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𝗗𝗮𝗹 𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼 𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗼 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗻𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗮𝘇𝗶 𝗮𝗹 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝘂 𝗹𝗮 𝗧𝗲𝘀𝘁𝗮, 𝗵𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗼 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝗹𝗼 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶. 𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼, 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗱𝗶𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗴𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗶. 𝗗𝗮𝗹 𝗱𝘂𝗼 𝗚𝗶𝗻𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶-𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶, 𝗽𝗼𝗶 𝗹’𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗮𝗹𝗲 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝘁𝗶𝗽𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗺𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲! 𝗙𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮

AL BALLOTTAGGIO DEL 23 E 24 GIUGNO VOTERO':

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Dopo una valanga, inevitabile, di numeri… occorre fermarsi un attimo a ragionare e rimettere qualche puntino, dimenticato, su qualche “i” qua e la.

A giochi fatti si possono raccontare alcune delle verità che Achille GINNETTI (di sicuro) e probabilmente anche Sandro ANTONELLI (ipotizziamo soltanto non avendo il candidato a Sindaco avuto mai il piacere di confidarsi con la maggiore Testata cittadina) hanno finto per mesi di non conoscere.

L’inizio della fine è datata sul finir dell’inverno allorquando Dino LATINI, in versione padre nobile del Civismo osimano, proprio su queste pagine arrivò a genuflettersi, politicamente, offrendo sostegno incondizionato, a costo zero, all’allora candidato Sindaco Achille GINNETTI.

Proposta che durò lo spazio di poche mattine (un week-end e poco più) e che GINNETTI, dimostrando una miopia pari alla propria altezza, rispedì al mittente, quasi con sdegno, senza neanche analizzare pro e contro dell’offerta.

Insomma fu un “no” a prescindere; per il solo fatto che l’idea era frullata in testa al suo ex Sindaco LATINI e non, magari, a chissà chi!

Per Achille GINNETTI, dopo l”uscita dal gruppo civico storico, due gravi sconfitte elettorali

Da quel giorno Achille GINNETTI e le sue stanche truppe imboccarono un percorso verso l’estinzione della specie, ormai non più revocabile, dopo due elezioni consecutive alla malora.

Forte di un no, persino sprezzante, verso il Presidente dell’Assemblea regionale (scusate se è poco), GINNETTI provò ad inventarsi prode Achille aprendo a tutta verso il seminuovo di ANTONELLI: che non avanzava ma era tanto bello e tanto bravo da crederlo e farlo credere.

Ed ecco, così, l’unione di due debolezze perfette, rette in piedi dall’anti Latinismo viscerale, militante e a prescindere. In realtà due sacchi vuoti (ANTONELLI, in percentuale, assai più dimesso del dottore) che, per non afflosciarsi su se stessi necessitavano di appoggiarsi a vicenda.

Per Sandro ANTONELLI è invece arrivata, pervicacemente inseguita, la sconfitta elettorale – grave – numero 1

In pratica, questo l’errore di GINNETTI, l’ideatore di Osimo progetto “molto futuro” ha pesato alla pari la forza emergente (?) di ANTONELLI e dei suoi 500 voti certificati da OSIMO OGGI… ed ha valutato morto, finito, sepolto Dino LATINI dopo l’ennesimo addio e tradimento politico.

Errore. Errore grave che, a grappolo, ha poi portato alla fusione a freddo, fallita pure questa, di altri traditori & killer politici professionali (il solito ALESSANDRINI ecc.) o finti portatori di voti da quattro soldi (vero MENGONI?) e/o all’associarsi di tutto e di più: dalle “gemelle” GATTO & PAGLIARECCI, alla miracolata Argentina SEVERINI (troverà mai un partito giusto?), alla solita Maria Grazia MARIANI delle cause perse o al mitico salvatore della nuova patria osimana Gianluigi TOMBOLINI, ovvero la forza che vien dal mare, sino ai molti protagonisti rimasti in penombra perché, pare, si dice, che defilati si venga notati di più!

Dimenticato qualcuno? Probabilmente a dimenticare -molti, o quasi tutti – sarà Osimo.

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