𝑺𝒊 𝒕𝒆𝒎𝒆 𝒖𝒏 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒓𝒂𝒇𝒇𝒊𝒄𝒐 𝒅𝒂 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒂𝒅 𝑶𝒔𝒊𝒎𝒐 𝑺𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝒊𝒏 𝒄𝒐𝒊𝒏𝒄𝒊𝒅𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒍’𝒂𝒑𝒆𝒓𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒐 𝒄𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆. 𝑽𝒆𝒏𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒅𝒂 𝒏𝒐𝒓𝒅, 𝒊 𝒄𝒍𝒊𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝑮𝒂𝒃𝒓𝒊𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒔𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂, 𝒖𝒕𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒆𝒓𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒂𝒓𝒄𝒉𝒆𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒓𝒐𝒕𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒇𝒂𝒊-𝒅𝒂-𝒕𝒆… 𝒄𝒆𝒓𝒕𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍’𝒊𝒏𝒗𝒊𝒗𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒇𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆. 𝑴𝒐𝒏𝒊𝒄𝒂 𝑩𝒐𝒓𝒅𝒐𝒏𝒊 𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒈𝒊𝒖𝒔𝒕𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒔𝒕𝒆
E dopo il Centro prelievi – chiuso da tempo e chiuso anche fino al prossimo 30 settembre 2024, pur pagando PUGNALONI, nel frattempo, 14.000 euro di affitto a Ferrovie dello Stato – Osimo Stazione si conferma non solo la frazione più popolosa e con più problemi (per tacere del traffico interrotto, per mesi, per risalire in città) ma anche il territorio abitato dai cittadini meno propensi a passarci sopra.
Complice una indaffaratissima Monica BORDONI – capo Gabinetto del Presidente LATINI, Consigliera comunale, al vertice di almeno un paio di comitati spontanei di salute pubblica, mamma e anche piccola imprenditrice (e dimentichiamo qualcosina) – un centinaio di cittadini si sono un primo appuntamento per segnalare con cartelli, striscioni, fischietti e slogan, che la pazienza dei residenti sta per esplodere.
Casus belli, ad oggi sempre rinviato dall’Amministrazione comunale, la prossima inaugurazione del supermercato Oasi, del gruppo GABRIELLI, destinato ad intasare un tratto di strada che, nonostante la grande rotatoria realizzata di recente, rischia di tornale ai vecchi livelli di non percorribilità.
Tutta colpa della mancata progettazione di entrata al market (venendo da nord) e anche di ritorno a casa una volta fatta la spesa. Eventi, purtroppo, non previsti nel progetto pur approvato dall’allegra banda PUGNALONI operante in Comune.
Se una volta usciti dall’Oasi i clienti troveranno l’obbligo verso nord e quindi la rotonda con cui indirizzarsi verso le abitazioni, non la stessa cosa potranno fare coloro che, magari arrivando a casa da Ancona, vorranno fare un salto al supermercato prima di rientrare.
Per questi residenti e clienti le alternative sono ben due, entrambe attuabili solo se regolamentate da un pizzico di necessaria pazzia: in pratica, non potendo svoltare a sinistra per via della doppia riga in uscita dalla rotatoria, gli automobilisti dovranno, come consigliato da PUGNALONI in una storica assemblea di quartiere chiusa quasi in rissa, continuare la marcia ancora per tre chilometri, fino alla rotonda più vicina di San Rocchetto, in territorio di Castelfidardo, compierla ad U e ripercorrere i tre chilometri utili per ritornare da dove si era sopraggiunti, sei chilometri prima!!!
Oppure? Fatta la legge e trovato l’inganno. Senza arrivare a San Rocchetto e tornare indietro, basterà servirsi del piazzale posteggi al centro della frazione e utilizzare l’entrata e uscita come scomoda ma più rapida inversione di marcia!
E poco importa se in questo modo l’aria, da sempre insalubre per la gran mole di traffico, traborderà ogni record negativo, fino a rendere assai meno vivibile l’intero centro urbano.
Ma tutto questo poco interesserà Sindaco PUGNALONI, all’epoca dei fatti appena descritti (primi effetti attesi tra fine inverno e primavera), da un pezzo tornato ad essere privato cittadino.