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𝗧𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗴𝗶𝗮̀ 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗳𝗶𝗻 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮, 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮, 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼, 𝗮𝗻𝘇𝗶𝗰𝗵𝗲́ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨𝐦𝐞𝐧𝐨 𝗰𝘂𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮 𝗺𝗮𝗱𝗿𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗼 (𝗼𝗻𝗲𝗿𝗼𝘀𝗼) 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝘁𝗮 – 𝗳𝗶𝗻 𝗱𝗮𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗦𝗶𝗺𝗼𝗻𝗰𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝘂𝗴𝗻𝗮𝗹𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗶𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐚 -𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮̀ 𝐟𝐚𝐢 𝐝𝐚 𝐭𝐞 𝗱𝗶 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗶 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶. 𝗥𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼? 𝗜 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗽𝗶𝗲𝗱𝗶 𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮, 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝟮𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝐝𝐢 𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨𝐩𝐩𝐢, 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗿𝗶𝗳𝗮𝗿𝗲. 𝗔𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶

Nato nel 2004 tecnologicamente già vecchio e privato fin dal primo giorno dell’ordinaria manutenzione garantita – a pagamento -dalla Leitner di Vipiteno, casa madre del Tirami su.

C’è anche da dire che, ai tempi, realizzare l’impianto di risalita, tra lo scetticismo generale della politica e della città, non fu cosa semplice. Osimo venne premiata dal Ministero dei Trasporti con un contributo extra di un milione e mezzo, entrando come ottava e ultima città, la più piccola del lotto ministeriale, nel novero dei progetti cantierabili.

Insomma quando ci fu da tagliare il nastro Tricolore, gli osimani rimasero a metà tra lo sbalordimento per la grandiosità dell’opera e l’incredulità di chi non voleva neanche credere ai propri occhi.

Di certo l’Amministrazione-LATINI, a cui resterà intestato il merito storico di aver voluto e portato a termine l’opera, di fronte alle mosse di giganti industriali, a livello mondiale, del calibro dell’azienda alto atesina, poco avrebbe potuto per contestare la qualità del prodotto acquistato.

Avrebbe potuto e forse dovuto, con maggior lungimiranza, misurare il passo degli anni futuri, acquisendo con la case madre un businnes plan di manuntenzione tale, da assicurare alla città il buon funzionamento dell’impianto qualunque cosa sarebbe potuta capitare.

Ma qui, un pò la mancanza di specifica cultura dei costi collaterali (riguardo l’attenzione da riservare alle “assicurazioni” poste a salvaguardia delle nuove tecnologie), un pò la decisione politica di far rimanere gratuito l’utilizzo dell’impianto, allo scopo di invogliare e abituare gli osimani a non arrivare in auto in centro (obiettivo fallito), determinarono nel tempo una lenta abitudine a far da se.

Far da se che negli ultimi anni (praticamente per gli interi mandati affidati a PUGNALONI) si è addirittura ulteriormente trasformato in poco; fino a non fare più quasi nulla, attendendo domani e un altro giorno, tra un guasto o una interruzione e l’altra, vera o farlocca.

Solo un paio di piccoli esempi per aiutare gli osimani a capire meglio. A monte dell’impianto, in via Guasino, è presente un gruppo elettrogeno che dovrebbe garantire il funzionamento degli ascensori anche in caso di piccole interruzioni di corrente. All’atto pratico, già nove anni fa, della manutenzione del gruppo elettrogeno (che necessita di filtri e cambio di olio anche se non utilizzato) non c’era traccia… compresa la verifica della presenza effettiva di gasolio nel serbatoio!

Negli anni, infatti, il Tirami su, in caso di interruzione di energia elettrica… si ferma!

Così come il gruppo di batterie necessarie ad alimentare la corsa delle due navette. Buona norma sarebbe sostituirle con nuove ogni quattro anni… peccato che nel 2014, a dieci dall’inaugurazione, fossero ancora quelle originali.

Per non parlare della manutenzione extra, decennale, obbligatoria per impianti di questa portata. Anche in questo caso risulta che l’Amministrazione PUGNALONI abbia si acquistato prezzi di ricambio originali dalla Leitner… pezzi affidati, per risparmiare ai piccoli artigiani del posto…

Possibile? Possibile nonostante che la casa madre proponga al cliente, da sempre, oltre alla realizzazione dell’opera, anche soluzioni personalizzate.

Tratto dal sito della casa di Vipiteno: Offriamo soluzioni realizzate su misura per le Vostre esigenze di manutenzione e di cura dell’impianto. Vi accompagniamo lungo tutto il ciclo di vita dell’impianto con una serie di prestazioni che coprono ogni fabbisogno: dall’installazione e messa in esercizio, ai corsi di formazione, fino agli ammodernamenti e alle revisioni”.

Insomma basta pagare.

24 aprile 2004, momento storico per la città: l’Amministratore delegato della Leitner accompagna il Sindaco Dino LATINI nella prima corsa del Tirami su

A forza di non farlo, in particolar modo l’Amministrazione uscente che ha vissuto l’opera, al solito, come una pesante eredità “latiniana” da boicottare (!) e col lento trascorrere degli anni – a breve saranno 20 anni dall’entrata in funzione – i due ascensori inclinati promettono ora di costituire un bel problema per il nuovo Sindaco che verrà, chiunque sarà a vincere.

A forza di rinviare, ritoccare, affidare ad imprese locali, nate per salvaguardare banali ascensori e non certo impianti di questo tipo, il Tirami su sta dunque per arrendersi alla implacabile forza del tempo.

Girano già le prime voci sulla batosta in arrivo. Per rifare da capo a piedi il cervello tecnologico che governa l’impianto, la futura Amministrazione da eleggere il 9 giugno, dovrà mettere a bilancio da un minimo di 500.000 euro fino ad una spesa possibile di tre volte tanto!

A tutto questo, per non ripetere errori antichi e moderni, servirà pensare alla sottoscrizione di questo benedetto contratto di manutenzione della struttura, affidata alla Leitner e non più ai nostri volonterosi artigiani.

Costo aggiuntivo dell’onere? Diciamo un 10% l’anno del costo dell’opera di rimessa a nuovo ventennale: ovvero circa altri 120.000 euro, pari ad una uscita fissa mensile, per garantirsi il servizio e non avere problemi, stimabile in circa 10.000 euro al mese.

Potrà a quel punto il Tirami su continuare a restare a costo zero per osimani e turisti? Interrogativo di un certo interesse di pertinenza esclusiva del nuovo Primo cittadino che verrà.

Di certo stasera, per San Giuseppe, da bravi osimani, avremo l’imbarazzo della scelta: arriveremo in centro al… volo (imitando pur sempre il nostro Santo Patrono) o almeno in groppa al cavallo di Francesco; non per nulla Santi colleghi!

OSIMO | TIRAMI SU: BOCCIATA L’INTRODUZIONE DI UN ORARIO (osimooggi.it)

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