๐—ง๐—ฅ๐—จ๐—™๐—™๐—”๐—ง๐—ข๐—ฅ๐—œ ๐—ก๐—”๐—ฃ๐—ข๐—Ÿ๐—˜๐—ง๐—”๐—ก๐—œ ๐—ฅ๐—œ๐—ฃ๐—จ๐—Ÿ๐—œ๐—ฆ๐—–๐—ข๐—ก๐—ข ๐—”๐—ก๐—ญ๐—œ๐—”๐—ก๐—” ๐—™๐—œ๐——๐—”๐—ฅ๐——๐—˜๐—ก๐—ฆ๐—˜!
๐—Ÿ๐—” ๐— ๐—ข๐—•๐—œ๐—Ÿ๐—˜ ๐—ฅ๐—˜๐—–๐—จ๐—ฃ๐—˜๐—ฅ๐—” ๐—œ๐—Ÿ ๐—•๐—ข๐—ง๐—ง๐—œ๐—ก๐—ข ๐—˜ ๐—”๐—ฅ๐—ฅ๐—˜๐—ฆ๐—ง๐—” ๐—œ ๐——๐—จ๐—˜ ๐—™๐—”๐—ฅ๐—”๐—•๐—จ๐—ง๐—ง๐—œ

๐—ง๐—ฅ๐—จ๐—™๐—™๐—”๐—ง๐—ข๐—ฅ๐—œ ๐—ก๐—”๐—ฃ๐—ข๐—Ÿ๐—˜๐—ง๐—”๐—ก๐—œ ๐—ฅ๐—œ๐—ฃ๐—จ๐—Ÿ๐—œ๐—ฆ๐—–๐—ข๐—ก๐—ข ๐—”๐—ก๐—ญ๐—œ๐—”๐—ก๐—” ๐—™๐—œ๐——๐—”๐—ฅ๐——๐—˜๐—ก๐—ฆ๐—˜!๐—Ÿ๐—” ๐— ๐—ข๐—•๐—œ๐—Ÿ๐—˜ ๐—ฅ๐—˜๐—–๐—จ๐—ฃ๐—˜๐—ฅ๐—” ๐—œ๐—Ÿ ๐—•๐—ข๐—ง๐—ง๐—œ๐—ก๐—ข ๐—˜ ๐—”๐—ฅ๐—ฅ๐—˜๐—ฆ๐—ง๐—” ๐—œ ๐——๐—จ๐—˜ ๐—™๐—”๐—ฅ๐—”๐—•๐—จ๐—ง๐—ง๐—œ

Loading

𝗜𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝗮𝗶 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝟳𝟴𝗲𝗻𝗻𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼. 𝗟𝗮 𝗽𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗹𝗼 𝗱’𝗼𝗿𝗼 𝗲 𝘂𝗻 𝗥𝗼𝗹𝗲𝘅 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗮𝗽𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮𝗻𝗼… 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗼𝘃𝘃𝗶𝘀𝗼. 𝗜𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗹𝗳𝗮𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶𝗼 𝗟𝗲 𝗩𝗲𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗰𝗮𝗺𝗽𝗶𝗮: 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶, 𝟮𝟯 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗖𝗮𝗽𝗮𝗹𝗱𝗼, 𝟭𝟵 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝘀𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼. 𝗔𝘃𝗲𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝘀𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗶𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗳𝗲𝗱𝗲 𝗻𝘂𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮!

Da qualche giorno la Squadra Mobile stava lavorando su una Opel nera, modello Mokka, segnalata in provincia di Ancona e “abitata” da giovanissimi napoletani, probabili truffatori seriali di anziani sprovveduti.

Una informazione rivelatasi vincente giusto martedì pomeriggio quando, tra Osimo e Castelfidardo, la presenza dell’auto è stata più volte avvistata fare la spola, come in attesa di entrare in azione.

Segno evidente che una squadra di falsi corrieri stava aspettando dalla centrale telefonica nel Napoletano l’ok per entrare in azione e alleggerire, senza scrupolo alcuno, la vecchietta di turno. A colpo sicuro; depredando la vittima pure delle fedi nuziali!

