𝐋𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐨𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐜𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐫𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐮𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐝𝐮𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐥’𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚’ 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞. 𝐒𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐨 𝐃𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚𝐭𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞. 𝐀𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚 𝐋𝐚𝐭𝐢𝐧𝐢 𝐥’𝐢𝐧𝐯𝐢𝐭𝐨 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐨𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚
Il pasticciaccio brutto della cena di Natale degli amministratori del Partito Democratico e dintorni, ospitata dalla azienda speciale servizi di Osimo (Asso), rischia di mandare in tilt la già surriscaldata politica osimana.
Lo scoop a firma di OSIMO OGGI ha attivato, come naturale, la curiosità delle minoranze e in particolare delle Liste civiche, interessate tramite la capogruppo e candidata a Sindaco Monica BORDONI, a saperne qualcosa in più, di meglio e soprattutto di ufficiale; ovvero conoscere per filo e per segno quanto avvenuto la sera di venerdì 16 dicembre, presso il centro cottura Asso di San Biagio (ex Lanterna Blu), con circa 35 conviviali, ospiti paganti o meno, ulteriore passo da chiarire, degli spazi, dei cibi, dei soldi, del personale al lavoro per la collettività.
Senza girarci troppo attorno la BORDONI ha interrogato il Sindaco PUGNALONI e il Presidente del Consiglio CAMPANARI in merito alle cene che si svolgono nei locali della società partecipata dal Comune ASSO, locali da anni adibiti, dietro precisa indicazione 2020 dell’ex Presidente PERSIANI, alla sola preparazione dei cibi (circa 1.200 pasti al giorno) per le mense scolastiche.
La capogruppo BORDONI, saggiamente, ha utilizzato il plurale cene, anziché far esclusivo riferimento a quella consumata – a nostri danni? – da Assessori e Consiglieri vari del Partito Democratico, in quanto come dichiarato dal neo Direttore MOSCA, la cena del 16 non risulta essere l’unica da chiarire.
In precedenza almeno un’altra volta la Lanterna è tornata a spandere la sua caratteristica luce Blu, aprendo i battenti ai componenti di una associazione di assistenza a portatori di handicaps.
Ne, sembra, l’esperienza risulti essere unica avvenuta nel pur breve regno – settembre 2022 – del neo Direttore, chiamato a sostituire la fidardense GABBANELLI.
Dunque, parrebbe, si può. Almeno gli appartenenti alle libere associazioni cittadine, ammontanti, ad un centinaio e oltre, potrebbero, in base a quanto affermato e a quanto avvenuto, usufruire del servizio a tavola.
Ma come? Con quale modalità? A quali costi? Perché? Quando? Insomma a quale pagina dello Statuto ASSO i cittadini osimani possono imparare tutto questo e usufruirne?
Al quesito gli scoop ripetuti di OSIMO OGGI (quelli, per intenderci, che in Consiglio comunale fanno tanto sorridere, fino a scompisciarsi, il capogruppo Pd Diego GALLINA FIORINI, nonchè Direttore di testata cittadina che tratta soprattutto politica osimana) non hanno potuto rispondere; non tanto per cattiva volontà nostra ma piuttosto per la manifesta indisponibilità dello stesso MOSCA a venirne giornalisticamente a capo, preferendo rimbalzare la grana sulle spalle di un altro neo, il nuovo Presidente BERNARDINI.
Tutto ciò premesso, se anche dalla discussione in Consiglio uscirà la sola spiegazione, oggi soltanto presunta, che autorizza tutte le associazioni osimane a fare libera richiesta delle prestazioni culinarie ASSO… sarà già un bel passo avanti ottenuto, un servizio in più – ad oggi sommerso – restituito alla città.
Più difficile, però, che PUGNALONI, pur abituato ad arrampicarsi sugli specchi e al limite ricorrere all’utilizzo di un pò di sana cagiara e ad un quid di proverbiale faccia tosta, possa riuscire a spacciare i suoi Assessori e il personale politico del Pd come appartenenti ad un ente bisognoso, caritatevole, senza fondi.
Queste, nello specifico, le sette domande poste a Sindaco e Giunta:
- se lo Statuto della società partecipata Asso prevede l’utilizzo della struttura della mensa centralizzata di San Biagio per privati;
- se si, si intende conoscere le modalità di accesso al servizio;
- se il personale addetto alla cucina, in occasione delle prestazioni di lavoro serale è stato pagato direttamente dalla società Asso;
- nello specifico anche nella cena del 16 dicembre;
- se il cibo utilizzato in queste conviviali viene acquistato direttamente dalla società Asso;
- se questo è avvenuto, nello specifico caso nella cena del 16 dicembre;
- quale la normativa di riferimento per la concessione degli spazi e utilizzo delle attrezzature e del personale della mensa?
Dello stesso avviso è il Presidente del Consiglio regionale Dino LATINI che in un post si chiede: “Sarebbe bene che l’Amministrazione comunale di Osimo e il Consiglio di amministrazione della Asso chiarissero sulle modalità di usufruizione pubblica della mensa di ristorazione “Lanterna Blu” di San Biagio.
Lo scalpore sollevato da una cena di aderenti a un partito e la conoscenza che anche un’altra associazione ha svolto una conviviale – scrive LATINI – rende evidente che vi è necessità di far luce sull’utilizzo attuale della struttura”.
Insomma il prossimo Consiglio comunale tra l’interrogazione sugli extra della Asso e il documento in cui, sempre i Civici, chiedono all’Amministrazione una parola chiara e definitiva sul gradimento degli 8 milioni “offerti” a bilancio dalla Regione Marche per il completamento della strada di bordo a sud… ci sarà da divertirsi.
Spettacolo assicurato.