𝗔 𝗦𝗶𝗿𝗼𝗹𝗼 𝗯𝗿𝗶𝗹𝗹𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗡𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮: 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗙𝗶𝗹𝗶𝗽𝗽𝗼 𝗖𝗜𝗦𝗖𝗢𝗚𝗡𝗘𝗧𝗧𝗜, 𝗙𝗲𝗹𝗶𝗰𝗶𝗮 𝗖𝗢𝗭𝗭𝗢𝗟𝗜𝗡𝗢 𝗲 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗮 𝗖𝗜𝗥𝗜𝗡𝗢 𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗳𝗹𝗮𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮 𝘁𝗿𝘂𝗳𝗳𝗮 𝗮𝗴𝗴𝗿𝗮𝘃𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗱 𝘂𝗻𝗮 𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗻𝗮. 𝗗𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗹’𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗢𝗰𝗿
Un assegno a vuoto per 4.000 euro ma la disponibilità, di Poste italiane, ad accettare in permuta – per consegnare il pacco contrassegno e soprattutto evitare grane – contanti, oro e carte Poste pay di un’anziana nonna!
Credibile solo nel mondo delle favole a lieto fine; fine lieto che i Carabinieri, agguerriti più che mai nel contrasto al fenomeno delle truffe ad anziani, hanno reso possibile ancora una volta.
Non è infatti la prima volta, né la seconda e neanche terza occasione che i militari della Compagnia di Osimo accompagnano in gatta buia giovani napoletani, maschi e femmine, che ad ondate precise prendono d’assalto i nostri lidi con la consapevolezza di trovare terreno fertile.
Terreno fertile ma anche occhi vigili di tutti i tipi, umani e non. Soprattutto quest’ultimi, frutto dell’intelligenza artificiale al servizio della video sorveglianza (detta Ocr, letteralmente riconoscimento ottico dei caratteri), in grado di fare miracoli quando abbinata a tecnica e professionalità umana.
E’ il caso, venerdì pomeriggio, di una vecchina 91enne di Sirolo, sola in casa, raggiunta al telefono dell’abitazione da uno sconosciuto (al secolo Filippo CISCOGNETTI, napoletano di 46 anni) spacciatosi nella concitazione creata ad arte come nipote dell’anziana.
Il napoletano, per mettere fretta alla poveretta e non darle il tempo di comprendere, ha raccontato alla vittima l’incredibile storiella, preannunciando alla nonnina la visita in casa di una solerte dipendente postale, offertasi di fare da postina pur di salvare il nipote dalle conseguenze di un assegno staccato senza provvista.
Era quindi necessario far fronte al necessario, riconoscendo all’impiegata postale in trasferta l’incasso di quanto dovuto dal nipote, ovvero 4.000 euro; in qualsiasi forma, oro e bancomat compresi.
Una storiella che nella realtà non starebbe in piedi neanche un secondo… ma che nel cervello della 91enne è invece apparsa plausibile e veritiera, anzi assolutamente realtà.
Così quando, poco dopo, ha suonato al campanello di casa, in una abitazione di Sirolo, la 24enne Francesca CIRINO, pure napoletana, spacciatasi per impiegata postale, la vittima si è affrettata aa ripulire casa del contante disponibile (1.190 euro), di oggetti d’oro valutabili in circa 3.000 e, per sovrappiù, consegnando alla CIRINO anche il proprio cellulare e una carta Postapay Evolution con tanto di pin per eventuali rimbocchi necessari a coprire l’assegno cabriolet.
A far tornare alla realtà la depredata ha pensato, per fortuna, un familiare di ritorno a casa a cui sono bastate poche parole per comprendere la pesante truffa subita.
Da qui all’intervento dei Carabinieri, della vicina stazione di Numana, è stato un attimo. I militari, compresa l’antifona, hanno interrogato le prime banche dati utili, nella fattispecie verificato il traffico automobilistico da e per l’abitazione sirolese, circoscrivendo una ad una le auto sospette, sino a rintracciare quella condotta da Felicia COZZOLINO, 40 anni, pure napoletana.
La ricerca dell’auto con a bordo i tre napoletani (due donne più il telefonista) si è rivelata la parte più semplice dell’operazione, con il mezzo in fuga da Sirolo rintracciato ancora in provincia di Ancona.
All’alt dei Carabinieri e alla successiva perquisizione che è seguita, è saltato fuori l’intero bottino, i soldi in contanti, i monili d’oro, il cellulare ed anche la carta PostePay Evolution con pin allegato, non ancora utilizzata.
Non potendo il trio giustificare il possesso di contanti, monili preziosi. Cellulare e carta di debito (corrispondente peraltro al racconto-versione dell’anziana appena depredata) i tre sono finiti in caserma, a Numana, per gli approfondimenti del caso, conclusosi col lito fine.
Talmente lieto che la nonnina, ancora sotto choc per l’accaduto, soprattutto per il valore affettivo degli oggetti perduti, ha salutato i Carabinieri (che in serata hanno riconsegnato il bottino alla proprietaria), come dei veri e propri salvatori.
Per i napoletani, invece, si sono aperte le porte di diverse carceri: Montacuto per il pregiudicato Filippo CISCOGNETTI e Villa Fastiggi di Pesaro per le due donne arrestate.