𝗜𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼 𝘀𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗼𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗮𝗺𝗼𝗿𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗲 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗶𝗺𝗯𝗼𝗰𝗰𝗮𝗿𝗲. 𝗨𝗻𝗮 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗮 𝘃𝗶𝗮, 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘂𝗻 “𝗰𝗮𝗹𝗺𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼” 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝘃𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗮𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗹’𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗽𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗲𝗻𝗻𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗣𝗶𝗿𝗮𝗻𝗶 𝗲𝗱 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶, 𝗚𝗶𝗻𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗖𝗶𝗰𝗰𝗶𝗼𝗹𝗶, 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼, 𝗽𝗶𝘂𝘁𝘁𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗽𝗲𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼
Loading ...Essere o non essere Civici? A 45 giorni dal voto, Dino LATINI e i suoi sfogliano ancora la margherita, indecisi più che mai sul da farsi.
Gareggiare per un inutile secondo posto, solo simbolico, dietro la già acclamata vincitrice Michela GLORIO o accettare serenamente la sconfitta a tavolino di un Centro-Destra super diviso e dedito ad esaltare i piaceri masochisti dell’auto castrazione?
Obiettivamente trattasi di un rompicapo solo osimano e che nessun leader, in carriera, si augurerebbe, anche in periodi di vacche magre e tempi bui come gli attuali, di dover mai affrontare nel corso di una carriera.
Anche l’ultima riunione presso il bunker, l’altra sera, si è quindi conclusa senza una decisione certa e finale, mentre il 26 aprile, data ultima fissata dalla legge, si avvicina a grandissimi passi.
A scanso di equivoci, visti soprattutto i tempi ormai prossimi allo zero, i Civici 5 Liste da iscrivere al pronto e via eventuale, pari a 120 candidati e a 7/800 firme di cittadini a sostegno, le hanno già messe insieme, in attesa solo di essere depositate… in attesa soprattutto di capire cosa veramente convenga fare al popolo Civico che, nel Bene e nel male, ha caratterizzato oltre 30 anni di Storia osimana; praticamente, quasi, quanto operò, a suo tempo, la vecchia Balena bianca Dc.
E forse il punto è proprio questo: Osimo, città tradizionalmente a forte impatto Civico, di Centro e Centro-Destra (nettamente maggioritario in città da sempre), si appresta a tornare in mano al Centro-Sinistra o meglio alla Sinistra di un Centro che il Centro-Destra ha fatto sparire a livello elettorale… ma che anche la Sinistra vincitrice ha ugualmente ridotto, parimenti, ai minimi termini.
Se poi si considera che il pedaggio del capolavoro al contrario del Sindaco in fuga, sta per realizzarsi distruggendo per il prossimo decennio ogni fondamento di buona volontà, tradizionalmente affidata dalla città al “mondo di Centro”… ecco che tanti Osimani farebbero bene ad iniziare a preoccuparsi e a ragionare sul da farsi: rassegnarsi e restare a vivere e lavorare ad Osimo, parcheggiati, fino al lontano 2035… o darci un taglio netto, cercando nuove Patrie altrove o all’estero?
Da questo dubbio, grosso per davvero, nasce l’ultima speranza Civica di poter offrire alla maggioranza in arrivo una sponda utile, una ciambella di salvataggio a cui la tanta parte punita della città, per le colpe e l’incapacità dei soliti noti, possa aggrapparsi nella speranza che un ramo d’albero, un relitto qualsiasi nel mare in burrasca, possa bastare per sopravvivere la maggioranza dei “giusti” alla lunga notte in arrivo.
Fosse possibile spaccare in due la mela, in bilico avremmo questo interrogativo: accettare la sfida elettorale gareggiando nella speranza di arrivare ad un ballottaggio… proibitivo già solo all’idea; o ritirarsi decorosamente dalla corsa offrendo sin d’ora ai vincitori la proposta di una città condivisa, con relativo serbatoio di buoni consigli e indicazioni utili di cui far tesoro?
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