𝗧𝗼𝗿𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗺𝗶𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗻 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗹 𝟵 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 ’𝟮𝟱, 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗽𝗲𝘁𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗲 𝗟𝗔𝗧𝗜𝗡𝗜 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹’𝗶𝗻𝘃𝗮𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗖𝗜𝗖𝗖𝗜𝗢𝗟𝗜 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼. 𝗣𝗲𝗿 𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮 𝘀𝗶 𝗿𝗼𝗺𝗽𝗮, 𝗣𝗜𝗥𝗔𝗡𝗜 𝗽𝗮𝗿𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗰𝗵𝗮𝗻𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗮 𝟭𝟰, 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗲𝘀𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗼𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗶 𝗮𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟵, 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗮 𝗮𝗱 𝗔𝗻𝗰𝗼𝗻𝗮. 𝗦𝗰𝗮𝘁𝘂𝗿𝗶𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮, 𝗰𝗼𝗻 𝗗𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗲 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼
di Sandro PANGRAZI
La formula pare un pò calcistica – 5-2-1 – ma in compenso rende bene l’idea della soluzione che la sorte, il fato e il destino, abbinati alla giusta percentuale di volontà (della politica osimana), starebbero cucinando nelle stanze, non segrete, delle diverse anime civiche.
In vista del nuovo anno e dell’adozione del Manuale CENCELLI attraverso il cui dettato spietato ridisegnare da zero l’Amministrazione-PIRANI, qualcuno già osserva: “Ma Fratelli di Italia, o meglio Carlo CICCIOLI, come la prenderà all’idea di dover mollare molto, quasi tutto, tra Giunta, Osimo Servizi, anconetatizzazione dell’Astea, azzeramento mondo LATINI e presenze varie nei remunerati Cda?
Chi conosce dal di dentro il Carlo nazionale, nel frattempo persino Europeo, giura che non si farà; e che CICCIOLI, per i 1.290 voti portati in dote alla causa, reclamerà il mantenimento di quanto portato già a casa; se non qualcosina in più.
Ed è proprio sulle bizze del settuagenario ex missino che la trappola potrebbe scattare determinando la fuoriuscita da Osimo, non tanto della antica Fiamma, ma dell’ingombrante grande Carlo.
Esattamente come nella primavera 2001. Esattamente come 23 anni fa con gli stessi protagonisti di allora, inevitabilmente invecchiati e incattiviti dal lento trascorrere del tempo.
Proviamo a farvi capire meglio. Con i più anziani avvantaggiati dal fatto di aver giù conosciuto, illo tempore, la stessa manfrina costata la vita (politica) al fu Presidente del Consiglio comunale BUGLIONI, al fu Assessore FORIA e al fu Consigliere di maggioranza ALESSANDRINI PASSARINI che, sulla rivincita da quei fatti angosciosi, ha costruito la carriera del figliolo Alberto Maria.
Datazione eventi prossimi futuri: gennaio/febbraio 2025.
Scenario: sfondo principale l’approvazione del Bilancio di Previsione 2025 (scaduto il 31 dicembre e da ottenersi prima possibile); dietro le quinte, ecco la data del 9 novembre già fissata per il rinnovo dell’Assemblea regionale.
Attori protagonisti: Dino LATINI e Francesco PIRANI; attori non protagonisti: Carlo CICCIOLI e Sandro ANTONELLI.
Atto I, all’indomani dell’ennesimo Consiglio comunale andato vuoto.
LATINI a PIRANI: “Siamo ormai a Carnevale, urge decidersi. Hai tempo altri 10 giorni. Gli ultimi. Sappi che non ce ne saranno altri, né un solo minuto in più”.
PIRANI: “So già tutto, non mi stressare ancora. Entro 10 giorni Osimo sarà bianca o nera”
LATINI: “Mi raccomando, con ANTONELLI te la vedi tu…Tutto quel “mosciume”, io non lo reggo da sempre. CICCIOLI invece me lo lavoro io, personalmente. A fuoco lento. Siamo d’accordo?”
PIRANI: “Non ho altra scelta”.
ATTO II, Consiglio Regionale, un martedì mattina. Conciliabolo LATINI-CICCIOLI in attesa dell’avvio dei lavori.
LATINI: “Carlo sai la novità?”
CICCIOLI: “Per la tua scelta di campo? Ci abbandoni per RICCI?”
LATINI: “Ma quale RICCI d’Egitto. Per Osimo dico. Entro Carnevale dobbiamo arrivare ad una conclusione e all’azzeramento del poco prodotto. Ormai il passo è obbligato per ripartire e non lasciare la città alla Sinistra. Ti interessa?”.
CICCIOLI: “Di nuovo tutto da capo? Osimo ha già la sua Amministrazione, te lo devi ficcare in testa, insieme al manuale CENCELLI… te e tutti i democristiani in circolazione! Non voglio sentire altre storie strane”.
LATINI: “Ma allora non la sai davvero…”
CICCIOLI: “Ormai su Osimo è stato detto e fatto tutto e il suo contrario. Ne devi prendere atto”.
LATINI: “Veramente la novità è… che… sei fuori. Dalla settimana prossima governiamo in 14… come 23 anni fa. Ricordi?”.
Coccolone di CICCIOLI che farfuglia: “Ah brutto figlio…”, prima di stramazzare su un divano.
ATTO III Palazzo comunale l’indomani.
PIRANI: “Salve ANTONELLI, tutto bene in famiglia?”
