𝑫𝒆𝒏𝒖𝒏𝒄𝒊𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒊 𝑪𝒂𝒓𝒂𝒃𝒊𝒏𝒊𝒆𝒓𝒊 𝒊𝒍 𝒇𝒊𝒍𝒐𝒕𝒕𝒓𝒂𝒏𝒆𝒔𝒆 𝑨𝒏𝒅𝒓𝒆𝒂 𝑪𝒐𝒏𝒕𝒊, 𝒄𝒐𝒏𝒗𝒊𝒗𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝒑𝒂𝒔𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂. 𝑳’𝒖𝒐𝒎𝒐 𝒆̀ 𝒂𝒄𝒄𝒖𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒂𝒗𝒆𝒓 𝒅𝒊𝒔𝒕𝒓𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒍’𝒂𝒃𝒊𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒇𝒊𝒂𝒎𝒎𝒆 𝒂𝒑𝒑𝒊𝒄𝒄𝒂𝒕𝒆 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒏 𝒄𝒂𝒎𝒆𝒓𝒂 𝒅𝒂 𝒍𝒆𝒕𝒕𝒐, 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒂𝒕𝒆 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒂𝒓𝒈𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒍𝒊𝒒𝒖𝒊𝒅𝒊 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒍𝒆𝒓𝒂𝒏𝒕𝒊. 𝑳𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒕𝒊𝒎𝒂, 𝒄𝒐𝒆𝒕𝒂𝒏𝒆𝒂 𝒆 𝒑𝒖𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝑭𝒊𝒍𝒐𝒕𝒕𝒓𝒂𝒏𝒐, 𝒏𝒐𝒏 𝒉𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒐̀ 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒆𝒓𝒎𝒂𝒕𝒐 𝒍’𝒊𝒑𝒐𝒕𝒆𝒔𝒊 𝒂𝒈𝒈𝒊𝒖𝒏𝒕𝒊𝒗𝒂 𝒅𝒊 𝒔𝒕𝒂𝒍𝒌𝒊𝒏𝒈. 𝑪𝒊𝒐̀ 𝒏𝒐𝒏𝒐𝒔𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒖𝒏𝒕𝒐 𝒊𝒏𝒄𝒆𝒏𝒅𝒊𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒆̀ 𝒔𝒄𝒂𝒕𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒗𝒆𝒅𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒂𝒇𝒇𝒍𝒊𝒕𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑻𝒓𝒊𝒃𝒖𝒏𝒂𝒍𝒆: 𝒂𝒍𝒍𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂 𝑭𝒊𝒍𝒐𝒕𝒕𝒓𝒂𝒏𝒐, 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒐𝒕𝒓𝒂̀ 𝒓𝒊𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆 𝒊𝒏 𝒑𝒂𝒆𝒔𝒆
A distanza di una decina di giorni dall’avvenuto incendio all’alba di domenica 15 ottobre, presso la ex Orland, in pieno centro a Filottrano, le fiamme che hanno semi distrutto un paio di appartamenti e danneggiato un terzo, si confermano appiccate allo stabile come dolose.
In particolare, secondo la ricostruzione della vicenda, contemplata dalle indagini dei Carabinieri e accolta dalla Procura, ci sarebbe anche un possibile colpevole già denunciato per incendio e rispondente al nome di Andrea CONTI, filottranese.
L’uomo è accusato dai militari di essere penetrato nottetempo nell’abitazione della propria ex convivente – una coetanea, pure di Filottrano – non trovandola fortunatamente in casa, nonostante l’ora abbastanza tarda delle 3.30
A questo punto, non è chiaro se per assecondare un piano preordinato o per sfogare il proprio risentimento, CONTI è entrato nella camera da letto della donna alla ricerca di una possibile esca, come il materasso, per alimentare quello che, nonostante il lavoro dei Vigili del Fuoco di Osimo, si rivelerà subito come un grave incendio.
Appiccato il fuoco e sostenute le fiamme con del liquido accelerante (come una speciale squadra dei Vigili del Fuoco ha confermato in seguito al sopralluogo seguito al rogo), per CONTI non è rimasto altro che togliere il disturbo e allontanarsi soddisfatto da via Oberdan.
L’intervento dei pompieri osimani, allertati dai residenti quando ormai le lingue di fuoco avevano attaccato l’intera abitazione, ha potuto ben poco. I danni subiti sono purtroppo importanti, così come anche l’appartamento soprastante, danneggiando il solaio, non risulta abitabile.
Stessa sorte, ma stavolta causa l’ingente utilizzo di acqua, è toccata infine all’abitazione sottostante, pure dichiarata inagibile.
Nessun danno a persone, fortunatamente, è toccato registrarsi, risultando non abitati tutti e tre i domicilii. La sola sfortunata vittima del rogo… un cane, unico “inquilino” presente in casa, impossibilitato a trovare scampo tra il fumo, il calore e le fiamme andate sviluppandosi.
Grazie al nucleo speciale NBCR dei Vigili del Fuoco (letteralmente nucleare, biologico, chimico e radioattivo) fatti intervenire dai Carabinieri per partire dalla certezza del dolo, i militari sono riusciti a chiudere positivamente le indagini nel breve volgere di qualche giorno.
Ad indirizzare vieppiù verso la chiusura del cerchio, le informazioni della donna ricercata da CONTI quella notte. La vittima principale dell’incendio, però, pur facendo mezze ammissioni sul conto dell’uomo, non se l’è sentita di querelare Andrea CONTI per il reato di stalking, ritenuto dagli investigatori, invece, grandemente probabile, quand’anche non avvalorato da specifica denuncia.
Dello stesso parere si è infatti convinto anche il magistrato che per il momento ha chiuso in Tribunale il caso, decretando per il filottranese, nonostante l’assenza di corsie preferenziali no attivate attraverso, ad esempio, il Codice Rosso, l’allontanamento obbligato dal paese.
Oltre alla denuncia a piede libero, indiziato di incendio, avendo Andrea CONTI messo a rischio, mediante le fiamme appiccate, la pubblica incolumità e determinando un pericolo ad altre persone.