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𝗟𝗮 “𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮-𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮” 𝗰𝗮𝘁𝗮𝗻𝗲𝘀𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗰𝗹𝘂𝗯 𝗷𝘂 𝘁𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮 “𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮” 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗶 “𝗔𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲”. 𝗣𝗲𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁 𝗱𝗶 𝗥𝗮𝗶𝟯 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼, 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗩𝗲𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗣𝗶𝘃𝗲𝘁𝘁𝗶. 𝗙𝗼𝗿𝗳𝗮𝗶𝘁 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗠𝗮𝘁𝗶𝗹𝗱𝗲 𝗗’𝗘𝗿𝗿𝗶𝗰𝗼, 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗮 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 “𝗜𝗻𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝟮𝟬𝟮𝟯”

E’ molto credente; nonché devota alla Madonna.

Il requisito religioso interessa ovviamente la sola diretta interessata, la giornalista Rai Emma D’AQUINO; ma forse, a ben guardare, potrebbe fare curriculum e tornare utile per qualche premio, in giro per l’Italia, nell’ambito di sempre possibili Festival per i giornalisti impegnati nel Cristianesimo (ramo cattolico) o in kermesse riservate ai redattori in prima linea, impegnati a testa bassa in estenuanti inchieste sulle varie apparizioni Mariane.

Non ci sarebbe da sorprendere dovesse prima o poi accadere veramente. Se il requisito fondamentale di tali riconoscimenti pubblici è apparire in tv… allora vale tutto. Compreso essere fidanzate o meno del collega Alberto MATANO come, ad un certo punto il gossip ha ipotizzato, prontamente smentito dalla interessata. Nel caso quale festival possibile? Quello sulle inchieste legate agli amori, legali o meno, dei vari mezzi busti tv. Scegliete voi l’aggettivo ad effetto più calzante per definire la possibile rassegna dedicata all’Eros di qualità.

Emma D’AQUINO, catanese 57 anni, premiata dallo Ju-ter club quale giornalista dell’anno in prima linea

Nulla di personale. Ci mancherebbe. Non ce ne voglia la D’AQUINO (catanese, 57 anni) appena premiata nell’ambito del cosiddetto Festival, numero 12, del giornalismo di inchiesta, quale “Giornalista 2023 in prima linea”. Se condurre, da ottobre 2022, la trasmissione “Amore criminale” costituisce un merito per sbaragliare il campo nazionale dei giornalisti in “prima linea” nell’informazione di inchiesta, la D’AQUINO bene ha fatto a presentarsi ad Osimo. Dubitiamo però che neanche l’interessata, in coscienza, pensi la stessa cosa di se stessa. Anche perché non si comprende bene dove sia posizionata e quali rischi si corrano nel bazzicare questa prima trincea e tutte le altre possibili linee del fronte informativo!

Chicca finale: la motivazione del premio conferito alla D’AQUINO dal club Juter (5.000 euro di finanziamento pubblico dalla Regione Marche a sostegno del Festival) è l’aver condotto, dal 20 ottobre ‘22 e per sei puntate, il ricordato programma di Rai3 “Amore criminale”, show tv basato sul racconto di storie – possibili grazie alla collaborazione fondamentale di Polizia e Carabinieri – legate alla violenza degli uomini sulle donne. Ricordate chi conduceva il programma in precedenza? No? Neanche noi ma la Rete indica come “ancora” la brava attrice Veronica PIVETTI, totalmente digiuna di qualsiasi nozione giornalistica… eppure capace di non sfigurare con una gigantessa, almeno presunta, della professione.

Più bella figura della D’AQUINO, tutto sommato (sperando la Emma non se la prenda troppo) l’ha rimediata la collega Matilde D’ERRICO (suo il Premio “Inchiesta 2023”), ideatrice del format sul solito “Amore criminale” e della conduzione della parallela striscia “Sopravissute”… alla solita violenza domestica, psicologica o sessuale del maschio.

A salvare la D’ERRICO, però, stavolta addirittura una sceneggiatrice non giornalista, dalla trasferta osimana e dall’imbarazzante premio su inchieste mai fatte, è giunto un salvifico imprevisto famigliare della ultima ora su cui – è ufficiale – gli organizzatori osimani non hanno voluto indagare…

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