ANTONELLI: “Si, qualche malanno di stagione ma tutto sommato alla grande. Ma non credo mi abbia convocato di urgenza per parlare raffreddori e influenze…”.
PIRANI: “Sei perspicace, meglio così. Ho due notizie: una buona e una brutta. Quale vuoi per prima?”.
ANTONELLI: “Spara la brutta, non girarci intorno. Odio i preamboli”.
PIRANI: “Bhè, da domani si volta pagina… tutto nuovo, compreso il nostro antico accordo che finisce qui”.
ANTONELLI, appoggiandosi allo schienale di un alto scranno: “Ah…”.
PIRANI_ “La buona nuova e che potremo finalmente partire e arrivare fino in fondo. Anzi qualcuno dice (OSIMO OGGI, NdR.) persino al 2034… In ogni caso rimaniamo in 14, forti e coesi, con CICCIOLI a rimuginare a Bruxelles e Osimo a contare su nuove filiere istituzionali, sponda Forza Italia in primis. Che te ne pare?”.
ANTONELLI: “E a me cosa viene in tasca?”.
PIRANI: “Poco, abbastanza poco. Però resterai vivo ed è già abbastanza. Poi nel tempo chi può sapere…”
ANTONELLI: “Stragulp! Dino ha colpito ancora…”.
ATTO IV finale in conferenza stampa.
PIRANI: “Comunichiamo la formazione della nuova Giunta… o meglio i criteri politici che hanno portato all’adozione di una maggioranza a 14 per il rifiuto di Fratelli di Italia a sottoscrivere un drastico ridimensionamento del personale, visto il ridotto apporto alla causa, quantificabile in 1.290 inutili voti”.
GIORNALISTA assonnato… “Fratelli di Italia con più ruolo in Amministrazione?”
PIRANI: “Esatto il contrario. Il partito, per bocca di CICCIOLI, si è dichiarato non interessato a portare casa briciole, pari alle briciole del loro consenso in città. Ergo FdI è fuori, non sostituiti da nessuno. La nuova maggioranza sarà di 14, ampiamente autosufficiente per arrivare al 2029 e oltre e ripartirà dal Manuele CENCELLI secondo questi schemi: 5/8 al gruppo di LATINI, 1/4 alla somma delle linee tra ANTONELLI e GINNETTI e il restante 1/8 alla linea SANTONI-DIONISI, alias Forza Italia e Rinasci Osimo”.
GIORNALISTA appena arrivato: “Sindaco può gentilmente ripetere?”.
PIRANI: “Fatti spiegare dai tuoi colleghi. Ergo la nuova Giunta sarà formata da 4 Assessori scelti dalle Liste civiche storiche, due da ANTONELLI e GINNETTI e un ultimo espressione del gruppo SANTONI-DIONISI.
Confermata a LATINI la Presidenza del Consiglio comunale. Sala Gialla dove i 14 Consiglieri della nuova maggioranza saranno confederati in un unico gruppo consiliare. Tutto chiaro?”
GIORNALISTA distratto: “Io veramente non avrei compreso bene. Si deve tornare a votare?”
PIRANI, facendo finta di non aver sentito: “Va da se che lo schema 5-2-1 verrà adottato, da subito, in tutte le società e le nomine pubbliche, da oggi azzerate. Unico a restare tale e quale sarà questo Sindaco. Con questo vi saluto, augurandovi buon lavoro…”.
Fin qui, sceneggiando un pò i vari atti e passaggi per una maggiore comprensione dei non addetti ai lavori, la ricostruzione dei decisivi scambi di opinioni che verranno.
Qualcuno obietterà. Ma in questo modo LATINI si crea un nemico mortale in CICCIOLI che farà di tutto per tener fuori le Liste civiche da una riconferma regionale pro ACQUAROLI.
Errore. Quando tutto questo avverrà (attorno Carnevale, quindi febbraio) saremo temporalmente troppo vicini, calendario alla mano, alla definizione delle alleanze e della strategia per le Regionali del 9 novembre.
Insomma, sapendo che i giochi, nelle Marche, come in Liguria, come in gran parte di Italia, verranno decisi da una piccola manciata di voti, in più o in meno (vedi la vicenda RENZI in Liguria), ecco che nessuno, nel Centro-Destra, avrà modo di rinfacciare men che nulla a LATINI. Pena l’approdo di LATINI e dei suoi voti verso il Paradiso promesso da RICCI e dal Centro-Sinistra.
Insomma, anche in chiave regionale LATINI si troverebbe/troverà non solo nella felice situazione di non dovere pagare dazio… ma anzi potrebbe sfruttare la nuova realtà di Osimo quale trampolino verso la non impossibile riconferma, a Destra come a Sinistra.
Chi pagherà, allora, il conto politico di quanto bolle in pentola? A livello personale Carlo CICCIOLI dovrebbe, alfine, finire la carriera messo all’angolo dal suo partito, fermamente invitato a non occuparsi più di politica locale.
A livello regionale non abbiamo la sfera di cristallo ma abbiamo l’impressione che LATINI non sbaglierà la scelta di campo, con PUGNALONI in ogni caso già formalmente eletto in Regione, a prescindere dall’esito.
Sul piano comunale e cittadino, invece, il conto più amaro dovrebbe toccare a Miche GLORIO la quale, tra giugno ’24 e febbraio ’25 ha già avuto modo e avrà ancora tempo di illudersi di poter andare al voto anticipato e raccogliere gratis il largo consenso degli osimani delusi. Come non dovrebbe accadere.
Accettiamo scommesse.