𝗙𝗶𝘀𝘀𝗮𝘁𝗮 𝗹’𝘂𝗱𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗹𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝗰𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗮𝗹𝘀𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗻𝗲, 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟲𝟬 𝗲𝘅 𝗰𝗹𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗜𝗪 𝗕𝗮𝗻𝗸 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗣𝗿𝗶𝘀𝗰𝗮 𝗖𝗔𝗥𝗟𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗻𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹’𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
di Sandro PANGRAZI
Abusivismo finanziario, autoriciclaggio e truffa, questi i nodi che, a partire dal prossimo 12 dicembre, verranno al pettine del Tribunale di Ancona.
In queste ore le 31 parti lese, ovvero quanti hanno denunciato Prisca CARLETTI per un ammanco pluri milionario complessivo che oltrepassa i 4 milioni, stanno ricevendo notifica dell’avvio del procedimento penale chiamato a far luce sulle dinamiche truffaldine che hanno consentito alla promotrice finanziaria (radiata dall’Albo nel 2018 dall’organismo di vigilanza dei Consulenti finanziari) di far sparire i risparmi di una vita di circa 60 famiglie di Osimo e circondario, di cui però solo una metà – parrebbe – hanno proposto querela.
Soldi utilizzati solo in piccola parte per consentire a Prisca CARLETTI un tono di vita decisamente vip, scegliendo tra località di interesse turistico europeo come l’isola di Myconos (Grecia) o alle Baleari (Spagna), per poi estendere il raggio vacanziero da medio a lungo raggiungendo le spiagge vip di Miami Beach (Florida-Stati Uniti) o i lidi incantati di Salvador de Bahia (nord-est del Brasile) o la meno conosciuta ma altrettanto fascinosa Itaparica, sempre in Brasil.; per tacere della trasgressiva Phuket in Thailandia.
A confermarlo, nel servizio realizzato da “Le Iene” andata in onda un paio di settimane fa su Italia1, è la stessa ex promotrice di Passatempo.
“Tutti i mesi faccio dai 4 ai 5 giorni, se non una settimana intera, di vacanza col mio compagno” (pure osimano, non invischiato nella vicenda finanziaria di scatole cinesi, NdR.).
“Del resto – ha ammesso candidamente la CARLETTI, senza preoccuparsi da quali tasche provenissero le somme necessarie per consentirle una vita da milionaria vera – ormai ho 49 anni, il mio compagno ne ha 60… per cui se non godiamo adesso… quando ce la godiamo la vita?”.
Un interrogativo che ha giustamente mandato vieppiù in bestia le vittime della troppa furba passatempese.
“Io le ferie le ho passate a casa – ha commentato amaramente una delle 31 vittime che nell’affare ha perso 25.000 euro – sarei dovuta andare in vacanza, ma…”
Stesso amaro commento per la sorella del vice Sindaco BORDONI, alleggerita nelle finanze di 300.000 euro e costretta a chiudere la propria attività commerciale per esaurita liquidità.
“Io mi sento male… perchè in Thailandia, in Brasile o girare per il mondo… Prisca CARLETTI se le può permettere solo ed anche grazie ai miei soldi…”.
IENE: Prisca, dove sono finiti i soldi (127.000 euro) di Marco BUGARI di Castelfidardo? Dove sono finiti i 300.000 euro di Maria Teresa BORDONI?
Prisca tu eri a Manila (Filippine), in Brasile, a Mykonos, in Spagna a Formentera (Baleari) e quindi in Thailandia e ci sono un sacco di persone che non sono riuscite neanche a fare la spesa…
Prisca CARLETTI: “Ascolta, quelle persone li, basta che scrivano al mio avvocato (Dino LATINI, NdR.) come alcuni hanno già fatto e avranno delle risposte…”.
LE IENE: Ma sono spariti 4 milioni di euro…
Prisca CARLETTI: “Hai fatto i conti male…”.
LE IENE: Li ha fatti la Guardia di Finanza.
Prisca CARLETTI: “No, li hai fatti tu male!”.
