𝗜𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼, 𝗿𝗲𝗱𝗮𝗿𝗴𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗣𝗿𝗲𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗩𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝘁𝗲, 𝘁𝗿𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗳𝘂𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶: 𝗱𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗹’𝗮𝗽𝗽𝗼𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗮 𝗳𝗿𝗮𝗻𝗴𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗲𝗺𝗮 𝗦𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗿𝗶𝗺𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗶𝗻 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. 𝗟𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗶𝗻𝗰𝘂𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗲𝗱 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗳𝗮𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶, 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶… 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼𝗹𝗲 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗱𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗺𝘂𝗹𝗶𝗻𝗶 𝗮 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗗𝗼𝗻 𝗖𝗵𝗶𝗼𝘀𝗰𝗶𝗼𝘁𝘁𝗲
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Buon compleanno OSIMO OGGI! Soffiamo oggi sulle nostre prime 27 candeline!
Potrà sembrare ripetitivo ma davvero il futuro di OSIMO OGGI sembra legato al filo del buon cuore di quanti ci leggono e seguono con passione fin dal 4 settembre 1998.
Differenza fondamentale: all’epoca OSIMO OGGI aveva un piccolo prezzo di copertina (2.000 lire) da pagare in edicola… oggi le edicole hanno cambiato mestiere per dare spazio al tutto subito e gratis.
Tutto subito non abbiamo difficoltà a regalarlo, ogni giorno, agli osimani e ai nuovi lettori dei dintorni che la Rete ci assicura per fortuna… sul gratis vedete voi… ognuno con la proprie possibilità e desiderio di preservare ad Osimo una delle sempre più rare fonte libere informative in circolazione.
Fin quando sarà opportuno; fino a quando sarà possibile.
Grazie!
ATTENZIONE CARTA RINNOVATA!

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮
𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗣𝟮𝗣 (𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶) 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟯𝟵𝟯.𝟯𝟯.𝟬𝟵.𝟯𝟲𝟲 – 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 – 𝗮𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽!
𝗢𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗚𝗥𝗔𝗧𝗜𝗦!
𝗜𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲, chiedendolo in Redazione, 𝗰𝗼𝗽𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗢𝗦𝗜𝗠𝗢 𝗢𝗚𝗚𝗜, 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘁𝗼.
INTANTO GRAZIE! 𝗩𝗲 𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗱𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮 virtuale 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮.
Grazie!
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di Sandro PANGRAZI
Primo, vero, giorno da Sindaco per Michela GLORIO e primo pastrocchio istituzionale suggerito da una ideologia, quella di Sinistra, che non pone la Bandiera al vertice del sentire patrio… nonché di una scarsa, al limite del preoccupante, cultura in termini di disposizione di legge.
Speriamo solo in un susseguirsi di incidenti dettati dalla scarsa dimestichezza in materia (nessuno nasce imparati) e dal completo disinteresse di un Segretario comunale, Mauro GASPARINI, che seppur in partenza da Osimo, risulterebbe pagato fino all’ultimissimo minuto e quindi pregato di guadagnarsi il buon stipendio.

Tutta colpa della bandiera Palestinese esposta sulla facciata di Palazzo comunale in onore ad una delle più inutili sedute del Consiglio comunale, sulle vicende di Gaza, che Osimo ricordi.
Dibattiti, divisioni, voti a maggioranza, persino l’esibizione in sala Gialla di proibiti striscioni per poi approdare al nulla più completo: un documento in cui si prevede, al culmine delle vuote parole di circostanze espresse, lo sventolio a Palazzo dell’emblema dello Stato palestinese che verrà.

Si può? Certo che no. Nelle Amministrazioni di Centro-Sinistra (con Osimo vieppiù a trazione Sinistra-Centro almeno fino al 2030) si preferisce però passare da tonti e provarci; ignorando come scolaretti non amanti dei libri che il Decreto 121 del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio CIAMPI, emanato il 7 aprile 2000 e ovviamente vigente anche ad Osimo, al capo quarto, articolo otto, recita: “All’esterno e all’interno degli edifici pubblici si espongono bandiere di Paesi stranieri solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali o di visite ufficiali di personalità straniere o per analoghe ragioni cerimoniali”.

Insomma le chiacchere, di fronte alla legge, dovrebbero lasciare spazio alla forza dello Stato; e pazienza se qualche residuato della politica antagonista dovesse pensarla diversamente e non rassegnarsi facilmente a lasciare strada alla legalità.
Dispiace però che il Sindaco GLORIO, dopo la brutta di un Consiglio comunale che non aveva particolare titolo di occuparsi di politica estera e nessun diritto di sostituirsi allo Stato in fatto di alza bandiere, insista nel voler sbagliare (sapendo di andare contro un muro) proponendo l’ingresso alla città dei Tre Archi quale pennone alternativo di Palazzo comunale per la bandiera proibita.
Il manufatto dei Tre Archi, infatti, oltre che essere certamente opera pubblica al 100%, pone da sempre in bella vista una insegna marmorea riproducente le Cinque Torri, simbolo non a caso – trovandoci nel cuore di Osimo – della nostra città.
Osimo che si trova in provincia di Ancona, Ancona nella regione Marche, le Marche nella Repubblica Italiana e il DPR 121 sempre lì, medesimo, a regolamentare sempre allo stesso modo:

“All’esterno e all’interno degli edifici pubblici si espongono bandiere di Paesi stranieri solo nei casi di convegni, incontri e manifestazioni internazionali o di visite ufficiali di personalità straniere o per analoghe ragioni cerimoniali”.
Senza contare, come non bastasse, che mentre a Palazzo comunale il vessillo, almeno, avrebbe goduto di vita serena e pacifica, non essendo “attaccabile” dal primo malintenzionato di passaggio… ai Tre Archi, per garantire l’ordine pubblico e il dovuto rispetto alla bandiera di uno stato straniero, servirebbero, serviranno, diversi pacchetti di Hamas, oltre ad uno schieramento in forze di Polizia e Carabinieri.
Consigliamo il Sindaco GLORIO, a costo di inimicarsi qualche decina di elettori (del resto le elezioni, di ogni ordine e grado, saranno un ricordo per gli osimani per i prossimi quasi 5 anni) di iniziare a ragionare e convincere i palestinesi ad oltranza di esporre il vessillo a casa propria, con tutti gli onori del caso, evitando spazi pubblici, all’aperto o al chiuso.

Diversamente, temiamo, toccherà nuovamente al Prefetto Maurizio VALIANTE dare di nuovo la sveglia ad un Sindaco bravissimo a fingere di non sapere (come successo oggi con la fugace esposizione dell’emblema della Palestina tra il Tricolore e la bandiera dell’Europa) e bravissimo a rassicurare la parte antagonista che comunque il vessillo verrà esposto.
Tenere i piedi su due staffe che si allargano a forbice, però, non si può. Occorre scegliere da che parte stare. E magari scegliere la parte giusta. Se non se, almeno per Osimo.
Se non si desidera sperimentare gli effetti di un capitombolo troppo anticipato.
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