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𝐂𝐮𝐫𝐫𝐢𝐜𝐮𝐥𝐮𝐦 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐨, 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐛𝐢𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐥’𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭a’ 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨, 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐥𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐏𝐮𝐠𝐧𝐚𝐥𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚 𝐓𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐞. 𝐏𝐥𝐚𝐬𝐦𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐎𝐧.𝐆𝐢𝐚𝐜𝐜𝐨, 𝐥𝐚 𝐆𝐥𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐚 𝟏𝟓 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐞𝐬𝐭𝐚𝐬, 𝐎𝐍𝐆 𝐝𝐢 𝐁𝐨𝐥𝐨𝐠𝐧𝐚

Chi è Michela GLORIO, aspirante successore di Simone PUGNALONI alla carica di Sindaco di Osimo? L’interrogativo, ad un anno esatto dall’avvio della campagna elettorale ’24, appare pertinente pure in una cittadina come Osimo, di 35.000 abitanti, in cui – teoricamente – ci si dovrebbe conoscere tutti.

Michela GLORIO, 40 anni compiuti ad agosto, nonostante l’ambizione a subentrare alla Fascia tricolore e ben 8 anni di Assessorato, rientra incredibilmente tra i personaggi meno conosciuti in città. Sul suo conto nulla o molto poco si sa del suo essere donna ed osimana e poco di più emerge anche estendendo la ricerca sul piano politico.

Figlioccia ideologica dell’On. Luigi GIACCO, educata, compita, sempre almeno un passo indietro il “capo”, dell’Assessore allo Sviluppo economico, all’Ambiente, al Personale e al Turismo… davvero traspare il minimo indispensabile.

Gioco forza siamo stati costretti a volgerci indietro e a guardare, di conseguenza, al passato di Michela GLORIA ricavandone, in effetti, un quadro a sorpresa di “BOLDRINI in miniatura”, sorprendendoci da uno a dieci, almeno fino al valore di sette.

Osimana contro corrente, almeno stando allo stereotipo comune di osimano al femminile, sia pur impegnata in politica, il marchio di Michela GLORIO che più evidente emerge ad una prima lettura del personaggio, è quello di una donna fortemente impegnata, da sempre, nel sociale. Tanto da farne un lavoro, abbinando l’utile all’aspetto dilettevole della Sinistra.

Salvare i poveri del mondo dallo sfruttamento dei ricchi (di Destra) – se si potesse – potrebbe essere lo slogan di Michela GLORIO Presidente di Marche solidali, socia da ben 16 anni di Rete economica ed etica delle Marche soprattutto da 15 anni responsabile del dipartimento “cooperazione decentrata e territorio” dell’organizzazione non governativa bolognese Cestas; organizzazione internazionale no profit, fondata nel 1979 sui valori dei diritti e dell’equità. Temi che difficilmente, fuori dalla Sinistra, potrebbero consigliare qualsivoglia essere umano, ad immaginarli utili ad essere trasformati in una ben pagata, si spera, professione.

Michela GLORIO, 40 anni, candidata a Sindaco possibile del Centro-Sinistra

Laureatasi ad Urbino con 100/110 in marketing e comunicazione di azienda, Michela GLORIO ha conseguito un master post laurea, sempre ad Urbino, sul tema “Lavorare nel non profit, terzo settore e commercio equo” risultando abile ed arruolata col massimo dei voti: 110 e lode.

Detto e fatto. Dopo una breve esperienza come educatrice presso i campi estivi della neonata Asso, la candidata a Sindaco del Centro-Sinistra ’24, secondo il curriculum presente in Rete, ha prima sfruttato un incarico di collaborazione per la ricerca scientifica presso la facoltà di Economia ad Urbino e subito dopo, partecipato ad un corso di formazione alla Lut university di Lappeenranta (Finlandia 2004), prima di ritrovare la GLORIO accreditata in Regione Marche (2008-2010), impiegata prima di III ed attualmente di II livello.

A fornirle l’opportunità la ricordata ONG bolognese CESTAS (letteralmente Centro educazione sanitaria, tecnologie appropriate sanitarie) ovvero organizzazione internazionale no profit che realizza programmi di “alta formazione” in cooperazione sanitaria e allo sviluppo e di assistenza tecnica in oltre 20 Paesi nel mondo, sparsi in quattro Continenti.

Tutto molto bello, direbbe PIZZUL; ma tutto anche troppo poco in linea con i rimandi di Osimo, città solidale si ma di colore bianco fiore, non a tinte forti, men che mai rosso sangue.

Da qui seri e crescenti dubbi Pugnaloniani. Mandare tutto all’aria per puntare tutto su un’altra carta, di pari disponibilità ma meno identificabile da Sinistra? Un personaggio, al femminile possibilmente, purchè sempre dotato della caratteristica essenziale: “maneggevole, discretamente, da distanza”.

Difficile a trovarsi.

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