𝐋𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐬𝐢𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐞̀: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐞̀ 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨, 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 𝟐𝟎 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐥𝐚𝐦𝐨𝐫𝐨𝐬𝐨 𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐬𝐭𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐢 𝐬𝐚𝐧𝐩𝐢𝐞𝐭𝐫𝐢𝐧𝐢? 𝐔𝐫𝐠𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 “𝐜𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐭𝐮𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚” 𝐢𝐦𝐛𝐚𝐫𝐚𝐳𝐳𝐚𝐧𝐭𝐞!
La qualità, spesso, si misura e si nota nelle piccole cose. Come i lavori fatti a cavolo o per dispetto.
Cosa pensare, ormai da tre settimane, si era a fine giugno, dell’idea del Lions club (approvata dall’Amministrazione PUGNALONI) di posizionare all’inizio e al termine di Corso Mazzini un secondo logo marmoreo, richiamante lo stemma cittadino, a meno di 200 centimetri da altri loghi preesistenti? E pure fatti meglio!
Già non ci sta che degli osimani, oltretutto benemeriti come i soci Lions, non sappiano della esistenza datata di spazi firmati Osimo, posti in Corso Mazzini già dai tempi dell’Amministrazione SIMONCINI; ma che a non conoscere come è fatto il centro storico ci si metta pure l’ufficio Tecnico, con tanto di Assessori all’Urbanistica e Lavori pubblici compresi, per tacere del Sindaco, diventa troppo enorme da accettare.
E non lo accettiamo. Oltretutto i loghi preesistenti risultano essere molto più in linea con il contesto storico e armoniosi nelle linee e nelle forme delle squadrate pietre tombali poste qual e la a inizio luglio!
Cosa serviva fare? Eventualmente restaurare i due loghi pre-esistenti, quelli con la O di Osimo stilizzata; oppure posizionare altrove le nuove pietre (oltretutto realizzate a colori vivi), si direbbe, a questo punto, di inciampo della… testa!
Cosa serve fare ora? Rimuovere al più presto il dono Lions (magari riposizionati a San Marco e al Borgo) e farsi un serio esame di coscienza. Prima che i turisti, informati del lapsus, inizino a sorridere di noi… e commentare fra loro: “Gente davvero senza testa…”.