𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐡𝐢𝐨. 𝐏𝐮𝐠𝐧𝐚𝐥𝐨𝐧𝐢, 𝐢𝐧𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨, 𝐢𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐧𝐝𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐖𝐢𝐧𝐩𝐨𝐥𝐥, 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢. 𝐈𝐥 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨-𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚, 𝐜𝐨𝐦𝐛𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐦’𝐞̀, 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫𝐚̀ 𝐧𝐞 𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐞, 𝐧𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐫𝐧𝐨. 𝐀𝐧𝐳𝐢 𝐚𝐥 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨, 𝐥𝐚 𝐆𝐥𝐨𝐫𝐢𝐨, 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐆𝐢𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐭𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐞𝐭𝐚̀ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐮𝐭𝐢 𝐟𝐮𝐥𝐠𝐨𝐫𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐢, 𝐬𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐝 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐦𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐞𝐧𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨; 𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐋𝐚𝐭𝐢𝐧𝐢, 𝐢𝐥 𝟐𝟑 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐃𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚
Dalle Liste civiche, di stampo Doc latiniano ormai solo al 51%, via libera all’incoronazione del primo Sindaco donna di Osimo: Michela GLORIO!
Questo il deludente verdetto, tanto atteso, partorito ieri sera dall’ennesima riunione politica del lunedì del movimento extra partiti nato da Su la Testa.
In pratica, nonostante i soli 91 giorni dalla chiusura dei giochi ed incuranti che le condizioni per giungere ad una conclusione condivisa potessero ricorrere tutte, le liste hanno per l’ennesima volta deciso di non decidere. E di allungare i tempi; nella speranza, ciascuno, di prendere l’altra parte per fame o sfinimento.
LATINI, per essere più chiari, ha confermato ad ANTONELLI, nonostante lo choc di un voto primario alterato in maniera decisiva da partiti esterni, la validità del mandato a correre a Sindaco. Ma da solo e rappresentando l’intero movimento civico.
ANTONELLI, forte della certezza dei numeri (da soli i civici non andrebbero neanche al ballottaggio) e soprattutto potendo vantare su un accordo sottoscritto da tempo con Fratelli di Italia e Carlo CICCIOLI, non ha risposto neanche ieri sera al quesito, lasciando cuocere la questione a fuoco lento.
Come finirà? Finirà per consunzione delle parti fin quasi l’ultimo giorno utile – 7 maggio termine legale per la presentazione delle liste – con due diverse opzioni disponibili per Sandro ANTONELLI: accettare la proposta di di Fratelli d’Italia e unirsi in matrimonio con una propria mini lista fuoriuscita dal bunker; oppure con le Liste civiche ad appoggiare, solo formalmente, l’inevitabile abbrivio, senza però partecipare, in concreto, alla decisiva campagna elettorale.
Già definita anche la spartizione di cariche e poltrone: nel primo caso solo la fascia Tricolore per ANTONELLI e i suoi (con tutto il resto a Fratelli d’Italia e poco al Centro-Destra); nel secondo caso, invece, oltre la fascia, i civici porterebbero a casa fino a due Assessorati pesanti o nomine equivalenti in aziende partecipate.
Valore in termini di voti delle due possibili soluzioni? Nel primo caso ANTONELLI + Fratelli di Italia potrebbero raggiungere fino ad un massimo di 5.000/6.000 preferenze scontando il non voto dell’intera ala Latiniana già invitata al mare per tutti i week-end di giugno.
Con la partecipazione formale di LATINI alla campagna elettorale, invece il responso per ANTONELLI Sindaco dovrebbe invece attestarsi attorno quota 7.000.
Sul fronte opposto Michela GLORIO come da tradizione, pur essendo una proposta politica molto debole e per di più proveniente da un settore di Sinistra storicamente ostile alla città, confermerebbe, uno per uno, tutti i 5.900 voti di cui il Centro-Sinistra (+ cespugli alleati) da sempre dimostra di essere capace.
Potrebbe perdere, forse, ma non è detto, qualche centinaio di voti per all’allontanamento o la fuoriuscita della ANDREONI verso le posizioni di GINNETTI.
Voti che la GLORIO ha già messo in conto, rimpiazzati, con gli interessi, dall’apporto alle urne garantito dai 5 Stelle superstiti.
Il conto della serva direbbe, per la funzionaria del mondo no profit, 5.700 di partenza + 800 grillini e almeno 500 voti da parte dei giovanissimi (18-23 anni) al voto per la prima volta. Totale? 7.000 preferenze.
Resta Achille GINNETTI, in stand by fino a marzo, deluso per l’andamento circa l’esito possibile immaginabile… ma comunque soddisfatto di poter determinare al ballottaggio, con un pacchetto di circa 3.000 consensi, le sorti della sfida.
Se nel 2019 GINNETTI ha brindato all’insuccesso di Dino LATINI, nel 2024, forte di un gradimento in leggerissima crescita + l’apporto possibile di Paola ANDREONI, potrebbe innalzare la propria soglia… e brindare nuovamente. Stavolta alla salute di un Centro-Destra perdente!
A vincere di sicuro, peccato che non valga, sarà l’astensionismo, il disinteresse e la non partecipazione al voto; rinuncia a prender parte alla consultazione, causa manifesta sfiducia e delusione, che in alcune parti del territorio, vedi Casenuove, potrebbero anche essere molto forti.
Tutto rimandato, allora, al ballottaggio del 23 giugno con la GLORIO e ANTONELLI pressochè appaiati attorno quota 7.000 e GINNETTI ago di una bilancia che ha già deciso; non tanto per la GLORIO ma per condannare il Centro-Destra alla sconfitta. E ad altri 5 anni di riflessioni.
𝐅𝐈𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐀 𝐋𝐈𝐄𝐓𝐎 𝐅𝐈𝐍𝐄
𝐏𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞, 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐬𝐞𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐢̀
Ci sarebbe, per completezza di informazione, anche la favoletta a lieto fine che vorrebbe, ad un certo punto del mal parata, Dino LATINI sbottare per davvero di fronte all’ingratitudine di troppi; e stanco di rimanere a rimirare gli eventi infausti, richiamare con un fischio Tornado, fido cavallo alato, imbracciare lo spadone e tale ad un novello Arcangelo Gabriele menar fendenti ai miscredenti, a destra e a manca… una carneficina sanguinolenta, con teste decapitate fatte rotolar sul terreno… come tanti fichi maturi destinati a finire spiaccicati a rosseggiar la terra… prima di essere invasi dagli insetti e destinati ad una orribile (per un fico ma anche per un cristiano) morte.
Leggende, aneddoti, favolette: ai Civici mal ridotti restano le chiacchere a vuoto e il mito della perduta gloria.