𝗘’ 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮 “𝗖𝗵𝗶 𝗹’𝗵𝗮 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼”, 𝗿𝗲𝗰𝗮𝗻𝗱𝗼𝘀𝗶 𝗮 𝗣𝗮𝘁𝗿𝗮𝘀𝘀𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗻𝗮𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗶𝗿𝗲, 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗔𝗱𝗮𝗺𝗼 𝗚𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗲̀ 𝘃𝗲𝗴𝗲𝘁𝗼 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗮𝗶 𝘃𝗶𝘃𝗼. 𝗠𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗥𝗼𝗺𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗮 𝗿𝗶𝗮𝗯𝗯𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲, 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶, 𝗲𝘅 𝗺𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗳𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗹’𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗿𝗲𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗻𝗻𝗼! 𝗩𝗼𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲; 𝘃𝗲𝗿𝗼𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗶𝗰𝗶𝗱𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝘂𝗿𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗯𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮
A luglio 2013 aveva annunciato, alla ex moglie, ai propri genitori e al socio in affari, il proprio avvenuto suicidio. In realtà Adamo GUERRA, 55 anni, per dieci lunghi anni si è rifugiato in Grecia, a Patrasso.
Aveva lasciato la propria auto in un parcheggio privato di Ancona e quindi acquistato un biglietto di sola andata su un traghetto diretto verso l’altra sponda dell’Adriatico.
Una operazione perfettamente riuscita per dieci lunghi anni e che ha consentito al 55enne di ricominciare di fatto una nuova vita, potendo contare unicamente – purtroppo a ragione -sulle falle del sistema investigativo italiano.
A tradire il romagnolo, originario di Lugo (Ravenna), non tanto le ricerche (che, all’estero, non sono mai state allargate) ma lentezza della burocrazia secondo la quale, nonostante una richiesta di archiviazione indagini da parte della Procura della Repubblica di Bologna, Adamo GUERRA non è mai stato certificato come morto!
Esatto – due uffici dello Stato – il Tribunale e l’ufficio anagrafe del Comune di Lugo – che non comunicano fra loro, forti di certezze opposte: verosimilmente suicida per un Pubblico ministero e un Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna… ma anche residente al solito indirizzo per il Comune romagnolo!
A smascherare l’inghippo – che porterà, di li a poco, la troupe di “Chi l’ha visto” a rintracciare Adamo GUERRA vivo e vegeto, in perfetta forma, in quel di Patrasso – la banale richiesta della mancata vedova di trasformare in divorzio la separazione consensuale siglata nel 2013.
Così, assai banalmente, nel cavare le carte in Comune, l’avvocato della donna “scopre” o meglio più semplicemente prende atto che Adamo GUERRA non è ufficialmente morto (probabilmente suicida come egli stesso aveva tre volte annunciato nel 2013) ma risulta al Comune di Lugo e anche al Consolato italiano di Patrasso… decisamente vegeto e comunque molto vivo!
Perché tanta sicurezza? Semplice. Il romagnolo aveva appena richiesto e ottenuto, a proprio nome e quindi senza ricorrere ad alcun sotterfugio, – febbraio 2022 – istanza di iscrizione all’Aire; ovvero lo speciale Albo degli italiani residenti all’estero.
Poco vale la risposta di Adamo GUERRA, una volta vistosi rintracciato dalla troupe giornalistica di Rai3, di chiedere e ottenere, molto fermamente, di andarsene e di far conto di non averlo mai rintracciato!
Comportamento ennesimo, quello del 55enne in fuga, che la moglie separata non ha esitato a definire “non umano, non degno di un padre…”, nel frattempo divenuto anche nonno.
L’amaro in bocca, lasciato intendere tra le righe dalla stessa Federica SCIARRELLI, conduttrice del programma, è che troppo spesso le indagini di persone scomparse, nella stragrande maggioranza dei casi non volontariamente come per Adamo GUERRA, possono a volte essere non-condotte col metro, clamoroso, appena passato in rassegna.
Messaggio conclusivo, questo, molto subliminale, andato in onda senza consentire alla maggioranza degli spettatori di comprendere – meglio così – il significato dell’amara riflessione.
Rivedi la puntata del 20 settembre 2023 di “Chi l’ha visto” https://www.raiplay.it/video/2023/09/Chi-lha-visto—Puntata-del-20092023-ba279cb2-3540-4061-b96d-10cc12fb8276.html