LE IENE: No la Guardia di Finanza…
Prisca CARLETTI: “E che ti devo dire? Io non sono vittima, sono in mezzo ad una situazione e tante cose non le posso spiegare in televisione. Basta che queste persone scrivano all’avvocato (per la seconda volta CARLETTI delega al proprio legale, peraltro senza mai citarlo, NdR.) e tramite un discorso legale avranno le loro risposte”.
LE IENE Però sono anni che non hanno risposte e nemmeno i soldi…
Prisca CARLETTI: “Non è vero. Non è vero. Bisogna che anche questi documenti andarli a guardare con più attenzione…”.
LE IENE: Siamo venuti da te per chiedere una spiegazione…Però…
Prisca CARLETTI: “Non posso parlare io…”.
LE IENE: Ah, non puoi parlare! Ci sono delle persone che hanno dato dei soldi a Prisca CARLETTI, convinti che fosse una persona affidabile. Prisca a te la camera per il video messaggio che vuoi rivolgere loro…
Prisca CARLETTI: “No no; io con loro non ci parlo!”.
LE IENE: Perché non ci parli?
Prisca CARLETTI: “Ci parla il mio avvocato…”
LE IENE: Prisca speriamo che la Procura ci le risposte che servono.
La Carletti stringe la mano e annuisce col capo… non prima di aver deglutito amaro al solo pensiero.
Ora quel giorno è almeno conosciuto dai truffati ed indica il 12 dicembre 2024 come prima udienza. Sul banco degli imputati la sola ex promotrice che per presenziare all’udienza numero uno, comunque, non dovrà rinunciare alla consueta settimana di vacanza, capitando l’avvio dell’iter processuale subito dopo la festività dell’8 dicembre, quest’anno cadente di domenica e quindi senza ponti all’orizzonte.
All’orizzonte, invece, potrebbe profilarsi, forse si, forse no, l’eventualità che a pagare per l’ammanco non sarà nessuno, ovvero che la prescrizione (parrebbe da calcolarsi in 8 anni) possa calare sulla vicenda e mandare in vacca le attese di decine e decine di ingannati.
Se la prescrizione sullo sfondo è già più di una eventualità, una certezza regna sovrana prima ancora che il processo possa vedere la luce.
Dove si trovano o che fine hanno fatto i molti milioni spariti? Ok, una fetta se n’è andata per consentire alla CARLETTI anni di bella vita vacanziera (stile turista per sempre… ma senza neanche il disturbo di comprare il biglietto vincente della lotteria istantanea); ma il grosso della somma?
La CARLETTI alle Iene ha più volte rimarcato sia di non poter parlare che di escludere di potersi considerare vittima di alcuno; invitando gli interessati a chiedere la verità dei fatti, almeno la sua verità, all’avvocato LATINI che ne cura gli interessi.
Temiamo però che la verità sulla fine fatta dal grosso del malloppo sia stata amaramente scritta da tempo, probabilmente acquisito da qualche pescecane della finanza internazionale assai più vorace dell’ex promotrice… per quanto la CARLETTI non smetta di autocelebrare le proprie asserite, sulla carta, superiori qualità di valutazione del rischio.
Diversamente, fosse il denaro ancora nella disponibilità dell’osimana, introvabile e all’estero, in qualche forziere cifrato, sarebbe stolta la CARLETTI a non ricongiungersi ad esso puntando tutto su un verdetto di prescrizione; probabile, allo stato dei fatti, solo al 50%.
Fruscianti e ammalianti, i milioni potrebbero attendere in qualche Paradiso (fiscale e non solo) Centro americano: vedi le Seychelles o la Giamaica o l’africano Capo Verde, tanto per fare dei nomi dove, sconosciuti dai Trattati di estradizione con l’Italia, un incolpato potrebbe fare dell’ottimo turismo a vita.
Fermo restando che la possibilità più plausibile (ammesso e non concesso che un verdetto plausibile potrà uscire dalla sentenza del Tribunale), parrebbe molto meno raccontabile e assai meno gloriosa: i milioni? Spariti, evaporati, dispersi… ma sul serio. Chissà dove, come e quando…