𝗔𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮! 𝗚𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝟴 𝗲 𝟵 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 (𝘀𝗽𝗶𝗻𝘁𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗹𝗼𝗿𝗶𝗼, 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗯𝗮𝗿𝗰𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗶𝗿𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶), 𝘀𝗼𝗳𝘁 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗮𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶. 𝗟’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗲𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼-𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗼𝘀𝘀’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗮𝗹 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶: 𝗱𝗮 𝗕𝗿𝘂𝘅𝗲𝗹𝗹𝗲𝘀 𝗮𝗱 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼, 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗥𝗼𝗺𝗮 𝗲 𝗔𝗻𝗰𝗼𝗻𝗮, 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮
A metà febbraio, alla presentazione ad Ancona di Base popolare, riedizione solo mormorata di un nuovo Udc (ma stavolta con lo sguardo fisso a Sinistra) Raimondo ORSETTI aveva sottolineato alla stampa che la neo associazione politica non solo non avrebbe guardato alle troppo vicine Amministrative dell’8 e 9 giugno… ma anche che Base popolare si sarebbe ben guardata dal fornire ai propri 120 tesserati marchigiani qualsivoglia indicazione di voto.
Tutto facendo grande attenzione a non inquinare i pozzi dell’attenzione ancor prima di partire per quella che sembra essere l’ennesimo tentativo, un pò ruffiano, di ricostituire l’antica Democrazia Cristiana.
Con una speranza di fondo e un appuntamento preciso: la partecipazione al voto delle prossime Regionali 2025.
In fin dei conti se Giorgia MELONI, col suo 3/4% iniziale, ce l’ha fatta a rimettere in piedi, persino nel mondo difficile della Destra, un partito che oggi vale dieci volte tanto… una speranziella di emularne le gesta perché negarla agli attempati nostalgici della Balena bianca?
In realtà la passione per la politica, il confronto, il tornare a riprender parte di un carrozzone frequentato tutta la vita dai 40 soci fondatori di Base popolare, ha rapidamente preso il sopravvento, nonostante i buoni propositi di non immischiarsi troppo.
Ghiotto banco di prova per tastare sul campo che effetto fa (con ORSETTI in cabina di regia quale Coordinatore regionale di BP) non poteva così non essere, inevitabilmente, che Osimo.
Prima legittima scelta di campo, individuare il candidato giusto da sostenere – ovvero l’uomo di Centro che guarda a Sinistra – tra Michela GLORIO, Sandro ANTONELLI e Francesco PIRANI.
Troppo semplice la scelta: GLORIO rappresenta la Sinistra si ma estrema; e quindi non va bene.
PIRANI personifica il candidato di Centro ma con sguardo a Destra, addirittura alla filiera istituzionale Bruxelles, Roma, Ancona, Osimo… oltretutto sostenuto persino di Dino LATINI… Troppo facile l’accostamento di un povero Diavolo alle prese con l’Acqua Santa.
Non rimaneva che Sandro ANTONELLI, pentitosi in tempo di 15/20 anni di Latinismo e soprattutto disponibile a parlarne, in ottica 2025, come Sindaco non lontano dai valori del popolarismo militante riconosciuti da Base popolare.
Fatto sta che da febbraio all’altro giorno è stato tutto un susseguirsi di “Ciao Simone” per accasarsi nella nuova villetta a schiera di Campocavallo con Sandro ANTONELLI sul campanello di casa; da leggersi (ma solo per gli amici) anche come “Villa Raimonda”.
IL primo a comprendere la strategia fu il medico di famiglia-ORSETTI, quell’Achille GINNETTI super incastrato a Sinistra ma pur sempre titolare di un doppio migliaio di voti.
Compiuta la fusione ANTONELLI-GINNETTI, è stato tutto un inseguirsi di nominativi, piccoli e grandi, pronti a sposare, a volte anche inconsapevolmente, il progetto basico popolare.
Vedi la partecipazione, tra i primissimi, del duo forzista made in Numana di Gianluigi TOMBOLINI e Massimo PALAZZESI, tra i primi, per quanto riguarda il Centro-Destra, a benedire l’operazione di trasloco a Sinistra.
