𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟱 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗺, 𝗹’𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗲𝗼 𝗥𝗶𝗰𝗰𝗶. 𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗿𝗮 𝗮 𝗣𝗲𝘀𝗮𝗿𝗼, 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗸𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗼, 𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗵𝗮 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗮𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗲 𝗲 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼, 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗮𝗺𝗺𝘂𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗿𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮. 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼, 𝗽𝗲𝗿𝗼̀, 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘂𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗴𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗲𝗽𝘂𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲𝗴𝗶𝗮𝘁𝗮 𝘀𝘂 𝗥𝗲𝘁𝗲𝟰. 𝗜𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗟𝗮𝘁𝗶𝗻𝗶, 𝗰𝗼𝗿𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿𝘀𝗶, 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗱𝗮𝗿𝗲, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗶𝗻 𝗙𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮
Da un europarlamentare (CICCIOLI) all’altro (RICCI) ma pur sempre la stessa pazzia… furba!
E’ di sabato sera la chiaccherata, tra compagni, che l’onorevole Pd si è concesso in casa propria, in quel di Pesaro, nell’ambito di un redivivo “Festival dell’Unità”, ormai presente solo nel sempre più delimitato triangolo rosso Pesaro-Reggio Emilia-Ferrara.
Tema non a caso della serata, tenutasi a Baia Flaminia – coordinata dalla collega di Corriere Adriatico Martina MARINANGELI (abilissima ad imitare, magari senza saperlo, le cadenze e persino le domande che avrebbe potuto porre Paola ANDREONI, se fosse stata presente) – “dall’Europa alle Marche” con vista su Regionali di ottobre 2025.
“Riportare in Italia il Centro liberale che oggi non c’è. La stessa cosa la dobbiamo fare a livello regionale. Per questo ho aperto dei dialoghi. Nei prossimi giorni incontrerò anche altre persone. Secondo me… adesso… quando parlo di Osimo è sempre un casino (risatina sardonica sullo sfondo, NdR.) c’è il mio amico PUGNALONI, il mio grande amico PUGNALONI… però penso che anche il Presidente del Consiglio regionale LATINI abbia fatto delle uscite, nelle ultime settimane, che non vanno sottovalutate. C’è un mondo in movimento, nel Centro-Destra… ed io ho l’impressione che loro adesso correranno a confermare la candidatura di ACQUAROLI, ad Ascoli Piceno mi pare, alla festa di Fratelli di Italia (in teoria, anzi in realtà è già confermata, annuisce la giornalista, NdR.) perché hanno capito che comincia a fuggire un pò di gente! Comincia a fuggire un pò di gente – conferma la creatura di Rete4 – cominciano ad esserci sempre più persone che guardano a noi, che chiedono incontri alla Chantal, mandano messaggi a me, mandano ai nostri Consiglieri regionali…”.
Domanda della collega MARINANGELI: “C’è anche LATINI tra queste persone?”
“Eh…?”.
Domanda reiterata: “C’è anche LATINI tra queste persone?”
“No. No, no, no. Dico che è un ruolo istituzionale che negli ultimi mesi ha dimostrato una certa sofferenza…”
Commento della collega di Corriere Adriatico: “Quello sicuramente…”
“E poi tanti Consiglieri hanno già abbandonato la Lega… mi pare che nel Centro del Centro-Destra ci sia un buon movimento”.
Fin qui lo stralcio, recuperato dalla Rete, del passaggio osimano che l’ex Sindaco di Pesaro Matteo RICCI, indicato da molti quale sicuro candidato del Pd, dei 5 Stelle, di ogni residuo di voto che tracima a Sinistra. ha voluto intelligentemente dedicare a quell’area di Centro – Udc e dintorni ma non solo, vedi l’eterno mondo dell’ex Governatore Mario SPACCA – che in genere, ogni cinque anni, distribuisce, tanto al voto, il proprio orticello personale al miglior offerente!
Roba da ribrezzo allo stato puro ma che la politica italiana ammette da sempre come possibile, sia pur riservata ai soli democristiani ed ex.
Da qui l’imbarazzante assist tentato da Matteo RICCI, 50 anni appena compiuti, alla volta dell’assente Dino LATINI, fatto con parole e ammiccamenti del linguaggio del corpo che mostrano come il primo a non credere all’operazione trasformista, nonostante l’esplicito invito, sia proprio il piddino berlusconiano.
Da anni ospite fisso nella ex casa di Emilio FEDE, RICCI ha tentato, con tecnica consumata dem, il grande lancio, avvertendo implicitamente i naviganti: “Qui lo dico ma se serve lo nego anche…”.
L’impressione è che la giacchetta di Dino LATINI, in vista del 2025, verrà stiracchiata con forza, di qua e di la, dalle opposte fazioni in campo, certi del fatto che il Presidente del Consiglio Regionale, archiviata ad Osimo la trentennale esperienza Civica, non affronterà la decisiva battaglia per la riconferma salendo sulla scassatissima utilitaria Udc, qualsiasi cosa dovessero scegliere a Roma.
Con quale cavallo, dunque, LATINI affronterà la doppia sfida Osimo (Comune) e Ancona (Regione).
La scelta parrebbe obbligata quanto naturale con l’approdo di LATINI in Forza Italia, nei tempi che l’accordo potrà risultare a doppia valenza Osimo-Ancona; quindi da ritenersi scelta a super breve.
Con buona pace del Partito Democratico, delle stilettate del pesarese Matteo RICCI, dello spazio regalato al Dem da Retequattro e, da ultimi, dell’intera o quasi Sinistra osimana; sigle e movimenti che forse pregustavano già, col passa-parola, un lento quanto inesorabile spostamento del Presidente dell’Assemblea verso le aride lande di un Centro con eterno sguardo, sbilenco a Sinistra.