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𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗼𝗿𝗺 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗶𝗺𝗶𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗙𝗶𝗹𝗼𝘁𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼. 𝗥𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗶 𝟭𝟱 𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗿𝗼𝗴𝗮 𝗲 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟰.𝟬𝟬𝟬€ 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗼. 𝗕𝗮𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗕𝗮𝗻𝘂𝘀𝗵𝗶, 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗼𝗻𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗺𝗼𝗻𝘁𝗲, 𝘀𝗶 𝗲𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝗮 𝗝𝗲𝘀𝗶, 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝘀𝘁𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗼
Ha provato a vivere all’estero, sudandosi uno stipendio da operaio in Piemonte. Ma certo una paga, per quanto onesta, non rientrava nei suoi progetti di giovane albanese.
Troppo vicina l’Italia e troppo attraenti le sue promesse, a 22 anni, per scartare la possibilità di una vita dignitosa all’europea, senza neanche provarci.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
Da qui, dopo qualche mese in fabbrica nel Torinese, la soluzione ideata da Bastri BANUSHI, 22 anni, partito dal Paese delle Aquile alla ricerca di facile fortuna: rivolgersi ad organizzazioni malavitose connazionali, dedite allo spaccio e chiederne l’affiliazione… meglio ancora cambiando aria rispetto all’arrivo in Italia.
Una idea piuttosto comune, di quelle che purtroppo saltano puntualmente in mente a molti extracomunitari senza prospettive; un’idea fallimentare che molto spesso, per fortuna, non paga gli amanti delle scorciatoie nella vita.
In particolare la prospettiva di inventarsi spacciatore non poteva funzionare trovandosi gettato nella mischia, trapiantato nello Jesino, di un mercato caotico e dannatamente pericoloso come quello che tocca alle ultime ruote nella filiera del traffico stupefacente.

Per i Carabinieri del Norm di Osimo, l’altra sera capitanati a Filottrano dal Luogotenente Giuseppe ESPOSTO, l’operazione di trarre in flagranza di arresto BANUSHI si è così rivelata quasi di routine, una “sgambatura” tra la soluzione di un furto e l’altro, opere pure queste – ahi noi – sempre delle solite bande albanesi in libera circolazione.
Al ragazzo, per il suo debutto nel mondo della droga, l’organizzazione aveva assegnato lo spaccio di coca nella periferia jesina, i suoi Castelli e i Comuni confinanti, tra cui Filottrano.
Per i militari osimani è stato relativamente semplice, preso atto del registro a libro paga di un nuovo di un nuovo promotore di zona, attendere Bastri BANUSHI all’opera e coglierlo sul fatto.
L’occasione si è materializzata mercoledì sera nella zona circostante il cimitero di Filottrano, luogo tranquillo ma alla prova dei fatti non il luogo più sicuro.
Non si contano, solo per restare all’operatività dei Carabinieri osimani, gli arresti per droga effettuati nelle vicinanze di camposanti e luoghi isolati e ritenuti, dal pusher di turno, a prova di occhio indiscreto.
L’ennesima riprova si è avuta allorquando l’albanese ha messo in mano al cliente sbagliato un involucro con una dose di cocaina, ritirando con l’altra il corrispettivo in euro.
Una compravendita che ha messo BANUSHI con le spalle al muro quando, da dietro siepi e cipressi sono improvvisamente spuntate le divise dei Carabinieri a chiedere spiegazioni mute.
L’immancabile perquisizione del domicilio jesino del 22enne ha così dimostrato che lo spaccio non era limitato al piccolo episodio appena consumato al Cimitero di Filottrano; ben occultati in camera da letto BANUSHI deteneva il grosso della cocaina per un totale contestato di circa 15 grammi, oltre a quanto occorre per taglio, peso e confezionamento.
Con la “roba” i militari hanno posto sotto sequestro anche la somma complessiva di 3.765€ ritenuti frutto di spacci precedenti.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
Il ragazzo, al primissimo arresto, ha trascorso la notte in camera di sicurezza presso la caserma di via Saffi per poi sentirsi convalidare l’arresto, l’indomani, dal Tribunale di Ancona.
In attesa del processo per direttissima, come consuetudine italiana, l’aspirante promotore di droga è così stato rimesso in immediata circolazione, col solo obbligo di tornarsene in Piemonte e non rimetter piede in provincia di Ancona sino al giorno del processo.