L’arresto ad Ancona di Francesco CAPALBO, 19 anni, napoletano, incensurato. Foto repertorio.

Il mezzo in questione, in effetti, è stato agganciato attorno mezzogiorno da un’auto civetta della Squadra Mobile dorica nei pressi di Castelfidardo e seguita a debita distanza, senza destare sospetti-

Alla guida della Mokka Alessandro PASSARETTI, 23 anni, napoletano di Scampia, anzi persino residente nelle malfamate “Vele”, deprecabile set tv e “alveare” di ogni criminalità.

PREFERISCI IL RACCONTO DELLA CRONACA NERA O POLITICA?

View Results

Loading ... Loading ...

Già carico di precedenti, con PASSARETTI viaggiava un complice, il 19enne Francesco CAPALDO, pure originario della zona di Secondigliano, quartiere nord dell’area metropolitana napoletana, dove Gomorra confina con camorra.

Manette a Porto San Giorgio anche per Alessandro PASSARETTI, 23 anni, pure napoletano, autista del commando

Incredibilmente ancora incensurato, sconosciuto di fatto alla Giustizia, CAPALBO era l’incaricato, designato dalla strutturata organizzazione criminale, di bussare alla porta di turno e ritirare materialmente il bottino: circa mezzo chilo di oro (valore circa 15.000 euro) e un orologio Rolex stimato altri 10.000.

Il tutto messo insieme da una 78enne residente in centro storico, in via Mordini, pur di “salvare” da guai pretestuosi un complice dei due, spacciatosi al telefono per il figlio!

“Mamma aiutami, ti prego!”. Questo il grido di dolore del napoletano-figlio, spiegando alla madre che non lo riconosceva al telefono di casa di essere fortemente raffreddato.

L’uomo alla fine ha avuto agio di supplicare alla vittima di aiutarlo con ogni mezzo, trovandosi disperato, lontano da Castelfidardo e dalla sera alla mattina debitore di una somma importante.

Bracciale, girocollo, un Rolex, monete d’oro, anelli e persino la fede nuziale: l’intero bottino è stato recuperato

Da qui la soluzione suggerita all’anziana di aprire casa ad un amico – Francesco CAPALBO, il complice ancora illibato al casellario – che si sarebbe prestato a raccogliere la somma e/o gli oggetti di valore reperiti, per poi consegnarli al “figlio” e metterlo in condizioni di far fronte all’imprevisto.

Chiaramente i due napoletani non immaginavano, neanche lontanamente, di essere stati agganciati e seguiti dagli uomini del dottor Carlo PINTO, capo della Squadra mobile anconetana.

I poliziotti, così, dalle parti della Porta del Sole, hanno visto la Opel accostare e il giovane trasportato scendere e perdersi per via Battisti e i vicoli del centro fidardense… il tutto mentre l’autista, Alessandro PASSARETTI proseguiva lentamente alla guida.

Pochi minuti di attesa, un quarto d’ora, forse meno ed ecco nuovamente l’Opel sotto osservazione transitare di nuovo nei paraggi, caricare CAPALDO e dirigersi senza dare sospetto alla volta di Ancona.

Via Mordini, ovvero il centro storico di Castelfidardo attaccato martedì mattina dal centralino napoletano, specializzato nelle truffe verso anziani!

A fare cosa?

I poliziotti lo scopriranno a breve. Giunto agli Archi, capolinea di Flixbus, CAPALBO è stato visto di nuovo scendere dall’auto e perdersi tra la gente. Perché?

Intuito, mestiere e un pizzico di fortuna hanno consentito ai poliziotti di comprenderne le ragioni: mentre un paio di agenti, a piedi, si sono messi a scandagliare l’area, l’Opel ha proseguito, seguita discretamente stavolta dagli uomini del Commissariato di Osimo.

