𝐋𝐀 𝐀𝐍𝐃𝐑𝐄𝐎𝐍𝐈 𝐄 𝐔𝐍 𝐌𝐀𝐍𝐈𝐏𝐎𝐋𝐎 𝐃𝐈 𝐑𝐈𝐕𝐎𝐋𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐑𝐈 𝐕𝐈𝐂𝐈𝐍𝐈 𝐀𝐋𝐋’𝐀𝐃𝐃𝐈𝐎
𝐍𝐎𝐍 𝐓𝐀𝐍𝐓𝐎 𝐀𝐋 𝐏𝐃 𝐌𝐀 𝐀𝐈 𝐌𝐄𝐓𝐎𝐃𝐈 𝐃𝐈 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 “𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎 𝐀 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐈𝐎”

𝐈𝐥 𝐯𝐢𝐜𝐞 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐯𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐚 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐦𝐚𝐝𝐫𝐞, 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐨̀ 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐧𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢. 𝐏𝐨𝐭𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐥’𝐞𝐧𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐜𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞, 𝐝𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐚 𝐆𝐥𝐨𝐫𝐢𝐨; 𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐧𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐚𝐥 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨. 𝐎 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐢𝐧 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐭𝐮𝐫𝐧𝐨

Niente approdo nell’isola Sconosciuta di Osimo Progetto Futuro (governata dal Re solitario Achille GINNETTI II) ma neanche permanenza nell’isola del Tesoro, arbitrata secondo i capricci del giorno frullati in capo al dispotico Re Simone PUGNALONI III.

 Loading ...

Abbandonare la politica attiva, come sta meditando di fare Re Achille (all’alba dei suoi primi 68 anni – auguri!) o gettarsi in mare sulla zattera dell’ennesima lista civica personale, portandosi dietro personaggi di secondo piano quale il Presidente del Consiglio comunale Giorgio CAMPANARI (indeciso a giorni alterni su cosa fare da grande) o addirittura pescando nel mondo dei Dilettanti quali i Consiglieri comunali Ruben RICCI (più anni che voti) e Daniele VIGNONI (idem), entrambi eletti da Energia Nuova e non entusiasti di restare-a portare acqua al potere, gratis.

Si vocifera anche del possibile transfugo di pezzi più importanti della politica, a cominciare dal gruppo femminile del Pd osimano, Eliana FLAMINI, Cecilia GOBBI e Renata MAGGIORI, col supporto delle quali l’operazione “addio al Pd” (o per meglio dire “addio ai metodi non condivisibili oltre di Simone PUGNALONI”) potrebbe riscontrare a Sinistra una motivazione politica aggregante.

Di fatto, se non interverranno fatti nuovi, ovvero l’ingresso di pezzi più importanti della galassia democratica (e dintorni) osimana – vedi i 40enni in cerca di autore Matteo CANAPA, Diego GALLINA FIORINI, Massimo LUNA e magari altri politici almeno di contorno, molto difficilmente la ANDREONI potrà ambire, oltre ad un voto di testimonianza e una conta dei disponibili, al risultato di centrare il ballottaggio.

Spodestare i 5.850 voti sicuri della GLORIO, i 650 dei Grillini e le 500 preferenze che andranno al Pd attraverso il voto dei neo maggiorenni (totale 7.000 circa) è davvero impresa difficile per chiunque, specie se da provarsi all’interno di un elettorato molto fidelizzato come quello a Sinistra.

Anche un eventuale forfait a sorpresa di Achille GINNETTI, spodestato di fatto anche del ruolo di “ago della bilancia”, non dovrebbe consentire alla ANDREONI di riuscire laddove GINNETTI; partecipante o meno, ha già fallito: il sorpasso alla GLORIO e al mondo Pd.

Ergo la ANDREONI ci pensa, GINNETTI ci ripensa e il sondaggio fatto commissionare da PUGNALONI… che farne a questo punto, con carte sul piatto decisamente scombinate rispetto all’immobile quadro politico che si andava prospettando?