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𝗢𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮-𝗠𝗼𝗻𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗻𝘃𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀, 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟰.𝟯𝟬, 𝘀𝘂 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗮 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝗿𝗲, 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗮𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗙𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗣𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲𝘀𝗲. 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘇𝘇𝗶𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶, 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗲 𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮𝘀, 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟱. 𝗔𝗹𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗯𝗶𝗮𝗻𝗰𝗮, 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶: “𝗦𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗱𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗮𝗿𝗲, 𝗹’𝗢𝘀𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗱𝗲𝗿𝗮̀ 𝗶 𝗯𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶”. 𝗗𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀, 𝗽𝗶𝘂𝘁𝘁𝗼𝘀𝘁𝗼, 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘃𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗼 𝗹𝗮 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. 𝗘’ 𝗶𝗻𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝗶 “𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗲 𝗹’𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗻𝗼𝗶”

Cingoli e l’intero territorio Maceratese vietato agli ultras dell’Osimana! La notizia è ufficiale, fine mattinata, con la Questura di Macerata ad informare la società Giallo-rossa di ritenere invalido l’accordo trovato tra Osimana, Cingolana e Figc circa la disputa di Osimana-Montefano allo Spivach.

La motivazione del no espresso dall’Autorità di polizia, competente dell’ordine pubblico nel Maceratese, è facilmente individuabile nei fatti pre e post partita di Maceratese-Osimana di campionato (dicembre scorso) con i soliti ultras colpiti da nove Daspo pesanti fino a dieci anni di stop a qualsiasi partecipazione di eventi sportivi.

https://www.rainews.it/tgr/marche/articoli/2024/03/calcio-campionato-eccellenza-osimana-squalifica-stadio-diana-prefettura-no-alla-partita-cingoli-marche-8c428ee7-ccea-4edb-a7fa-2bd709f304e5.html (Clicca per il servizio del TG3 Marche con intervista al Presidente Antonio CAMPANELLI)

Tutte considerazioni che la società di Antonio CAMPANELLI – manifestamente sempre più inadeguato a gestire con cognizione di causa una vicenda che, di ora in ora, si ingigantisce nutrendosi dei propri errori, diciamo così, Istituzionali – non ha minimamente considerato.

Cercare un campo disponibile in provincia di Macerata dopo la sassaiola pre natalizia all’Helvia Recina… per l’ordine pubblico equivale a trovarne uno in provincia di Perugia, dopo i nostri ultras si sono appena esibiti!

O come volerlo trovare in provincia di Ancona dove l’Osimana ha inutilmente tentato ricevendo i no secchi per Offagna e/o Filottrano. Anche se a porte chiuse.

Purtroppo il can can mediatico prodotto dal nuovo record nazionale di punizione sportiva, ha raggiunto i propri effetti. Osimo, l’Osimana, gli osimani, i terribili ultras Giallo-rossi… non sono affatto clienti contesi. Anzi, possibilmente da tenere lontano. Diremmo, purtroppo, giustamente.

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L’aria che tira dopo i fatti di Massa Martana è, se possibile, ancora peggiore. E’ infatti passata linea vittimistica del “ce l’hanno con noi”, o del “non abbiamo fatto nulla” o anche “è tutta una esagerazione”.

Linea destinata a non produrre nulla di buono sia per trovare 18 volte un campo su cui giocare, sia in ottica ricorso alla condanna.

Simone PUGNALONI sventola la bandierina. Inutile una mattinata febbrile al telefono, da Sindaco-ultras-Presidente per trovare un campo disponibile!

In queste ore il Sindaco PUGNALONI, nella sua veste di capo ultra(di fatto) si è sostituito al Presidente Antonio CAMPANELLI provando a vincere una corsa contro il tempo.

Entro le ore 15 l’Osimana deve infatti comunicare alla Figc il campo di gioco individuato e la Federazione riferire al settore arbitrale per localizzare la quaterna arbitrale, in partenza dalla lontana Ragusa!

Una corsa contro il tempo che, ormai, pare chiaro, porterà PUGNALONI ad alzare le braccia e a comunicare a CAMPANELLI di dover chiedere, per causa di necessità, un rinvio a mercoledì 6 marzo, ore 14.30 Ma dove?

Pare ormai certo che gli unici campi senza precedenti dove l’Osimana potrebbe provare ad esibirsi siano in provincia di Terni (fuori regione) o di Fermo, Pesaro o Ascoli Piceno.

A tale conseguenza, soltanto iniziale, è arrivata la pazzia di pochi facinorosi, tutti volti noti e conosciuti, per anni incoraggiati da una società imbelle.

Antonio CAMPANELLI, frattanto, allarga le braccia, in attesa di alzarle. In segno di prossima resa.

E’ un fatto che la Questura di Macerata non vuole nessun Osimano in circolazione per stadi, anche se privati del pubblico. Idem a Perugia. E con patatine per tutti i campi possibili in provincia di Ancona dove Osimo scorazzerebbe troppo facilmente.

Antonio CAMPANELLI, c’è poco da ridere. Persona inadeguata, nel posto sbagliato, nel momento più difficile. L’Osimana non è un gioco personale

“Alzo le mani – ha esordito il patron/magazziniere – io devo occuparmi dell’aspetto sportivo, della squadra, dei ragazzini del settore giovanile, dei loro istruttori e dei genitori. Non posso intervenire su dinamiche di ordine pubblico che non competono ad una società sportiva.

Il campo l’avevamo trovato. La Figc l’aveva ufficializzato. Ai tifosi avevamo chiesto toni bassi dando rassicurazioni che non avrebbero tentato di seguire la squadra a Cingoli.

Dispiace per il Montefano che a 24 ore dalla gara non sa nemmeno se si riuscirà a giocare e semmai dove.

Andare a Porto Sant’Elpidio, a Senigallia o nel Pesarese? Tutto può essere ma a questo punto è inutile fare ipotesi. Si tratta di decisioni che devono prendere altri; è evidente che la questione non compete più né noi, né la Federazione.

E se la Questura di Fermo o quella di Pesaro impedissero lo svolgimento della partita anche nelle rispettive province – si chiede CAMPANELLI – sarebbe evidente che nessuno vuole accollarsi l’Osimana, neanche a porte chiuse e senza pubblico. Se sarà così, certificato dalle Autorità, l’Osimana dopo 102 anni… chiuderà definitivamente…”.

Insomma anche oggi, a ben quattro giorni da fatti spregevoli, solo fatalismo e nessun accenno di autocritica. Segno che la lezione, pur durissima, non è ancora bastata!

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