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𝗣𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗗𝗮𝗻𝗶𝗲𝗹𝗲 𝗚𝗲𝘂𝘀𝗮, 𝟱𝟳 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗮, 𝗵𝗮 𝗽𝗮𝘁𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗧𝗿𝗶𝗯𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗶 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗮 𝘀𝗲𝗱𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗰𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝗲𝘅. “𝗧𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝘁𝗲𝘃𝗶 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘃𝗶𝘀𝗮 – 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗺𝗶𝗻𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗯𝗶𝗻𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗮 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 – 𝗲 𝘃𝗶 𝗴𝗼𝗻𝗳𝗶𝗼 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝘂𝗲…”. 𝗣𝗼𝗶 𝗹’𝗮𝗿𝗿𝗲𝘀𝘁𝗼

Ubriaco e scornato dalla ex compagna, se l’era presa con una pattuglia di Carabinieri (intervenuti a Passatempo per sedare il parapiglia familiare) minacciando i militari di prenderli a calci in culo… a patto si fossero tolti la divisa!

A dicembre finì con l’arresto dell’operaio Pietro Daniele GEUSA, 57 anni, origini pugliesi ma nato in Germania e residente a Santa Maria Nuova, ammanettato e condotta in caserma per resistenza a pubblico ufficiale.

A Pietro Daniele GEUSA, 57 anni, operaio di Santa Maria Nuova, 4 mesi per il patteggiamento di Passatempo

In attesa del processo per direttissima, celebrato lo scorso 13 febbraio ad Ancona, il santamarianovese si è visto accollare l’obbligo quotidiano di firma e soprattutto costretto a spiegare perché, quel pomeriggio, si era accanito contro la propria ex e i due agenti del Norm, al punto di minacciarli di mandarli al Cimitero!

GEUSA, difeso dall’avvocato Antonio GAGLIARDI di Ancona (studio SCALONI), ha così spiegato di aver litigato con la compagna – una 53enne residente a Passatempo – di cui era particolarmente geloso.

Ubriaco si era presentato in casa per delle spiegazioni dalla donna, comprendere le motivazioni che avevano spinto la passatempese ad allontanarlo e/o almeno comprendere se vi fossero delle possibilità di pacificare la relazione.

Preso atto che la donna non aveva la minima intenzione di riprenderlo in casa, GEUSA – già sotto effetto dell’alcol – aveva iniziato ad inveire contro la ex, insultandola e minacciandola ripetutamente ad alta voce, con urla udibili fin dalla strada… tanto da costringere la malcapitata ad allertare il 118.

All’arrivo della pattuglia, GEUSA era ancora nei paraggi, ancora tutt’altro che disponibile a ragionare. “Non ho paura di voi… vi gonfio tutti e due! – ha minacciato subito – Toglietevi la divisa e andate a quel paese”.

Non contento, l’operaio aveva ulteriormente minacciato la pattuglia: “Domani, vedrete, vi vengo a prendere in caserma e vi mando al camposanto…”, prima di essere definitivamente bloccato e ammanettato.

A distanza di due mesi il giudice Paola MOSCAROLI ha acconsentito alla richiesta di patteggiamento sottoscrivendo la condanna dell’operaio abbandonato a quattro mesi di reclusione, altresì sospendendo l’efficacia della pena.

Arresto per resistenza a pubblico ufficiale, foto repertorio

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Cesaria MARTINI in RICCINI
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