Sempre dal Centro guardando a Sinistra come dimenticare la disinteressata partecipazione regionale di Paolo MATTEI con i suoi Civitas Civici che ad Ancona guardano da qualche parte ma che ad Osimo sostengono lealmente il progetto di arrivare, un domani, di trattare la grande torta direttamente con la casa-madre Pd!
Civitas Civici che non poteva non iscriversi, in appoggio ad ANTONELLI, con Giancarlo MENGONI in Area di Azione e con vice capolista il Consigliere comunale Giorgio Maria BRANDONI, eletto nel ’19 con PUGNALONI.
Altra candidatura migrante dalla Sinistra da segnalare quella di Argentina SEVERINI, 52 anni, approdata da GINNETTI, candidata pentita ma pur sempre spesasi nel 2018 con la poco amata (dagli italiani) lista Liberi e Uguali.
Ma in fatto di nomi eccellenti, con la propria faccia o dietro le quinte, il pieno lo fa la neonata settima lista Antonelliana denominata Tratto Comune. In questo spazio c’è solo da scegliere e premiare il candidato più mascherato.
Passi per Michele FELICIANI, capolista ed ennesimo Consigliere comunale Pugnaloniano in libera uscita… si comprende meno bene l’adesione nell’ombra di Frida PAOLELLA, dipendente regionale e altra Consigliera comunale di PUGNALONI, stavolta addirittura con maglietta regolamentare Partito Democratico e ben 136 consensi del ’19 da non trascurare.
Per tacere della scelta di un’altra dipende in Regione, Federica GATTO, Assessore di PUGNALONI per 10 anni; al pari della “gemella” in politica Annalisa PAGLIARECCI, non presente in lista ma “solo” nelle quotidiane preghiere mattutine e pure notturne.
Dimenticato qualcosa o qualcuno? Parrebbe di no. Semmai una aggiunta, stavolta estranea al progetto di Base Popolare, si imporrebbe alla voce traditori di professione – vedi Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI (ormai alla seconda coltellata alla schiena su due tentativi – per citare il mini mini, super mini popolo dei cosiddetti “Bibaroli”, razza multiforme di 60enni poco pensanti a Destra, capeggiati dallo storico, scrittore, poeta, saggista, giornalista, nonché esperto di marketing e persino addetto stampa Comunale in pectore Carlo NARDI.
Il loro pensiero? Una barzelletta, più da piangere che sorridere. Come quando, ultimamente più spesso, come il prossimo referente stampa di Palazzo comunale ama fare, si riempono la bocca di ridondanti stereotipi; per tacere degli slogan Mussoliniani veri e propri come l’abusatissimo “Boia chi molla!”… o quando sui social, più genericamente, stringono l’occhietto a modi e usanze del tempo che fu.
Salvo mollare per primi la trincea assegnata, alla prima difficoltà, per abbracciare una poco onorevole pace separata col nemico!
Un voltafaccia stile 25 luglio portato avanti con spocchia e sicumera tipica provinciale di chi vuol far credere di aver capito tutto… o coloro che sanno troppo bene come arrangiarsi in un mondo perfettamente rotondo.
A Destra? Certo… passando a Sinistra, un giorno Nardi e compagni arriveranno certamente alla meta, pur loro. Sigh!
Consegna delle pagelle: già dietro la lavagna, in ginocchio su uno strato di legumi crudi (ceci), i ripetenti Alberto Maria ALESSANDRINI PASSARINI e Maria Grazia MARIANI. Motivazione sul registro? 180 gradi di troppo in furbizia applicata!
Alla fine entrambi rimandati a settembre dalla commissione scolastica nonostante professori troppo buoni che avrebbero voluto regalare un bel 6 politico in pagella.
Appello finale degli indizi: Alessandrini SEVERINI? Presente! Giancarlo MENGONI? Presente! Monica SANTONI? Presente! Achille GINNETTI! Massimo PALAZZESI? Presente! Michele FELICIANI? Presente! Frida PAOLELLA? Presente! Giorgio BRANDONI? Presente! Paolo MATTEI? Presente! Federica GATTO? Presente! Annalisa PAGLIARECCI? Presente!
Ma non s’era detto che gli Osimani l’8 e il 9 giugno interrogavano sul Centro-Destra? Bocciati!