Infatti rapide indagini, tutto attorno al capolinea, hanno portato i poliziotti a credere che il duo napoletano, realizzando un piano a tavolino, abbia inteso dividersi di proposito per rendere più difficili eventuali ricerche dei fuggitivi tutto attorno Castelfidardo e provincia.

Detto e fatto. In pochi minuti gli agenti hanno notato un ragazzo “rintanato” in una pensilina di attesa, intento a non farsi notare e soprattutto ansioso di poter salire sul mezzo Flixbus, destinazione Napoli, in partenza nel pomeriggio.

Appena 13 euro di corsa e soprattutto l’assoluta certezza di non essere disturbati.

Su quel mezzo, però, Francesco CAPALDO non è mai salito. Adocchiato dagli agenti, il ragazzo ha perso la propria “verginità” quando dalla perquisizione personale è saltato fuori l’intera refurtiva truffata a Castelfidardo.

Tutta tranne una Sterlina d’oro, valore 700 euro, parte del bottino, che incastrerà poco dopo anche l’autista della Opel, in viaggio autostradale verso Napoli.

Nella foto di repertorio una delle tante anziane raggirate dai commando napoletani, in questo caso aiutata dal provvidenziale intervento della Polizia

A bloccarlo sull’A/14, nei pressi del casello di Porto San Giorgio, un’auto del Commissariato che, diligentemente, stava continuando a pedinare il truffatore, in attesa di ordini dalla sala operativa.

Pochi minuti e alla prima piazzola utile l’Opel Mokka è stata fatta accostare e al ragazzo notificato lo stato di arresto per la truffa disinnescata in flagranza.

L’indomani entrambi i napoletani sono stati ascoltati, ad Ancona CAPALDO e a Fermo PASSARETTI per la conferma dell’arresto e la celebrazione del processo per direttissima, non ancora fissato.

Di certo il più giovane si trova, al momento, alle Vele di Scampia, agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio. Non si hanno notizie più precise sull’altro essendo l’iter amministrato da una diversa Procura.

Per entrambi, per non sbagliare, il Questore CAPOCASA ha emesso in giornata una doppia misura cautelare prescrivendo l’abbandono del territorio provinciale di Ancona – e di non farvi ritorno – fino a marzo 2028.

Agli agenti del Commissariato osimani e ai valenti uomini della Mobile diretti dal dottor PINTO, i complimenti della redazione per aver portato a soluzione uno dei troppi casi di allarme sociale che devastano il territorio.

๐—š๐—Ÿ๐—œ ๐—จ๐—Ÿ๐—ง๐—ฅ๐—”๐—ฆ ๐—ฆ๐—–๐—ฅ๐—œ๐—ฉ๐—ข๐—ก๐—ข ๐—Ÿ๐—” ๐—ฃ๐—”๐—š๐—œ๐—ก๐—” ๐—ฃ๐—œ๐—จโ€™ ๐—ก๐—˜๐—ฅ๐—” ๐——๐—˜๐—Ÿ๐—Ÿ๐—” ๐—ฆ๐—ง๐—ข๐—ฅ๐—œ๐—” ๐—š๐—œ๐—”๐—Ÿ๐—Ÿ๐—ข-๐—ฅ๐—ข๐—ฆ๐—ฆ๐—”
๐Ÿญ๐Ÿด ๐— ๐—˜๐—ฆ๐—œ ๐——๐—œ ๐—ฆ๐—ค๐—จ๐—”๐—Ÿ๐—œ๐—™๐—œ๐—–๐—” ๐——๐—˜๐—Ÿ ๐——๐—œ๐—”๐—ก๐—” ๐—ฃ๐—˜๐—ฅ ๐—Ÿโ€™๐—จ๐—ฅ๐—œ๐—ก๐—” ๐—Ÿ๐—”๐—ก๐—–๐—œ๐—”๐—ง๐—” ๐—œ๐—ก ๐—จ๐— ๐—•๐—ฅ๐—œ๐—”!