𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝘃𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗣𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗱 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗣𝗱 𝗲 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗚𝗶𝗻𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗱 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼, 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗙𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗮, 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗔𝗯𝗿𝘂𝘇𝘇𝗼! 𝗖𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼? 𝗔 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼?
GINNETTI in procinto di annunciare un clamoroso abbandono?!
Incassato il gran rifiuto della ANDREONI a fondersi nel Progetto di una Osimo troppo Futura, e annotata la testarda voglia di Sandro ANTONELLI di convolare a nozze con la scatola vuota di Forza Italia (e quella appena svaligiata della Lega, bombardata in Abruzzo da -121.192 elettori schifati da SALVINI) stasera potrebbe anche decidere di passare la mano e annunciare il rompete le righe!
Alla notizia incassata di prima mattina… che la signora STRONATI ha preferito concedere di nuovo le proprie a quell’orso privo di buone maniere rispondente al nome di Simone, l’ex ala roburina ha accusato il colpo, perdendo per la prima volta parte dell’aplomb, ma non le buone maniere, che contraddistinguono da sempre il personaggio.
“Non nego di averci sperato – ha ammesso il socio Lions – ma io faccio il medico e al massimo posso curare le persone… la politica a volte solca percorsi insondabili di cui devo prendere atto”.
Di più GINNETTI non ha voluto regalare, lasciando intravedere che comunque stasera, in un senso nell’altro, si consumerà il destino politico dei due movimenti creati ben sei anni fa ad imitazione di un progetto innovativo, probabilmente sin troppo fuori standard, lontano dai metodi solitamente attuati nei metri di giudizio di apparentamento politico.
Insistere nel voler parlare di un programma elettorale comune su cui convergere e confrontarsi, dunque non ha portato la fortuna attesa.
Prima il no dello GINNETTI a voler toccare con mano l’offerta di Dino LATINI verso una pacificazione generale degli opposti schieramenti civici latiniani, illusione durata appena il tempo di rifiutare l’offerta senza neanche “ringraziare il Dottore e andare avanti” come Amadeus insegna tutte le sere in fatto di buone maniere.
Creare fronte comune con la ANDREONI (e quanti potevano starci, meglio se da Sinistra) ha illuso per diverse settimane un GINNETTI già rimasto a piedi dal comportamento “ti compro, anzi no” tenuto per oltre un anno dai Cinque Stelle rimasti in circolazione, sensibili al momento di tirare le somme, al “campo largo” come unità di misura nazionale.
Cinque Stelle approdati felicemente tra le grinfie Pugnaloniane e da quel momento scomparsi ad ogni radar. Tipo “Chi la visto” con CICCIOLI a Destra.
Ad un certo punto l’apparentamento con ANTONELLI, il cui destino molto somiglia alla sorte capitata a GINNETTI, è sembrata l’unica soluzione possibile: sommare due debolezze, fare un passo indietro verso il candidato a Sindaco più giovane ed incrociare fortemente le dita.
Nulla da fare. ANTONELLI, forse, perso per perso, avrebbe anche accettato il passo da compiere… ma decisamente troppo ingombranti i compagni di viaggio che l’ingegnere avrebbe gradito portarsi avanti: Forza Italia e peggio ancora una Lega in rottura prolungata con i cittadini e l’elettorato a sud del Veneto.
Se possibile ancor più pericolosa, rispetto alla realtà, se osservata con gli occhi, anti Destra, in uso quotidiano al medico di Osimo Stazione.
Finish delle possibilità. A 50 giorni dalla chiusura di termini legali per partecipare ad appassionanti, in ogni modo, Comunali 2024… GINNETTI e i suoi si trovano soli e senza la possibilità di sbucare verso qualsiasi schieramento.
Con una legge elettorale che prevede non solo l’optional di dover vincere ma, meglio ancora, obbliga tutti a dover stravincere su ciascun candidato in lizza, GINNETTI dovrebbe stasera prendere atto di aver sbagliato, passare la mano o meglio dichiarare l’esperienza di Pof ufficialmente conclusa!