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𝗥𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘅 𝗺𝗮𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗶𝗻 𝗡𝗶𝗰𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮 𝗘𝗻𝗮𝗰𝗵𝗲, 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗠𝗮𝗰𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮. 𝗟𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮, 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗿𝗼𝗰𝗶𝗼 “𝗘𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗹𝘂𝗰𝗲” 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗔𝗱𝗿𝗶𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗲𝗿𝗮 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶𝗮 𝗻𝗼𝗿𝗱, 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮 𝗙𝗶𝗮𝘁 𝗣𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗮 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗻𝗼, 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗶𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗠𝘂𝘀𝗼𝗻𝗲. 𝗜𝗹 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗲̀ 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮𝘃𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝟭𝟵𝗲𝗻𝗻𝗲 𝗰𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗮𝗻𝗼, 𝗻𝗲𝗼 𝗽𝗮𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼. 𝗜𝗹 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗼 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝘃𝗮 𝘃𝗲𝗹𝗼𝗰𝗲 𝗱𝗮 𝗢𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (𝗼 𝗮𝗱𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝗳𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮) 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗴𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝘀𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼. 𝗜𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗮𝗺𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗼𝗿𝗿𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲, 𝗻𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮

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di Sandro PANGRAZI

Ancora un mortale all’altezza del maledetto incrocio, zona “Effetto luce”, sulla Statale Adriatica tra Castelfidardo e Loreto.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)

𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮

A perdere orribilmente la vita, ieri pomeriggio attorno le 14.30, intontita ma ancora viva, incastrata terribilmente al proprio posto di guida di una vecchia Fiat Punto color bianco attinta dalle fiamme, una donna rumena di 56 anni, residente a Macerata.

Ore 14.30 di martedì: la Statale Adriatica si è appena trasformata in un inferno pretendendo l’ennesima vittima della strada

Nicoletta ENACHE, nata a Bucarest, ha perso la vita dopo un impatto frontale contro una Polo condotta da un 19enne neo patentato di Cingoli, la cui auto, proveniente in senso opposto e quindi da Osimo Stazione, ha improvvisamente invaso la doppia corsia opposta, destinata alla svolta a sinistra, verso Villa Musone.  

La donna sposata e separata, nonché madre di una figlia nata da una precedente relazione e residente in Australia, stava sopraggiungendo da sud, quando si è correttamente allargata al centro della carreggiata per posizionarsi nella corsia centrale destinata alla svolta a sinistra.

Una manovra non particolarmente impegnativa ma che il giovane cingolano alla guida, pur provenendo frontalmente, non ha visto o considerato debitamente.

Nicoletta ENACHE, 56 anni, rumena. La donna viveva a Macerata ed era madre di una figlia residente in Australia.

Dai primi rilievi operati dalla Polizia municipale fidardense sembra che la Volkswagen del 19enne viaggiasse ad andatura sostenuta, per intenderci ben oltre il limite dei 70/h “rallentati” previsti sulla Statale prima dell’incrocio.

Il tutto mentre in senso opposto la Fiat di Nicoleta ENACHE aveva già impegnato la terza corsia (di appannaggio esclusivo per l’altro senso di marcia) col giovane a tentare un sorpasso, tanto azzardato quanto vietato dalla doppia linea continua, ben indicata sull’asfalto.

E dire che senza nulla togliere alla estrema pericolosità dell’incrocio (da sempre teatro di macabri riti di sangue a cadenza almeno annuale), il tratto in questione figura debitamente segnalato, sia da sud che da nord, sia con cartellonistica che invita a rallentare per l’attraversamento di un tratto a traffico canalizzato che per la sicura presenza di telecamere e autovelox in ogni direzione di marcia.

La vecchia Fiat Punto bianca, alimentata a metano (o Gpl) in preda alle fiamme al momento dell’arrivo dei Vigili del Fuoco di Osimo

L’impatto è così risultato inevitabile e ha sospinto entrambi i mezzi coinvolti sulla corsia nord, contro il guard-rail, innescando nella vecchia Fiat Punto alimentata a metano o Gpl uno scoppio o fiammata ulteriore, trasformando il teatro in un incendio furioso, con fiamme alte fino a cinque metri, che non hanno lasciato scampo alla poveretta rumena.

Quando i Vigili del Fuoco giunti dal distaccamento di San Sabino sono riusciti a domare le fiamme, per Nicoleta non c’era purtroppo nulla da fare, imprigionata sul posto di guida a causa dell’impatto e impossibilitata a scendere e mettersi in salvo nonostante l’avanzare del fuoco e il prodigarsi iniziale del giovane nel tentativo di liberarla dalla cintura di sicurezza e dal posto di guida. Senza riuscirci, costretto ad assistere impotente ad una morte terribile ed angosciante.

Una accanto all’altra le due auto al centro dello schianto; nessuna conseguenza fisica per il 19enne di Cingoli che ha impattato contro l’auto della poveretta

In serata, per riconoscere il corpo carbonizzato dell’ex moglie in quello di Nicoleta ENACHE, la Pm di Castelfidardo è risalita sino al proprietario dell’auto, ovvero al marito separato della donna, titolare di una officina meccanica nel Maceratese, a Villa Potenza.

L’identificazione con riconoscimento della donna è avvenuta presso la camera mortuaria dell’impresa funebre VIRGINI, a Castelfidardo, dove l’uomo, facendosi forza, ha confermato con difficoltà le spoglie della ex moglie con cui, da quanto affermato, intratteneva, nonostante la separazione, buoni e civili rapporti.

Ancora una immagine dello schianto a fiamme domate; purtroppo la 56enne originaria di Bucarest non c’è stato nulla da fare. Per la poveretta una morte orribile

Da qui l’utilizzo dell’auto da parte di Nicoleta e anche l’installazione, fatta personalmente, dell’impianto alimentato a metano (o Gpl) che nell’impatto ha scatenato l’inferno.

Nessuna conseguenza particolare, se non tutta una serie di gravi incolpazioni penali (se la dinamica della traiettoria ipotizzata troverà riscontri ulteriori, per il giovanissimo cingolano alla guida; troppo veloce e troppo fuori dalle regole di un Codice stradale che pure, se non altro per freschezza dell’ottenimento della licenza di guida, avrebbe dovuto tenere a memoria.

Il funerale di Nicoleta ENACHE si terrà a Macerata soltanto lunedì prossimo, alle ore 10, presso la chiesa del Santissimo Sacramento, retta dai Padri Cappuccini, per consentire l’arrivo in Italia, dall’Australia, dell’unica figlia della poveretta.

Tra poco è Natale, p𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗲𝗣𝗮𝘆 5333 1750 9752 6856 (𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗗𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜)

𝗢𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗜𝗯𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗔𝗡𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜 𝗜𝗧𝟳𝟵𝗝 𝟯𝟲𝟬𝟴 𝟭𝟬𝟱𝟭 𝟯𝟴𝟮𝟯 𝟯𝟴𝟬𝟵 𝟰𝟯𝟯𝟴 𝟭𝟮

Per l’incrocio sulla Statale, pur determinando un traffico non eccessivo verso Villa Musone, resta invece l’interrogativo: continuare ad affidarsi al doppio autovelox (che garantisce al Comune di Castelfidardo ricche entrate a bilancio ma scarsa sicurezza, anche rispettando il Codice stradale) o invitare l’Anas ad ipotizzare la realizzazione di una rotatoria in grado di azzerare i mille rischi quotidiani?

QUI il tuo commento alla vicenda

Rita PIGLIAPOCO, vedova PRINCIPI
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