄𝒊𝒕𝒂
Sconfitto solo dal punteggio dei giudici. Il sogno europeo di Charly METONYEKPON, 28 anni, si è infranto sabato sera non tanto contro i guantoni del campione in carica Walid OUIZZA (Ebu silver, categoria Superleggeri) ma per scelta arbitrale molto discutibile.
Dei tre arbitri chiamati a sentenziare il vincitore, ben due hanno visto un combattimento conclusosi alla pari (114 a 114 e 114 a 115) mentre il terzo giudice ha visto un incontro tutto suo fissando in quattro punti (116 a 112) la differenza tra il detentore francese e l’osimano naturalizzato.
Un verdetto oltremodo contradditorio, quello scaturito dal ring di Charleville Mezieres, che lascia intendere come Charly abbia tutte le possibilità, intatte, per giungere al coronamento internazionale, non foss’altro per la più giovane età, 28 anni a 32) rispetto al boxeur d’Oltralpi.
Le 12 riprese consumate nella cittadina sulle Ardenne hanno raccontato di un match molto equilibrato con l’osimano bravo a rispondere, colpo su colpo, alla maggiore foga, per altro ampiamente prevista, dell’avversario.
Per tutte le 12 riprese Charly, oltre a reggere il confronto senza correre soverchi rischi, ha cercato di piazzare quel colpo in colpo in più che, da sfidante, tocca saper far vedere alla terna arbitrale.
Purtroppo, al di la dell’unica differenza certificata in cartellino da un giudice su tre, quanto di buono fatto non è bastato all’ex Campione di Italia per sovvertire l’esito di una prima volta all’estero oltremodo delicata.
Per METONYEKPON è così giunta, dopo 14 incontri, la prima, amara, sconfitta da professionista ma anche la sensazione di poter presto ritentare la via del successo europeo.
Prima tappa per ottenere una rivincita, riconquistare il titolo italiano Superleggeri che a breve verrà rimesso in palio dalla Federazione; solo una volta essere ritornati “padroni” della Cintura tricolore si potrà sperare di organizzare un nuovo assalto, magari in Italia.
A proposito di Italia, nel primo pomeriggio Charly e il suo staff saranno di ritorno all’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara, battuti ma non certo sconfitti.
L’occasione per i tanti amici di Osimo e Castelfidardo che hanno fatto il tifo per l’osimano, per accoglierlo comunque con un lungo applauso.